Bit-Elloni Tag Team #1

C’È VITA DOPO IL MILLENNIUM BUG (di Lara Croft)

C’erano una volta tre ragazzi che frequentavano l’accademia dei videogames. Oltre ad essere intelligenti, i tre ragazzi erano anche molto carini. A tutti e tre venivano assegnati compiti difficili, a volte rischiosi. Io li ho portati via ed ora lavorano per me. Il mio nome è Lara e loro sono i miei angeli.

SIGLA!

I tre ragazzi sono poi diventati uomini e se ne sono andati da me, adducendo scuse di ogni sorta.

Il carismatico magrebino fissato con X-Files disse di dover svelare al mondo la verità sul complotto che vide coinvolte tutte le aziende produttrici di console; l’elegante e sofisticato milanese mi spiegò che doveva fare un salto a Saint Moritz per comprare le sigarette al karkadè ma poi non fece più ritorno ed infine l’atletico esperto di kung-fu entrò a far parte d’una band hardcore punk che per un certo periodo ebbe un discreto successo in Indonesia.

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Salve Bit-ellAngeli

Oggi li ho ritrovati e rimessi insieme ma sembrano soffrire tutti d’un male chiamato Retrogaming. Si rifiutano di giocare a prodotti pubblicati dopo l’anno 2000 e questo non lo posso accettare. Io vedevo in loro un futuro da recensori di successo, al pari di pilastri come BioMassa o Il Raffo, ed invece si spalleggiano a vicenda pubblicando recensioni e video-soluzioni di roba vecchia quanto la mia prima mastoplastica. Riuscirò a rimetterli sulla retta via? Per ora li ho convinti a recensirvi qualche opera di modernariato (così li han chiamati) appena in tempo prima che mi cacciassero dalla Bit-elloni Mansion, ma un giorno tornerò all’attacco, ve lo garantisco!

Eternal Darkness (di Mystical Tango)

Peccherò di sessismo, di sicuro, ma non sono mai riuscito a giocare con pieno trasporto quando il protagonista del gioco è una ragazza.
È più forte di me, non riesco a immedesimarmi. Poi arriva Eternal Darkness a chiudermi la bocca e a schiaffeggiarmi fortissimo con la sua atmosfera devastante.
Eternal Darkness è un “Horror Psicologico” uscito nel 2002 su quella che considero la console Nintendo più riuscita dopo il Super Nintendo: il GameCube. Anche se in verità sarebbe dovuto uscire su Nintendo 64.

Ciapa.

La storia.

Il gioco narra le vicende di Alexandra Roivas, il cui Nonno viene assassinato in circostanze misteriose nella propria mansione nel Rohde Island. Alexandra, non contenta di come la polizia stesse investigando sull’accaduto, decide di prodigarsi in prima persona.
Girovagando per la casa del nonno, in una stanza segreta, trova il Libro delle Tenebre, un grosso tomo in pelle ed ossa umane (Necronomicon anyone?).
Man mano che Alexandra legge i capitoli del libro, ci ritroveremo ad utilizzare i personaggi di cui narra e ci renderemo conto di come le vite di costoro, vissuti in epoche e luoghi completamente diversi, siano correlate dalle loro scelte. Il tutto in un’atmosfera che strizza vistosamente l’occhio ad Edgar Alan Poe. Se non vi ha convinto questo, non vi meritate di giocarlo. Andate a giocare a Call Of Duty. Via di quà.

Struttura.

Nel primo capitolo, uguale per tutti, impersoneremo Pius Augustus. Un centurione Romano, che attratto da una voce verrà condotto in un tempio sotterraneo dove sarà costretto a scegliere uno dei tre Artefatti che gli si paleseranno davanti. A seconda dell’artefatto scelto, Pius risveglierà un’ entità diversa che andrà a determinare quali dei personaggi giocabili successivi andremo ad utilizzare.

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Alexandra: ed è subito amore.

Giocabilitá

Il gioco si presenta come il più classico degli adventure/horror in terza persona con qualche sciccheria in più.
Su tutte, oltre alla barra di energia classica abbiamo anche quella della “Sanità Mentale”.
Man mano che ci addentriamo nelle tenebre e vediamo cose sempre più terrificanti, il nostro personaggio inizierà a perdere la ragione e ad avere allucinazioni. Ci ritroveremo quindi in certi momenti ad affrontare miriadi di nemici che in realtà non esistono, dover percorrere al contrario un corridoio per poter avanzare (per andare a sinistra dobbiamo andare a destra, per intenderci) e altre chicche che non vi svelo perché bisogna che ci giochiate. Ah, ocio che anche la sanità mentale del giocatore ne farà le spese.

