Alieni Vs. Umani… ancora.
Da quando si è cominciato a raccontare storie sugli Alieni, la faccenda è sempre stata la stessa. Arrivano clandestinamente, ci rubano il lavoro, puzzano, sono brutti, sporchi, selvaggi, ci rubano le donne e sono dannosi per l’economia locale. Il genere di puttanate che Matteo Salvini e Donald Trump direbbero. Solo che pensare di costruire un “muro intergalattico” la vedo dura anche per i succitati cerebrolesi. Specialmente se abbiamo a che fare con spostamenti fatti tramite portali interdimensionali come in questo caso.
L’unica cosa da fare, è affrontarli… se avete le palle necessarie.

TRAMA:
Il governo, (quando ci sono le catastrofi di mezzo chissà perché c’è sempre di mezzo il governo) sta spippolando con un nuovo sistema di teletrasporto interdimensionale. Nell'”altra dimensione” questi amorevoli esserini riescono a connettersi, con la “dimensione degli umani” e niente, fanno un casino.
Noi impersoneremo un mercenario senza nome, uno di quelli che per soldi spara ai gattini.
Siamo incaricati di sterminare la feccia aliena e di ripristinare la pace. Per fare questo, dovremo raccogliere quattro Rune Magiche, ognuna una dimensione diversa, in modo da poter chiudere i portali e fermare l’invasione.
GAMEPLAY:
È un FPS nudo e crudo. All’inizio del gioco avremo a disposizione solo un fucile e un ascia, da usare quando saremo a corto di munizioni. Avanzando nel gioco recupereremo diverse altre armi e rispettive munizioni, come: una mitragliatrice, una sparachiodi e l’immancabile doppietta che se ti piglia di fa malissimo.
Azione, sangue, morte, armi e alieni che ti assaltano alle spalle per non farti mancare nemmeno i famigerati “jumpscares”… non lo so, che cazzo volete di più? Assieme a DOOM ha scritto i canoni di quello che poi sono diventati gli FPS. Tutti voi maledetti mostriciattoli con con le dita unte, se oggi vi spaccate ammerda a COD lo dovete a Quake e DOOM.
Ah, c’era anche il multiplayer… (si vede troppo che il multiplayer negli FPS mi sta troppo sul cazzo?).

GRAFICA E SONORO:
Ne sono uscite diverse versioni. Quella su Saturn, vantava un motore grafico tutto nuovo, sviluppato ad HOC per l’occasione. Vien da se che era un tantino avanti rispetto alla versione PC, che comunque per l’epoca era mega avanti. Solo quando abbiamo lo schermo sovrappopolato di poligoni, tende a qualche rallentamento, ma niente di trascendentale. Le animazioni dei mostri, cosí come le loro morti, sono talmente ben realizzate e credibili da metterti ancora più caghetta, se le ambientazioni lugubri e inquietanti non fossero gia abbastanza. Il level design appunto, è un altro punto forte del gioco, che punta parecchio all’inquietudine e allo sconforto di trovarsi in un ambiente totalmente ostile.

LONGEVITÀ:
Garantita. Data in primis dalla difficoltà. Oh, bisogna essere parecchio Hardcore per finirlo, soprattutto a difficoltà alta. Poi, come in ogni gioco che si rispetti, saremo sfidati a raccogliere molteplici oggetti, armi e quant’altro. Se siete davvero hardcore e avidi come il protagonista del gioco, provate a prendere tutto.
Anzi, indico una sfida. Quake per pc, difficoltà massima, mandateci le prove del fatto che lo avete finito e i Bit-elloni vi faranno un regalo. Che non vi diciamo cos’è per non rovinare la sorpresa.
DAJE!!!!!!

REPERIBILITÀ / COME CACCHIO CI GIOCO?
Per pc… dai, c’è bisogno che ve lo dico?
Se invece siete delle belle persone e il PC lo usate solo per fare i compiti e per guardare le oscenità come tutte le persone normali, lo si trova per Saturn o Nintendo 64 ad una media di 30 dollari/euro. Non male per possedere una chicca che ha iniziato la lunga e prosperosa vita del genere.
CONCLUDENDO:
Storia. Capostipite. Padre spirituale. Chiamatelo come volete, ma sto ammasso di poligoni sanguinolenti e inquietanti ha dettato le leggi. Ha scritto i dogmi di come un FPS deve essere… e ci ha messo il carico con un’ambientazione sensazionale e delle animazioni dei nemici ad dir poco spettacolari per il tempo. Comandi semplici e intuitivi, una difficoltà che vi farà rimpiangere di averlo cominciato e la caratteristica, allo stesso tempo, di sfidarvi a portarlo a termine senza bestemmiare come il compianto Germano Mosconi.
In poche parole, da giocare. Anche oggi sarebbe in grado di regalarvi non poche emozioni.
Mystical Tango
Una risposta a "Quake"