Cosa fare su Retrogaming Town quando sei morto. (di Starfox Mulder)

Noi si era già deciso di ampliare l’offerta quindi godete della prima intervista/recensione assieme a Davide “Il Custode” Luzi, fondatore della più grande comunità italianadi retrogaming su social: Retrogaming Town!
Si parla di Thunder Force 4 (altrimenti noto come Lighting Force: Quest for the dark star) e per i non udenti vi trovate pure la trascrizione della conversazione qui di seguito. Enjoy!
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Legenda per disconnessi:
SM= Starfox Mulder
Dave= Davide “il Custode” Luzi

INTRO
SM: Allora salve a tutti, qui è il vostro starfox mulder e quest’oggi facciamo un nuovo esperimento, la recensione di thunder force 4 per megadrive. Trall’altro una recensione che ha un ospite speciale, ovvero il Custode, il creatore di Retrogaming Town che ora si presenterà. Ciao Dave.
Dave: Ciao Starfox, grazie per la bellissima introduzione che mi hai fatto. Volevo solo sottolineare che per me è un piacere e …piccola curiosità, non so se hai notato ma proprio nel nostro gruppo, poco tempo fa, abbiamo creato una lista a votazione dei migliori shoot em up per 16 bit tralasciando il pc engine per la sua natura ibrida. Il vincitore è stato proprio thunder force 4.
SM: Ecco infatti, se posso la prima domanda che volevo fare è proprio su sto punto. No, l’avevo notata la classifica e volevo chiederti appunto come mai, secondo te, Thunder Force 4 è arrivato primo nella vostra classifica?
Dave: Eeeee guarda, così a freddo credo che fosse un periodo un po’ strano per gli sparatutto. Cioè, io adoravo gradius ed r-type ma in quel periodo non ricordo di aver visto titoli eccelsi per queste due saghe nelle console domestiche. Thunder force è stato un fulmine a ciel sereno ed il 4 è a tutt’oggi ricordato con molto affetto. Sugli shoot em up a sedici bit uno dei primi titoli che a chiunque viene in mente è thunder force 4.

TRAMA
SM: Sì, infatti si differenzia anche parecchio rispetto ai primi 3 thunder force e….no ok, andiamo per ordine che le differenze verranno fuori dopo. Cominciamo subito col primo punto da noi trattato nelle nostre recensioni: la trama. Mi sai dire qualcosa della storia di Thunder Force, te la ricordi?
Dave: Allora… grosso modo No perché a parte quello che leggevo a schermo so solamente che la federazione pensava di aver distrutto questo ultra computer ma in realtà era stato solo danneggiato e quindi devi di nuovo tornare a guidare il tuo mezzo e distruggere tutto quello che ti capita davanti ecco.
SM: Sì beh, diciamo che negli shoot em up in effetti il discorso trama è veramente…poco influente. Non so se ti viene in mente uno shot em up in cui la trama ha un senso, magari dimmelo che sarei curioso.
Dave: eheh no guarda, a memoria No, l’unica cosa è che comunque sia la trama da il taglio al gioco. Prendiamo un metal slug per esempio ed in pratica la trama fa parte dello stile del gioco
SM: Sì, crea l’ambientazione fondamentalmente.
Dave: Esatto!
SM: Ci stà! Ecco a sto punto ti faccio solo un’altra domanda sul discorso trama. Leggevo che la navicella in questo caso si chiama Fire Leo 04 Rynes e da questo Leo mi viene in mente che esiste anche un gioco che si chiama R-Type Leo. Come mai questo termine ricorre negli shoot em up? Ha un senso? E’ un acronimo?
Dave: Uhm…non saprei, sinceramente il nome di origine latina o comunque sia anche di italiano è molto stimato in giappone per quel che ne so nei nomi quindi immetterlo nel titolo può comunque cambiare l’orecchiabilità dello stesso. Secondo me, vedo anche negli anime come Bleach che usano tantissimo anche lo spagnolo per esempio o altri, credo che loro abbiano una particolare ammirazione per le origini della sonorità della nostra lingua.
SM: Ah beh ok.
Dave: No beh eheh io credo poi se c’è un significato non so, questa è la mia interpretazione.