Oltre alle armi tradizionali, durante il gioco impareremo ad utilizzare diversi tipi di incantesimi strutturati alla “carta-forbice-sasso” maniera. Dovremo quindi utilizzarli in diversi momenti sia per sconfiggere determinati tipi di nemici, che per annullare altri tipi di incantesimi che ci sbarreranno la strada.

Come abbiamo già detto, nel primo capitolo Pius dovrà scegliere uno tra tre artefatti che andrà a determinare quali personaggi utilizzeremo in seguito durante il gioco. Grazie a questo stratagemma, ne avrà la meglio la longevità del gioco. Dovremo infatti rigiocarlo più volte per poter utilizzare i vari personaggi e  vedere i differenti finali.

In definitiva, potrei dire che in barba ai più blasonati Resident Evil e Silent Hill, Eternal Darkness nella mia classifica personale trionfa con diverse lunghezze di vantaggio rispetto agli avversari.

C’è vita, dopo il millennium bug. Nel nostro fondamentalismo Retroludico, noi ci crediamo.

Mystical Tango

tango

Shadowrun Returns (di Starfox Mulder)

Questa cosa del recensire un gioco moderno mi fa prudere in posti oscuri e poco eleganti…però posso barare. Avete presente quel giocone che uscì per vari 16 bit (Super Nintendo, Megadrive e Mega-CD) e riprendeva le dinamiche dell’omonimo gdr cartaceo? No? Vabbè, un giorno vi recensirò pure Shadowrun. Oggi invece vi parlo del suo seguito.

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Nato da un crowdfunding su kickstarter, il progetto degli Harebrained Schemes verteva nel far rinascere il classico gdr in maniera più moderna ma soprattutto con una grande interattività da parte dei giocatori che avrebbero poi potuto crearsi le proprie singole campagne di gioco (da condividere)  tramite un efficace tool di creazione mappe. Insomma una gran idea ed infatti ottennero i soldi e nel 2013 fecero uscire il gioco per tutti i sistemi operativi da PC.

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Isometria e combattimenti un po’ tu un po’ io.

La storia:

La questione è controversa. Il gioco ha un modulo compreso nel pacchetto base, si chiama Dead Man’s Switch e narra d’un tizio (voi) che verrà chiamato ad indagare, per conto di un morto, su chi sia stato il suo assassino. Grazie ad una pratica particolare(che da il titolo a questa campagna)  il suddetto cadavere commissionerà questa missione al protagonista e da lì partirà un investigazione che porterà il malcapitato fino ai vertici politici in pieno stile Cyberpunk. Cosa c’è di controverso? Il fatto che il modulo base è carino e divertente ma è stato messo lì solo per farvi l’idea delle potenzialità del sistema di gioco. Da lì infatti sono usciti una marea di campagne non ufficiale create dai giocatori ed anche due campagne ufficiali (Dragonfall e Hong Kong) che han saputo, soprattutto queste ultime due, espandere l’esperienza di gioco ad altissimi livelli interpretativi.

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Gameplay:

Si tratta di uno strategico a turni in cui il nostro protagonista, e la sua squadra di png composta a nostro piacimento nel corso dell’avventura, si batterà contro i personaggi generati dal computer durante le fasi di combattimento, mentre per quelle di interazione vi troverete a muovervi in un sistema isometrico molto simile ai primi due capitoli di Fallout. Il sistema di avanzamento del vostro personaggio è ben fatto e vi permetterà di potenziare determinate skills anche legate alla classe da voi scelta. Idem per gli altri membri del party.

Concludendo:

Se seguite come me i saldi Steam finirete per pagarlo una vera sciapata e vi assicuro che le potenzialità sono tante da portarvi via ben più di qualche decina d’ore se saprete farvi prendere.

Starfox Mulder

starfox

Castlevania: Lords Of Shadow (di Bionic Cummenda)

Los cover

Mia cara, lubrica, Lara.

Sei stata tu a tradirmi, dopo aver abusato dei miei petrodollari per riempirti il reggiseno vai a commettere il più grande oltraggio contro la libidine convertendoti alla NextGen con il più vile degli atti verso il maschio: la mastoplastica riduttiva. E io che accettavo di giocare ai tuoi insensati Tomb Rider solo per godermi qualche secondo delle tue cut-scenes, ma invece di uscire la tua settima di silicone facevi intravedere solo qualche scolorito pixel. E allora son partito per i Carpazi, luogo dove i saldi per i terreni edificabili non finiscono mai e dimora di Carmilla la mandrilla, ovvero la mia accompagnatrice preferita con il feticismo del ciclo, che ha saputo approfittare del botox party chiamato NextGen per trasformare i suoi turgidi poligoni nel supersesso in accaddì di “Castlevania: Lords Of Shadow”.

