a.k.a. “Ci serviva un altro articolo star wars-related”
a.k.a. “Si stava meglio quando non c’era l’Online”
a.k.a. “Ogni occasione è buona per parlare di Shenmue”
(di Mystical Tango)
Non ditelo ai miei colleghi, ma sono rimasto al passo coi tempi “video-ludicamente parlando”. Ho sempre posseduto più o meno tutte le console dai tempi degli 8-bit. Sono cresciuto assistendo all’evoluzione dell’industria fin dai suoi albori. E per quanto se ne dica, oh… è una figata.
Per dire, ora che dopo anni di trepidante attesa sta per uscire il nuovo film di Star Wars: Il Risveglio dello sf… della Forza, l’industria dell’intrattenimento elettronico, giustamente, non poteva starsene a guardare; e ti tira fuori questa bomba atomica di sconsiderato realismo fotografico da far salivare male anche il più fondamentalista del retro-gaming.
Bello no? Devastante! Però…
“Però che?? È UNA FIGATONA!!!11!”
Direte voi stronzi che guardate solo i pixel e i poligoni.
Cazzo, quando leggo in giro per la rete i commenti di gente come voi che idolatra giochi solo per la grafica super dettagliata, mi viene voglia di brandire la mia katana più affilata, farvi a tocchetti e servirvi come sushi al mercato coperto di Cattolica.
Fortuna vuole che in questi casi, il mio fidato e metodico collega Star Fox Mulder mi ricorda di prendere le pillole. Il vostro culo è salvo. Per il momento.
Ma torniamo a noi.
Intendiamoci, Star Wars: Battle Front è bello. Ma è quasi solo ed esclusivamente online.
Farà felici tutti quegli sfig… gli amanti del gioco in rete. Tutti i fan di Call Of Duty. Sarete tutti li a farvi i seghini eh? RAZZA DI PERVERTITI SE VI BECCO VI…
– Star Fox Mulder: Mystical Tango, contieni il tuo ego e recita il tuo OM –
Scusate se perdo la tempra a volte, ma me le togliete dalle mani. LURIDI SACCHI DI…
– Star Fox Mulder: TANGO!!!!! –
Ok.
Dicevo, (ed è qui che il titolo dell’articolo va a giustificarsi) ma perché tutta sta fotta per il gioco online? Che cosa vi hanno fatto le trame, il coinvolgimento, la caratterizzazione dei personaggi e tutto il resto?
Che cosa è successo? Quando è successo? Di chi è la colpa? Portatemelo. Qui. Ora. Che gli faccio assaggiare i miei Shuriken.
Perché di punto in bianco, quelli che sembrano dover essere i giochi più promettenti non hanno un briciolo di storia, ma si limitano a farti andare a zonzo (certo, in scenari sempre diversi, ma sticazzi) ad ammazzare altri utenti in giro per il globo? Senza, tra l’altro, nemmeno darti la possibilità di sbeffeggiarli vis a vis.

In particolare, un gioco riguardante l’universo di Star Wars avrebbe potuto offrire un numero sconfinato di trame e sotto-trame tante da andare avanti per anni. Avrebbe tenuto (almeno me…) incollati allo schermo per ore ed ore. Con tutto l’universo creato attorno alla saga messi da parte i film “principali”, con tutti i giochi, i libri, le serie, le miniserie, i cartoni e i fumetti si poteva creare IL CAPOLAVORO.
Si poteva che ne so, creare il proprio personaggio, modificarlo, personalizzarlo, customizzarlo, scegliere se combattere al servizio del lato chiaro o di quello scuro della Forza. Ci sarebbero state tante di quelle possibilità di sviluppo, da far impallidire il migliore dei gdr.
Ma no, a Digital Illusions (questi gli sviluppatori del gioco…) hanno deciso di darla vinta a tutti quei giocatori senz’anima, il cui unico scopo nella vita è blastare altri utenti online e poi sboroneggiare offendendo le madri dei nemici.
Di solito hanno 13 anni e un cazzo da fare, ma ne conosco anche sopra i 25/30, ed è li che la cosa si fa più triste. La loro collezione di giochi si limita a tutte le release di Fifa (o PES) e tutte quelle di Call Of Duty (o Battlefield) e hanno il coraggio di darti dello sfigato se giochi a Super Mario.
Questi abomini della natura però, purtroppo rappresentano forse la più grande fetta di mercato dell’industria. Bisogna farli contenti.
Dovrei sbattarmene, ma in fin dei conti mi dispiace che non riescano (più) a godere di quello che un videogioco dovrebbe e sarebbe in grado di offrire.
