Diciamoci una cosa: mi piace considerarmi una persona onesta e sincera, quindi sarò con voi onesta e sincera e non vi nasconderò che l’articolo che state per leggere è un’apologia della moda e del senso estetico degli anni ’80 e ’90.
Se anche voi pensate che sia giunto il momento di rivendicare una volta per tutte la grandezza di quegli anni, troverete pane per i vostri denti!
Altrimenti, potete anche andare a leggere qualcos’altro…
Ehi, non ci credo che te ne sei andato davvero! Come hai potuto? Sei un uomo spregevole!
…Ehm, dicevo.. certo che non dovete andarvene! Anzi, dovete leggere fino in fondo e convertirvi alla magnificenza delle zeppe a strati e delle sopracciglia filiformi.
Già vi vedo che storcete il naso e vi chiedete che cosa c’entri la moda in un blog di retrogaming ma qui non si lascia nulla al caso: infatti, questo excursus seguirà le orme di alcuni personaggi videoludici che portavano con orgoglio questo genere di abbigliamento!
Anzi, la cosa bella dell’epoca era proprio il fatto che fosse considerato accettabile, anzi era proprio fashion, conciarsi in modo molto simile a un cartone animato, con pettinature improbabili, colori accesi e male abbinati: la sensualità a tutti i costi non era un imperativo.

Insomma, la moda femminile proponeva l’alternativa tra folletta colorata e fatalona bionda, mentre quella maschile si rifaceva al vecchio adagio “faccia pulita vs macho”. La cosa bella però era che il per il macho erano previsti i capelli lunghi, il che poteva portare a interessantissimi risultati.
Il genere “bravo ragazzo” era incarnato soprattutto dai Backstreet Boys, l’unica boyband che abbia mai contato perché avevano fatto un video horror fighissimo.
Adesso non tiratemi fuori il grunge, il goth e il glam alla Mötley Crüe che sennò non finiamo più e comunque io non sono un’esperta di moda.
Il punto di questo articoletto è farvi notare come lo stile mainstream avesse accolto degli elementi un po’ edgy e talvolta un po’ da sfigati.
Dopo questa doverosa premessa, vediamo in ordine in sparso alcuni personaggi che sfoggiano caratteristiche della moda anni 80-90 e vi faranno venire voglia di setacciare i negozi di abbigliamento vintage. O forse no.
Improbabili colori fluo
Partiamo subito alla grande con un eighties’ evergreen: i colori shock. Shock nel senso che è quello vi provocano se li guardate troppo a lungo o con troppo poco preavviso. Insomma, ci vuole la giusta preparazione per affrontarli. Generalmente erano prediletti per l’abbigliamento sportivo: chi di noi non ha fatto almeno una lezione di educazione fisica indossando una tuta di questo genere ereditata da qualche parente? Spesso sono abbinati a tessuti altrettanto improbabili tipo l’acetato, per assicurare l’effetto semaforo. Attenzione perché ne esce un prodotto altamente infiammabile.
Non c’è dunque da stupirsi se outfit del genere vengono sfoggiati dai protagonisti di California Games, in cui i personaggi si sfidano in diverse abilità sportive, andando facilmente incontro alla morte.
Macho Men
Gli anni 80 sono stati il decennio di “Conan il barbaro” nonché un periodo di gloria per il bodybuilding.
Questa estetica si è ripercossa anche su alcuni videogames, soprattutto quelli in cui c’è da menar le mani.
Primo fra tutti il mitico Golden Axe, un picchiaduro a scorrimento il cui protagonista è proprio un barbaro che si muove in un mondo di fantasia ispirato neanche troppo velatamente a quello di Conan.
Ax dovrà superare i vari livelli sconfiggendo i tirapiedi di Death Adder, servendosi della sua ascia e, quando possibile, di magie. Imperdibile per gli amanti del fantasy.

Altered Beast può essere considerato per certi versi il fratello di Golden Axe: entrambi sono picchiaduro a scorrimento, entrambi sono usciti su Sega e sono stati creati dallo stesso team di sviluppatori. Entrambi hanno come protagonisti degli uomini ultra-muscolosi.
La differenza? Nel caso di Altered Beast l’ambientazione è ispirata prevalentemente alla mitologia greca e i nemici sono molto più bizzarri!

