PANZER DRAGOON SAGA

PERCHE’ VI HO SUGGERITO DI MODIFICARE IL SATURN (di Starfox Mulder)

Noi Bit-elloni non siamo un associazione a delinquere, noi si scherza, siamo regaz capito.

Quindi se vi dico d’ora in avanti nell’articolo di fare qualcosa di illegale, sto chiaramente scherzando.

Il Sega Saturn è un apparecchio fichissimo che ha avuto più sfighe di me alle medie ma sarebbe una storia troppo lunga da raccontare in una recensione quindi la terrò come promemoria per le “notti tristi vegliate al lume del rancore” (cit.) e vi narrerò invece del motivo più grande per cui valga ampiamente la pena possederne uno: La Saga del Cavalcadraghi Corazzato.

Sigla!

La sentite la poesia? La state percependo da ogni nota di questa canzone? Epica, etnica, etica e pathos tutti assieme (ok, ora la smetto davvero con le citazioni). Nel 1995 il Sega Saturn era una console nuova, fresca, pronta a rivaleggiare con la nemica storica di Kyoto e la neo arrivata Playstation di casa Sony. Mancavano titoli competitivi e così il Team Andromeda (divisione dell’AM6 di casa Sega) fu fondato al fine di dedicarsi esclusivamente a questa neonata saga. Prendendo spunto dalle opere di Moebius, l’incredibile disegnatore francese, il Team diede vita a due splendidi sparatutto su rotaie (il giocatore può mirare e sparare ma non decidere la rotta del proprio spostamento) in cui si cavalca un fichissimo drago che spara raggi laser: i primi due Panzer Dragoon.

moebius
Roba pregevole.

 

Bellissimi, efficaci, molto arcade.

Anni dopo però, quando, nonostante titoli di altissimo livello popolassero la ludoteca della terza console Sega, la vita del Saturn sembrava già sul viale del tramonto, questo valoroso gruppo di eroici programmatori decise di chiudere in bellezza creando uno dei migliori giochi di ruolo di sempre. L’idea tutto sommato era semplice ed efficace: combinare il metodo di combattimento di Panzer Dragoon ad un gameplay tipico dei JRPG con avanzamenti di livello ogni tot punti esperienza guadagnati, quest e sotto-quest, interazione col paesaggio e trama bella fitta.

Parliamo di quest’ultima.

azel
Lei è la controparte femminile di cui vi innamorerete senza stimolo sessuale alcuno.

Trama:

In un mondo post-apocalittico in cui tutto è in rovina e ciò che ci circonda varia dal deserto ai resti di antiche civiltà risalenti ad eoni precedenti, Edge (il ganzo di turno) fa il mercenario ed il suo attuale compito, assieme alla compagnia di cui fa parte, è quello di fare la guardia ad un sito archeologico da cui vengono estratti artefatti risalenti ad un antica e tecnologicamente avanzata civiltà. A causa dell’attacco subito da uno strano mostro il ragazzo, e la sua banda, finiscono per scoprire il corpo di una ragazza seppellita all’interno di un muro. Immediatamente dopo il sito verrà preso d’attacco da Craymen e la sua cricca di pirati su navi volanti, la banda di Edge trucidata, la ragazza rapita ed Edge gettato da una rupa con un proiettile in corpo. Pensateci quando crederete di aver avuto una giornata del menga.

[La stessa cosa che ho appena descritto ma in HD]

Il nostro riesce comunque a tirarsi in piedi dopo la caduta e viene salvato da nuovi aggressori appena accorsi grazie ad un drago comparso senza un perché e senza un per come ad aiutare il ragazzo dalla faccia rotonda. Fin qui ci sono solo domande e ce ne saranno sempre di più nel corso del gioco, basti pensare che lo stesso finale è ad oggi fonte di dibattito in quanto aperto ad interpretazioni multiple.

Dato che non è mai carino spoilerare (anzi andrebbe perseguito penalmente) e stavolta meno che mai, mi fermo qui e non sto a raccontarvi oltre, sappiate solo che la trama è di livello altissimo. Avete presente quelle saghe epiche che da ragazzini sognavamo di vedere al cinema poi è arrivato Zack Snyder e ci siam sentiti degli stronzi anche solo al pensiero che il nostro desiderio possa aver contribuito di rimando a cose come Man of Steel? L’epicità è quella, la realizzazione il contrario.

La storia è qualcosa di mai visto, l’evoluzione non è mai scontata e il sopracitato finale…beh…wow, di quelli per cui ci penserete a lungo.

gameplay.jpg
Area verde = Zona sicura      Area Rossa = Ce corcano

Gameplay:

Panzer Dragoon Saga ha sostanzialmente due stili di gioco: quello a terra e quello in volo. Per farla breve vi racconto che le fasi a terra sono semplicemente esplorative e ruolistiche, con Edge appiedato per città o insediamenti urbani vari in cui potrà interagire con i vari PNG (o NPC se preferite l’inglese) , fare acquisti, potenziare la sua arma o raccogliere missioni secondarie. Chiaramente è qui che si svolge la maggior parte della trama direte voi sbagliando, ma evito domande retoriche e vi spiego che No, la trama è ben divisa in entrambe le fasi di gioco dal momento che spesso e volentieri gli scontri con i tanti boss saranno intervallati da brevi filmati (di ottimo pregio per l’epoca) o righe di dialogo.

