Lupin III (1980)

Solo per nervi saldi (di Winona Raiden)

Trovare dei giochi stealth che rientrassero nell’ambito retrogaming, esclusi i soliti noti che si sono già accaparrati i miei colleghi, non è stato facilissimo così ho deciso di tirare fuori dal mio sugegasa una piccola chicca che forse non tutti conoscono, anche perché all’epoca non fu pubblicato in Italia: sto parlando di Lupin III!

TRAMA

Protagonista della vicenda è Lupin, il celeberrimo ladro frutto della penna di Maurice Leblanc e antenato di quel Lupin che compie malefatte nel manga di Monkey Punch. In realtà non sono ben chiari i collegamenti tra Lupin III, il romanzo e il fumetto, anzi pare addirittura che il gioco fosse stato distribuito col titolo Rupan Sansei per un problema di copyright non rispettato. Personalmente trovo che la silhouette nel gioco assomigli più al ladro gentiluomo di inizio 900 che allo spilungone degli anime: evidentemente, oltre a non rispettare il copyright, alla Taito hanno fatto confusione coi nomi.  Quel che è certo, comunque, è che anche in questo caso il personaggio principale è un furfante e deve accaparrarsi tutti i sacchi di denaro presenti nei vari livelli. Una volta radunati li porterà alla sua amata Fujiko, la quale gli spezzerà il cuore chiedendo altra grana (e qui il mio animo femminista viene subito triggerato dallo stereotipo della donna avida).

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Tipo così

GAMEPLAY

Il gameplay è il motivo per cui a inizio recensione ho scritto che ci vogliono nervi saldi: Lupin III non è il classico giochino in cui cimentarsi “per rilassarsi” ma richiede una buona dose di concentrazione e riflessi sempre pronti. La meccanica è in realtà estremamente semplice: prendere i sacchi di danaro dalla parte superiore dello schermo e traportarli nella parte inferiore. Potete portare con voi al massimo 2 sacchi alla volta, ma prendendo il secondo la velocità di Lupin diminuisce sensibilmente e diventa più complicato fuggire dai nemici, cioè i poliziotti e i cani da guardia che ci danno la caccia. Non abbiamo armi contro di loro, l’unica cosa che possiamo fare è ricorrere al teletrasporto se ci troviamo in situazioni particolarmente spiacevoli, col rischio perenne di materializzarci in una posizione ancor più spiacevole.
È consigliabile mantenere sempre una certa distanza tra sé e gli avversari, perché basta toccarli di mezzo pixel che ci si ritrova con una vita in meno : meglio imparare sin da subito come sgattaiolare tra le varie stradine e come prevedere gli spostamenti altrui perché già dal secondo livello le guardie aumentano e un minimo di strategia diventa fondamentale.
Del resto, non è che siccome avete il teletrasporto potete fare quello che volete tanto alla brutta uso quello: eh no belli miei, avete a disposizione 2000 punti energia per ogni livello e ciascuno spostamento ve ne costerà 500, quindi la parola d’ordine è: “lesinare”.
Ora, il consiglio tecnico che vi do è quello di utilizzare un pad che abbia una croce direzionale non efficace e precisa, ma deppiù!, perché stiamo parlando di un gioco Arcade uscito nel 1980 quindi il personaggio non intuirà che voi volete girare a sinistra, dovete fare un movimento netto, preciso e profondo affinché Lupin giri i tacchi nella direzione che volete voi. Ma del resto che ve lo dico affà, se state seguendo un blog di retrogaming è più che probabile che certe cose le conosciate già a menadito, per cui tirate fuori il vostro joypad migliore e giocate (personalmente comunque ho risolto usando la tastiera, qui lo dico e qui lo nego).
Quindi cari miei il gameplay è questo: semplice, livelli tutti uguali con la sola variante dell’aumento di nemici e via che si va.

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Lupin Lupin, incorreggibile Lupin Lupin!

GRAFICA & SONORO

Stiamo parlando di un gioco del 1980 prodotto da quel colosso che era la Taito e la grafica denuncia entrambe queste caratteristiche: pochi colori ultra netti e pochi pixel creano un ambiente quadrato e iconico del mondo retro. Voglio dire, la Taito è quella di Space Invaders e l’alieno di SI c’è persino nella lista emoticon di WhatsApp: capiamo quindi di che tipo di impatto sull’immaginario collettivo stiamo parlando!
Chiaramente non è una grafica bella, ma è tipica ed è ottimale per entrare in quel genere di mood.
Il sonoro, che varia da versione a versione fino al “non pervenuto” della mia (MAME) è altrettanto semplice: nessuna soundtrack di accompagnamento, solo qualche rumorino qua e là per indicare le azioni del personaggio.

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Proprio lui, pucciosissimo

LONGEVITÁ

Questo è forse il vero tasto dolente della faccenda, nel senso che non so effettivamente quanto Lupin III possa tenervi attaccati allo schermo, soprattutto visto che non ci sono grosse differenze tra un livello e l’altro. Sì, la difficoltà aumenta, ma bene o male dovete fare sempre la stessa cosa per tutto il tempo e alla lunga fare “ruba i sacchi, raccogli i sacchi” potrebbe risultare vagamente… soporifero. Oppure snervante, a seconda di quanto vi urtino i giochi di strategia e precisione.
La vera salvezza, la nuova carica di vita, la trovate in quell’amico nerd quanto voi con cui giocare partite in double player.

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Secondo me potresti chiedere a lui

REPERIBILITÁ/COME CACCHIO CI GIOCO

Eh, io vi avevo avvertiti che questa era una chicchina, e come tutte le chicchine ci vuole un po’ di tempo (e danaro) per trovarle, soprattutto se pensate che stiamo parlando di un titolo uscito praticamente solo in Giappone su arcade e MAME. Sappiamo però che il retrogamer ha l’animo del collezionista e un po’ gli piace far rosicare i suoi simili, per cui non escluderei che qualcuno si metta alla ricerca del cartuccione o direttamente del cabinato a tema. Se invece non vi interessa bullarvi con gli amici… niente, fate come se non avessi detto niente.

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Lo so che lo vuoi

CONCLUDENDO

Come avrete intuito dalla recensione Lupin III non è il gioco più memorabile della storia però oh, Wikipedia lo cita tra i titoli rilevanti della Taito e soprattutto è forse il primo videogioco tratto\ispirato ad un manga.
Per cui io una partitina me la farei, tanto per dimostrare a tutti che sono un gamer serio che si informa anche sui giochi di cui sull’Internet si parla poco.
In cambio di queste informazioni vi chiedo solo di pubblicizzare I Bit-Elloni come il miglior blog di retrogaming sulla piazza!

CURIOSITÁ

  • Pare che in alcune versioni ci sia un glitch per cui quando Lupin si scontra con Zenigata i pixel vengono trascinati nella zona e non perdete la vita.
  • C’è un gameplay sul tubo (e qui non è che pare, l’ho proprio visto) in cui un tizio finisce il gioco ma sembra che per lui il miracoloso glitch valga con tutti i personaggi. Non fate come lui. Winners don’t use drugs and don’t cheat.
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La prima regola del giocatore straight edge

CITAZIONE

“Rubare ai ricchi per dare ai poveri”

wira


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