GAMEPLAY
SM: Vabbè è un interpretazione che ci sta benissimo. Ecco andiamo ora al punto fondamentale che caratterizza le recensioni o che almeno secondo me fa da discrimine tra un gioco e l’altro…
Dave:…la grafica ahahah
SM: ahahah sì beh anche la grafica.
Dave: Ahahah No stavo scherzando sai, con tutte le discussioni su retrogaming town spesso vengono con un sorriso sbeffeggiate perché la gente pensa solo alla grafica ma era così, una battuta, nulla più.
SM: Eheh anche perché parlando di retrogaming la grafica è abbastanza un argomentazione spassosa. In realtà è il gameplay che trattiamo adesso ed io ho dato una rapida giocata anche al capitolo 2 e 3 e mi sono reso conto che le differenze ci sono e sono anche abbastanza marcate in certi casi.
Dave: Sì, tra il 2 e il 3 sì ma anche il 4 ha avuto una grossa evoluzione…
SM: Ecco infatti dicci secondo te il 4 che cosa ha aggiunto di importante ma anche, in generale, parliamo di thunder force come serie e che cosa ha aggiunto al genere.
Dave: Guarda, posso parlarti del 2 che ho qui a casa insieme al 4 ma non del 3 che ho giocato solo emulato e comunque sia la cosa cambia perché il feeling con il pad è diverso. Se uno è abituato a giocare con lo stesso pad.
SM: Sono perfettamente d’accordo.
Dave: Esatto, ecco per quello che riguarda il 4 secondo me quello che del gameplay ha fatto davvero la differenza è stata l’ampia libertà.
SM: Una sorta di free roaming degli shoot em up si disse.
Dave: Esatto…esatto perché i primi 4 livelli li puoi scegliere come vuoi…un po’ come accadde anche in wings of thunder e già questa cosa sin dall’inizio ti fa capire che i programmatori hanno lasciato grande libertà a come gestire i livelli e la rigiocabilità di questo gioco è a sua volta enorme.

GRAFICA E SONORO
SM: E’ verissimo, al discorso longevità arriviamo dopo. Ora arriviamo alla battuta di prima: grafica e sonoro. Io avendolo rifinito ieri sera per questa recensione mi sono reso conto che ha dei bellissimi effetti di profondità che è una cosa non comunissima nel megadrive.
Dave: Assolutamente sì ed a parte quello gli sprites sono fantastici, colorati in maniera impeccabile e forse proprio perché spremuta in modo fortissimo la macchina in alcuni momenti il gioco rallenta. Non facile da percepire ma si possono notare dei difetti di….mi viene flickerio ma non so se sia il termine corretto soprattutto con i boss o i mid-boss.
SM: Sì anch’io qualcosa del genere l’avevo notato in certi passaggi però volendo è pure una qualità pensare che il megadrive sia stato spremuto fino a quel livello tutto sommato.
Dave: Esatto esatto. Vedendo quello che hanno fatto è un bene.

LONGEVITA’
SM: Già. Arriviamo a sto punto al discorso longevità e diciamolo: non si tratta di un gioco breve. Non è facile ed anche una volta terminato permette una rigiocabilità altissima.
Dave: E allora, secondo me la difficoltà e la longevità vanno di pari passo. Calcolando che …quando muori non perdi tutti c’è un alto livello di rigiocabilità e la frustrazione che arriva quando si viene colpiti, perché Si Viene Colpiti, è inferiore ad altri titoli. E’ impossibile finire il gioco, almeno per giocatori di basso livello come me, senza venire magari uccisi e ritrovarsi come in r-type, in cui ti trovavi in mutande costretto a ricominciare tutto, sarebbe stato molto più frustrante.
Ah, un’altra cosa che mi son dimenticato di dirti prima…fondamentale nel gameplay è la questione della velocità della navicella che bisogna imparare ad usare bene.
SM: Ecco io da questo fronte me la sono cavata abbastanza bene anche perché ho giocato alla versione pal mentre immagino che in quella jap la questione cambi.
Dave: Ssss…non potrei dirti le differenze perché ho solo la giapponese ma sì, è un tassello fondamentale.
SM: Quindi dai, diciamo che potrebbe essere anche uno di quei casi in cui il pal è leggermente più facile del giapponese?
Dave: Ma, penso che sia relativa la cosa cioè si, su pal gira un po’ più lentamente ma ci son gli stessi boss, gli stessi nemici e quindi la stessa meccanica.