Alla voce “Macho men da strada” cito ancora un picchiaduro (beh insomma, se uno è macho ci sarà un motivo, no?!), niente meno cheeee… Double Dragon!
Tutto è macho in questa copertina, dai gilettoni di pelle all’ambientazione urbana, passando per la bandana e la frusta. Il perfetto look da bandito metropolitano, che fa tanto “Guerrieri della Notte”.
Tutto sommato devo dire di non aver mai ammirato particolarmente le montagne di muscoli, preferisco fisici un po’ più snelli, alla Johnny Depp diciamo. Ma sono sicura che più di una donzella abbia apprezzato questo paragrafo!
Capelli colorati
E i pantaloni a zampa ma non troppo, e il tatuaggio tribale sul braccio, e la vita bassa che prendeva il sopravvento.. BustAGroove è un concentrato di elementi 90s.
No, non guardate il tizio a destra, che è capitato lì per caso, concentravi sulla ragazza e ditemi se non è subito Onyx:
O anche Gwen Stefani, nulla mi toglierà dalla testa la convinzione che sia un omaggio a Gwen Stefani.
Come suggerisce il nome, BustAGroove è un gioco musicale, nello specifico di danza. La sfida consiste nel far ballare perfettamente il vostro pupino.
Shorts & Crop top
Con mia grande gioia sono tornati prepotentemente alla ribalta nell’ultimo paio d’anni, ma un tempo “la pancia di fuori” e i pantaloncini corti erano il simbolo dell’epoca più bella di sempre.
Non hanno bisogno di tante presentazioni, perciò ecco qui un trio di eroine che indossano questi capi con stile:
Sono tutte e tre celeberrime e tutte e tre agguerrite, ma combattono su fronti diversi.
Alla voce “shorts”: Lara Croft, l’intramontabile archeologa di Tomb Raider nonché uno dei cosplay più inflazionati. Nel videogioco lei.. no dai, davvero vi devo spiegare Tomb Raider?
Alla voce “crop top”: Sonya Blade, la sexy poliziotta che si cimenta nel Mortal Kombat dal 1992! A molti è sembrato che le sue grazie aumentassero ad ogni nuova uscita della saga, ma lei ha sempre negato con fermezza di essersi sottoposta a una mastoplastica.
“Lavorando nella polizia mi tengo in forma e faccio tantissima attività fisica” ha spiegato “sicuramente è tutto merito degli esercizi per i pettorali!”
Invece di spettegolare quindi, sentite un po’ che fa la nostra Sonya.. no dai, davvero vi devo spiegare Mortal Kombat?
Alla voce “non mi faccio mancare nulla”: Misty, la capopalestra del tipo Acqua presente nella primissima generazione di videogiochi Pokèmon. E no dai, mica vi devo spiegare i Pokèmon!

Capelli a culo
Sìsì, avete proprio letto bene. È così che è nota questa pettinatura di cui ormai si è perso il nome originale. Negli anni 90 i capelli a culo li hanno avuti un po’ tutti i ragazzi biondi con gli occhi azzurri che puntavano tutto sul fatto di avere un visino pulito. Anche Leonardo di Caprio ha avuto i capelli a culo, ma il rappresentante massimo, il Re dei capelli a culo, è sempre stato Nick Carter dei Backstreet Boys.

Vi starete chiedendo chi, nel mondo videoludico, è stato colpito da questa sindro.. ehm.. chi ha scelto di adottare questa acconciatura.. Sì, avete proprio indovinato: Leon di Resident Evil!
Del resto anche Leon è biondo, presumibilmente un bel ragazzo e soprattutto bravo, visto che è disposto a rischiare la pelle in più e più titoli per salvare il mondo dall’epidemia zombie macchinata dalla Umbrella Corporation!
Capelli cotonati
Gli anni 80 erano un vero paradiso per le ragazze coi capelli mossi: non bisognava preoccuparsi del crespo, non bisognava bruciarsi i capelli con quell’aggeggio infernale chiamato “piastra”, non ci si sentiva in disordine senza una chioma perfettamente liscia e lucida.
Anzi, messe in piega “scoppiettanti” e vaporose erano la regola, tanto che spesso si ricorreva alla cotonatura per assicurarsi una capigliatura che sfidasse la forza di gravità.
Tra l’altro i capelli voluminosi erano talmente apprezzati da venire adottati un po’ da tutti, indipendentemente dallo stile di vita.
Qui infatti ve ne mostro due versioni: da un lato Gianna, protagonista di “The Great Giana Sisters”, è l’incarnazione della ragazza di buona famiglia. Viso pulito, maglietta accollata e gonna non troppo corta, la nostra sfoggia però una chioma bionda e appariscente.
Sapete poi che Gianna è un’eroina? Proprio così, e combatte in un platform palesemente ispirato a Mario Bros (la sorella si chiama Maria, per dire..): soltanto i power-up le faranno abbandonare l’aspetto acqua e sapone per trasformarla in una punk spacca-blocchi.
Per la categoria “cattive ragazze” propongo invece le coloratissime pattinatrici di Rollergames. Anche loro portano pettinature importanti e selvagge, abbinate però ad outfit di tutt’altra caratura: tutine attillate e fantasiose, come se Jem e le Holograms avessero deciso di darsi al wrestling.
Rollergames, ispirato all’omonima serie televisiva, vede i giocatori sfidarsi a suon di gare di pattinaggio!
Zeppe
Capisco che combattere il crimine con alcune di queste cose addosso non sia praticissimo, e infatti non ho trovato riferimenti videoludici (se voi ne avete, fatemelo sapere!), ma mi rifiuto di scrivere un articolo sulla moda di 20 anni fa senza citare il vero punto forte: le zeppe!
Che poi, tutto sommato, possono rivelarsi un’arma niente male..

Le Spice Girls
Meritano un paragrafo a parte perché da sole sono la summa di tutti gli altri punti!
Sì insomma, se volete sapere come si fa a vestirsi super bene basta guardare questa foto e prenderne spunto! E se volete sapere come si prepara un concerto delle ragazze speziate potete giocare a Spice World!
Questo è tutto, cari e care, ci vediamo al prossimo salto nel tempo!
Articolo interessante e mai banale. È per articoli come questo che il blog de I Bit-Elloni è arrivato in finale ai Macchia Nera Internet Award. Peccato che poi abbia perso contro quell’altro articolo di quell’altro blog che trattata il dramma della dipendenza da uncinetto. Ma ripeto, ce ne fossero di più di articoli come questo. Bravi.
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Grazie caro, lei mi lusinga!
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Winona è modesta ma per il 2017 sta già preparando un articolo su Retrogaming e ricamo al punto croce per sbaragliare anche la temutissima concorrenza!
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