Si fa spesso il paragone coi film e coi libri ma per quanto mi riguarda, quando un gioco è ben fatto e ben scritto, può essere cento volte meglio di altri media più blasonati. Ti fa vivere le emozioni in prima persona, ti fa scegliere come affrontare gli avvenimenti, ti rende quasi protagonista.
Quando parlo di questo tipo di emozioni, mi viene praticamente automatico parlare di Shenmue. Come direbbero loro: SIGLA!
Ricordo che quando uscì su Dreamcast fu un evento devastante.
Per la mandria di capre che non abbia idea di che cosa si tratta, vado a spiegarvelo in poche parole, giusto per (spero…) farvi venire l’acquolina in bocca.
Shenmue è una sorta di gdr/adventure/picchiaduro a scorrimento/favola/romanzo che sarebbe dovuto uscire su Saturn verso la fine degli anni 90, ma che vide la luce poi su Dreamcast. Questo per via della limitatezza della penultima console SEGA e delle grandi ambizioni del suo creatore.
Shenmue, tratta la storia di Ryo, un bel ragazzotto Giapponese, degli anni ’80 che un brutto giorno, tornando a casa, nota che c’era qualcosa che non quadrava. Entrando nel Dojo di famiglia, trova infatti un misterioso uomo che sta prendendo a botte suo padre (maestro di arti marziali) chiedendo a gran voce di consegnargli il “Phoenix Mirror“, un artefatto che sembra essere di estrema importanza. Nella colluttazione, il padre di Ryo perde la vita e come nei migliori racconti, spinto dalla sete di vendetta, il nostro eroe parte alla ricerca di informazioni per capire chi fosse il misterioso killer e perché mai, quell’artefatto fosse così importante.

Non sono uno scrittore, non ho le capacità tecniche per farvi venire voglia di provarlo, lo so. Probabilmente neanche il video introduttivo al gioco che andrò a postarvi qua sotto vi invoglierà, ma dategli comunque un’occhiata.
Dopo tutto ciò, verremo catapultati nel paesello natio di Ryo, in cerca di indizi. Faremo nuove amicizie, combatteremo quando ce ne sarà bisogno e lavoreremo per guadagnare qualcosa. Interagiremo con tutto e tutti. Andremo in salagiochi e potremo giocare effettivamente ad alcuni classici SEGA. Compreremo lattine di bibite dalle macchinette e giocattoli in capsula dai distributori che tanto andavano di moda in quegli anni. Non voglio rivinarvi le sorprese quindi mi fermo qua.
Per quanto mi riguarda, vi garantisco che vale la pena procurarsi un Dreamcast e giocare ad entrambi i capitoli che sono usciti, per poi, alla fine dell’anno prossimo, giocarvi il terzo. Già, perché la storia, non si conclude con il secondo capitolo. Ci sono voluti 15 anni e una campagna kickstarter, per convincere finalmente Yu Suzuki a produrre il terzo capitolo della saga e darci delle risposte.
Non so se sapete come funziona kick starter: praticamente aziende indipendenti senza molti fondi monetari, presentano dei progetti e chiedono finanziamenti, dando in cambio beni o servizi a seconda di quanto uno abbia “investito” nel progetto.
Bene, Yu Suzuki, che non è più al soldo di SEGA, fonda il proprio Team personale e punta ad un tetto minimo di due milioni di dollari per iniziare il progetto. Per farvi capire quanto i giocatori veri di tutto il mondo stessero aspettando questo annuncio, vi basta sapere che la campagna per Shenmue 3 ha battuto ogni record. Due milioni di dollari in 8 ore.
Alla fine della campagna ne sono stati raggiunti 6, ma siccome Yu vuole fare le cose in grande e creare il capolavoro che tutti si aspettano, ha deciso di riaprire un’altra campagna tramite PayPal dove ne hanno aggiunti altrettanti ai 6 di Kickstarter. Oh, se con 12 milioni di dollari di budget falliscono, non c’è Fox Mulder che tenga, faccio una strage.
Ho divagato di brutto, lo riconosco. È solo perché secondo me, Shenmue è l’esempio massimo di come dovrebbe essere un videogioco.
Dovrebbe emozionare e coinvolgere. Non solamente sparare sparare e sparare. Insomma, era uno spunto di riflessione per sapere anche voi che ci seguite (che sarete sicuramente a milioni) cosa ne pensate.
Secondo voi dico cazzate? Probabilmente si. Parliamone.
Mystical Tango