REPERIBILITA’/COME CACCHIO CI GIOCO
SM: Sì, giustamente. Ecco, siamo quasi alla fine ma arriviamo ad un punto estremamente dolente per questo gioco ovvero la reperibilità.
Dave: Ah…e qui potresti cogliermi impreparato.
SM: Ah, di solito tu non ti informi sulla cosa quindi?
Dave: Non dei giochi che ho già.
SM: Ah giustamente.
Dave: Però io mi ricordo che 4 o 5 anni fa lo presi in un lotto e spesi relativamente poco. Non so se oggi sia aumentato son sincero, però vedendo anche su retrogaming town quanta gente ne parla, perché lo ha, mi sembra di capire che ce ne siano…non dico a iosa…sai quanto è aumentato? Quanto costa adesso?
SM: Allora…eh…in realtà …ecco ora il mercato del retrogaming è esploso e ci stanno lucrando certo.
Dave: E’ relativo sì sì sì
SM: Però al di là del discorso del box originale, con libretto eccetera, già solo cartuccia stiamo sui 50€.
Dave: Minchia.
SM: Però…ce l’hanno in tanti secondo me perché c’è il solito discorso di aliexpress in cui si vendono ad una quindicina di euro e te la puoi cavare così.
Dave: Eh…non parliamo di aliexpress perché potremmo aprire veramente un altro discorso a sé.
SM: Eheheh me lo posso immaginare.
Dave: Eh già, però non so quanto sia proprio un male visto la quantità sempre crescente di gente che “l’ho pagato tot e devo rivenderlo almeno a quello più guadagno personale” e quindi la gente se vuole giocare, un po il feticismo di giocare la console originale, si ritrova a giocare delle repro e inquina…
SM: Sono ben fatte certe volte dai.
Dave:…guarda, non ne ho mai prese, però mi capitò di parlarne poco tempo fa con Alessandro Ballanti, che sicuramente conoscerai….eee, mi son trovato a comprare un vampire kiss che alla fine ci siamo accorti, quasi casualmente, nonostante fosse completa e ben fatta, dell’epoca, che fosse una repro. Praticamente dietro, dove c’è il codice a barre, sopra c’era l’adesivo del venditore e tolto l’adesivo c’era scritto Unofficial Box ed era questa l’unica differenza dalla custodia…
SM: effettivamente visto che è un po’ più di un discorso di feeling quello di giocare con la console originale piuttosto che emulare certe volte ti ritrovi in necessità..
Dave:…esatto.
SM: Comunque eheheh non ci addentriamo in questo discorso altrimenti come dicevi tu rischiamo di restarci davvero a lungo.
Dave: No eheh, scusami se ho divagato.

CONCLUSIONI E PACCHE SULLE SPALLE
SM: Eheh ok, in realtà abbiamo quasi finito e siamo arrivati alle conclusioni sul gioco ed al perché fondamentalmente chiunque dovrebbe giocarci. Secondo te?
Dave: La mia opinione…allora: la classica killer application. Cioè un gioco, in questo caso spara-tutto, che rappresenta perfettamente il periodo in cui è uscito e la console stessa, le potenzialità, le capacità tecniche di cui era in grado la console durante una console war che fece più danni…non so…di un olocausto…
SM: Quella fu l’unica vera console war che merita d’esser ricordata!
Dave: Eheheheh esattamente non quelli di adesso e…io sono un appassionato di musica abbastanza pesante quindi anche la musica ha giovato, secondo me, perché siamo usciti un po dal classico chip tunes per arrivare a canzoni quasi heavy metal, speed metal sintetizzate benissimo e se volete andate pure ad ascoltarvi la colonna sonora su youtube o scaricarvela. Potreste tenerla in macchina tranquillamente come se fosse un qualsiasi altro cd di musica e ve la riascolterete tante tante e tante volte.
SM: Eheheh sono perfettamente d’accordo con te. In pratica Thunder Force fu, come dicevi prima, uno di quei veri motivi per cui comprarsi un megadrive.
Dave: Forse non l’unico.
SM: No, certo che no.
Dave: Cioè, non vorrei togliere valore ad altri titoli ma di sicuro chi ha un megadrive deve o dovrebbe far suo thunder force 4.
SM: Perfetto Dave, ci sei veramente piaciuto, io ora parlo anche per gli altri..
Dave:…anch’io mi sono piaciuto eheheh
SM: Bravo eee hai ragione, sei stato valido e quindi noi ti salutiamo, l’intervista è finita, ti ringraziamo e ci vediamo con tutti gli altri su retrogaming town.
Dave: Ciao a Starfox e saluti a tutti gli altri Bit-elloni e spero nell’incontro di giovedì…a venire.
SM: Giovedì 28 Aprile infatti, cogliamo l’occasione per ricordarvi che abbiamo la prima serata dei Bit-elloni by night presso il locale Wave di Misano Adriatico. Ci vediamo lì.
Dave: Starfox alla prossima. Ciao cia-ciao.