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La storia
Non ci sono solo le zinne di Carmilla in “Lords of Shadow”, eroica opera Konami sulle vicende che hanno preceduto il suo capolavoro “Castlevania” del 1986, titolo che vedrete presto in azione nel prossimo video Bitellonico. Castlevania sopravvive allo spauracchio del millenium bug per raccontarci le origini del mito di Dracula e degli ammazzavampiri della casata Belmont. Siamo nel 1047 in Transilvania dove Gabriel “Garko” Belmont è uno stimato membro della Confraternita della Luce (ovvero il prequel della P2). Gabbo rimane vedovo dopo che la sua amata Marie viene massacrata malamente dai mostri, ma dopo la morte il fantasma della fanciulla riesce a comparire in una visione dove indica Gabriel come nuovo salvatore dell’umanità, colui che dissiperà l’oscurità malefica che ha separato gli uomini da Dio.

gabriel-marie“Still a better love story than Twilight”

Gabriel parte dunque all’avventura con il suo mentore Zobek (qui interpretato dal mai compianto Licio Gelli) che avrà anche il ruolo di narratore (con il doppiaggio del professor Xavier). I due scopriranno che il magico mondo di Castlevania è ora vittima di potenze oscure, dopo che i tre fondatori della Confraternita della Luce hanno sacrificato la loro vita per ascendere al cielo ma così facendo hanno creato i Signori dell’Ombra, ciascuno dei quali nasconde un frammento della Maschera di Dio che è in grado di far risorgere i morti e dunque riportare in vita l’amata Marie.

vampkillah“Devi lodare Gesù!”

Nel corso dell’avventura Gabriel sarà sempre più combattuto, poiché per raggiungere il suo obiettivo dovrà compiere delle scelte che vanno contro il suo codice cavalleresco pur di riuscire a guadagnarsi il potere necessario a sconfiggere i tre Signori Oscuri: il guerriero Lycan, la Regina dei Vampiri e il Negromante. Vi chiederete ora: e Dracula dov’è? E se vi dicessi che non c’è vi rifiutereste di giocare al più grande monumento neoclassico dedicato a Castlevania? Suspance dunque, per una trama che sembra scritta durante una partita in Multi-tap tra Bram Stoker, Polidori e Anne Rice e che vi regalerà un happy ending degno di un centro massaggi indonesiano.

1390852626097“Per chi non ha mai mandato giù la fine del Feudalesimo”

Gameplay
Castlevania ha scritto la storia del platform d’azione lanciando un genere che ha fatto monetizzare tantissime software houses e questa volta Konami si fa restituire il favore con tutti gli interessi, inserendo alla sua formula un sistema di avventura dinamica già collaudato con successo da titoli come Devil May Cry e God Of War (riguardo a questi due titoli parlo per sentito dire perché sapete bene che non spreco il mio tempo con certe poracciate). Il genere più monotono del nuovo millennio viene però esaltato da una narrazione raffinata divisa in XII capitoli, intervallando le scene di puro combattimento e platform a divertentissimi enigmi in pieno stile Konami dove giocheremo a nascondino con i Chupacabra, sfideremo a scacchi animati la figlia illegittima di Carmilla (non è mia!) fino a ritrovarci miniaturizzati all’interno di un carillon dove risolveremo una serie di rompicapi mentre verremo cullati dalla ninna nanna della mitica theme song Vampire Killer. Il tutto con un Game Design eccellente che oltre alle grazie di Carmilla mette in mostra un’ambientazione horror-gotica da paura, con architetture che ricordano la Bella Madunina e le guglie in erezione del Duomo di Milano, ed un Character Design degno delle opere cinematografiche di Coppola e di Guillermo del Toro (per interpretare Pan hanno rapito il Fauno del Labirinto).

castlevania-lords-of-shadow-pan“C’hai mica un gettone Zio?”

Da non trascurare le epiche Boss Fights con l’aggiunta di fasi in Quick Time Event, dove scaleremo titani da battaglia alti come il Pirellone o duelleremo contro i Signori Oscuri aiutati dalle reliquie antivampiro che tanto ci ricordano la nostra prima Comunione: acqua santa, croce da combattimento e pugnali.

maxresdefault“Quanti sono questi?”

Concludendo
Cara Lara, vai a zompare nelle fogne di Katmandu con i tuoi airbags sgonfi, io parto per un week-end benessere nel Dragostea a farmi prosciugare da Carmilla con le sue succulente dialisi.

Saluti plutocratici,

Bionic Cummenda

cummenda

 

 


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