Ovvio che questi ultimi appartengono alla parte del gioco in volo, le uniche in cui sarà possibile battersi, quelle cioè a cavallo del nostro Falkor. “Cazzo ridete, il mio drago l’ho chiamato così!”

Gli scontri hanno una meccanica simile a Final Fantasy 7, citando il vero rivale della concorrenza diretta, con una barra che si caricherà ogni tot secondi ed una serie di opzioni tra cui scegliere: sparare con l’arma di Edge, sparare con i laser del drago, usare un oggetto o usare una tecnica “Berserk” del drago (che costa punti mana e più d’una barra di caricamento colpo ma fa un male boia). Mentre fa ciò, Edge potrà pure dire al drago di muoversi intorno al nemico così da prevenirne gli attacchi più violenti e cercare al contempo i suoi punti deboli.

A tutti gli effetti si tratta di un sistema di combattimento molto originale che mischia il genere da cui ha origine Panzer Dragoon all’rpg classico, partorendo un mix speciale e mai noioso.

Non aspettatevi un gioco ricco di incontri casuali, qui ce ne sono anche troppo pochi per gli amanti degli avanzamenti di livello estremi ed inoltre dato il divertimento che generano finiremo pure per dispiacercene.

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Drammi in scarso 3D

Grafica e Sonoro:

Il discorso qui può farsi infame. Il Saturn era oggettivamente la console di quinta generazione col più scarso comparto grafico per il 3D e questo gioco è completamente in tre dimensioni. Brutto? No, anzi, a me ha emozionato continuamente soprattutto grazie ad un intelligente uso dei colori (ci sono scenari che cambiano dal giorno alla notte in un modo estremamente evocativo) solo che se pensiamo che la concorrenza sfornava roba del calibro di Final Fantasy 9 o Perfect Dark, la sconfitta è impietosa. Il Saturn dominava sulle due dimensioni mentre qui si “limita” ed esser spremuta al massimo quindi comprendendomi quando metto le virgolette capirete che se davvero di fronte ad un prodotto simile vi metterete a criticarne la grafica significa che siete aridi inside.

Sul sonoro invece la questione è esattamente al contrario. Non solo il chip audio del Saturn mangiava in testa ala concorrenza (e si sente) ma qui i maestri Saori Kobayashi e Mariko Nanba hanno fatto il miracolo. Presente la canzone con cui ho aperto l’articolo? Immaginatevi una sessantina di tracce dello stesso livello che si alternano nel corso dei 4 dischi di gioco e capirete quanto in questa esperienza possa aver peso il comparto audio.

Roba che ti chiedi perché non esista il premio Oscar per la miglior colonna sonora videoludica.

longevità
Ammazza se mi piacciono queste Artwork

Longevità:

Ho scritto sopra che sono 4 dischi di gioco e questo potrebbe farvi pensare ad un gioco estremamente lungo: così non è. A fine gioco il file con il mio nome contava una trentina di ore effettive e considerate che avevo portato a termine tutte le sotto-quest (anche se mi ero fermato al livello cinquantesimo evitando di pompare come non ci fosse un domani il mio drago).

Fermi tutti però…30 ore…negli anni 90? Mica male invece. Certo, esistevano giochi come Alundra che per essere terminati richiedevano mesi ma qui stiamo comunque parlando di un Rpg di derivazione quasi arcade e con una buona rigiocabilità data la varietà del gameplay.

Ritratto tutto: promosso!

reperibilità.jpg
Come prima più di prima…

Reperibilità/Come cacchio ci gioco:

AHAHAHAHAHAH

No vabbè scusate dicevo……AHAHAHAHAHAH.

Ok mi calmo. Non so per certo se Panzer Dragoon Saga sia il gioco più raro, sovra-prezzato o semplicemente richiesto della storia dei videogames, sta di fatto che non sia introvabile, solo che per averlo tocca prima rivolgersi ai mercanti d’organi per farsi espiantare qualcosa di non così indispensabile alla propria carriera video-ludica. Se dovessero chiedervi tra i 400€ e i 500€ non stupitevene, la quotazione è questa.

Ma ora niente paura e facciamo un passo indietro.

Ricordate il video in cui vi spiegavo come far sì che il vostro Sega Saturn fosse in grado di leggere le copie di backup? Ricordate la premessa che ho fatto ad inizio articolo sul fatto che mai e poi mai vi consiglieremmo di fare cose illegali come, chessò, cercarvi online le roms del gioco, masterizzarle su cd e giocarci? Ricordatevene perché gli amici della finanza sono nostri grandi Fans, li salutiamo e ci si becca per la briscola al solito bar “dre marena”.

reni.jpg
Dite di No ai vostri reni, dite Sì a Panzer Dragon Saga.

Concludendo:

Il motivo per avere un Saturn, uno dei migliori giochi di ruolo per console di sempre, roba che ti azzera la vita sociale: Panzer Dragoon Saga è tutto questo.

Se amate il genere ed amate i videogames allora trovate il modo di giocarci, perché ne uscirete più alti.

Citazione:

Hanno ammazzato Kenny”

(Scritto sotto un tavolo della locanda nel villaggio di Zoah )

starfox


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