Aka: No Man’s Sky può solo puppare la fava. (di Starfox Mulder)

Immaginatevi nei primi anni 90, tutti presi dalle ultime stagioni di Star Trek: The Next Generation, a sognarvi esploratori dello spazio, tra nane bianche, giganti gassosi e lune ricche di minerali e specie aliene. Sarebbe o no una figata esplorarne a più non posso? Torniamo ad oggi, un epoca in cui la gente ha memoria breve ed ecco che si fa prendere da un hype sfrenato all’annuncio che uno studio indipendente dei giorni nostri sta per realizzare un progetto di open-universe in cui craftare (neologismi del c***o) ed esplorare a più non posso. Sorvolando sulle delusioni e la gente che chiede rimborsi dopo decine di ore di gioco, l’originalità è fumo negli occhi, dal momento che prima c’era Star Control 2 in cui potevi fare le stesse cose ma meglio. Sigla!
Dopo l’ultimo Star Trek questa è di diritto la nuova sigla dei viaggi spaziali!
TRAMA
Siete appena tornati da una missione lunga e dettagliata che troverete ben descritta nel MANUALE DI GIOCO ma su cui non ho nessuna voglia di dilungarmi. Quel che invece vi racconterò è la storia di questo capitolo. Sì perchè una volta tornati dal loro viaggio quinquennale, i nostri eroi dell’astronave Clarissa (la mia l’ho chiamata così) si ritroveranno la Terra conquistata dall’impero Ur-Quam. Uhm, brutta sorpresa, che fare? Per fortuna poco lontano dal nostro unico satellite troveremo una stazione spaziale rifornita di tutto il necessario per le nostre esigenze di equipaggio e carburante ma che al momento versa in pessime condizioni e dovremo aiutare recuperando alcuni materiali radiattivi dai pianeti vicini….chessò: Mercurio.

Riportati i materiali eccoci a prendere dimestichezza con la situazione. I malvagi mostrazzi non solo hanno conquistato il sistema solare, ma fanno un po’ il bello ed il cattivo anche in tutti i sistemi della via lattea. Va da se che di razze girate di balle ce ne sono ma tutti sono lì a dirsi quanto è difficile cambiare il governo, che tanto alla fine se vai a votare non cambia mai nulla, che ci vorrebbe il reddito di cittadinanza eccetera eccetera. Siccome per fortuna siamo in un videogioco e non nella vita reale, l’unica cosa semplice da fare per il nostro alter ego è farsi portavoce della rivolta e scendere in campo al fine di unire tutti i dissidenti verso un nuovo domani. Formare un alleanza ed attaccare i malvagi Padroni.
GAMEPLAY
Come tutti i bei giochi di una volta anche qui il pezzo forte è il gameplay ma stavolta siamo molto sfaccettati, poiché di cose da fare ce ne sono tante e tutte diverse. All’interno della nostra missione per reclutare razze aliene da alleare alla nostra ci servirà carburante (che consumeremo anche troppo spesso), un buon equipaggio (che spesso morirà ed andrà sostituito) e tutta una serie di upgrade acquistabili presso la base sita nei pressi della terra ma dai grandi potenziali espansionistici, soprattutto dopo aver conosciuto nuove razze e nuove tecnologie. Tutte queste cose costano soldi ed ecco che saremo costretti a fare la cosa più fica dell’interno gioco: esplorare!

Esplorare è facile ed impareremo subito a farlo. Si viaggia (all’inizio manualmente, più avanti con l’iperspazio) verso un pianeta o un satellite, lo si analizza prima di scendere per capire che risorse presenta e quanto sarà per noi pericoloso scenderci sopra (più è caldo più è pericoloso di solito) poi si fa la nostra discesa e lo si esplora con un mezzo apposito contenente 12 membri del nostro equipaggio. Ogni volta che verremo colpiti da un alieno, da un esplosione vulcanica o da un’altra calamita naturale, alcuni nostri uomini moriranno e ci toccherà sostituirli più avanti. Se tutti e 12 dovessero venir uccisi perderemo il mezzo ed altresì se tutti i membri della nostra nave base dovessero morire il gioco avrà fine. Raccolto il materiale lo si riporta sulla nave e lo si stipa negli appositi scomparti, che prima o poi si riempiranno e ci vedranno costretti a tornare alla base per vendere tutto. Attenzione però perchè durante i nostri viaggi potremo essere intercettati da navi ostili con cui sarà inutile tentare un dialogo: ci vogliono morti. A sto punto scatta la fase battaglia che ve la raccomando.

All’inizio sarà un dramma, sia perché si tratta oggettivamente della parte meno riuscita del gioco che per tanto richiederà un po’ di allenamento per essere compresa, sia perché saremo delle discrete pippe in quanto ad armamentario. Tranquilli: più avanti ci pomperemo che manco Swartzy in commando.
Come che sia, la fase di combattimento ci vedrà a controllare la nostra nave base o uno dei caccia ad essa agganciati, riprendendo in tutto il primo Star Control che qui potremo giocare nella sua versione Super Melee selezionabile sin dai titoli.

C’è poco da dire su questa parte piuttosto arcade. Se verremo colpiti perderemo uomini di equipaggio, in un tripudio di sensi di colpa nostri e dramma palpabile a livello di evolversi della trama. Se vinceremo potremo avanzare leccandoci le ferite ed acquistando cash dalla razzia della nave avversaria. Ecco, a proposito, come evolve la trama? Piuttosto bene ma anche in modo parecchio variabile, a seconda delle scelte che faremo. Se da un lato ci vengono date delle spintarelle per prendere una determinata direzione, dall’altro la nostra libertà di azione sarà parecchio ampia. Ecco quindi che se vi metterete a cercare delle guide online non ne troverete due uguali dato che Steve77 avrà cominciato proponendo la sua alleanza ai Mycon mentre Geppi81 l’avrà data ai Vux (ammicco ammicco). Le parti dialogate sono un vero e proprio r.p.g. e starà al nostro talento diplomatico scegliere le parole giuste, anche in base alla razza che avremo davanti ed alle sue attitudini. Salvate spesso.

GRAFICA E SONORO
Sul fronte grafico si è chiaramente visto di molto meglio quindi non me la sento di tesserne le lodi, però teniamo conto che su quel CD ci sta un intero universo, da qualche parte toccava togliere memoria. Sempre pulita, sempre perfetta, che sia chiaro, solo mai splendente o capace di far cadere la mascella. La parte in cui invece spicca sta nella caratterizzazione dei vari mondi, delle tante razze aliene ed anche nelle navi spaziali con tutte le loro armi più disparate. Uno spettacolo di colori che rimandano di peso alla fantascienza dei primi decenni del 900. Flash Gordon avanti tutta.

Il sonoro invece fa il suo ottimo lavoro, sia per l’ottima qualità CD con cui ascolteremo le tante canzoncine differenti in base al sistema stellare esplorato sia per i tanti effetti sonori differenti.

LONGEVITÀ
Come vi sarete già immaginati, questo è l’asso di briscola di Star Control 2. La trama principale richiede più di una ventina d’ore per essere terminata ma facendo tutto con una discreta fretta…ed il gioco non vuole questo. Vi vuole anzi tranquilli con la vostra tazza di te, i biscotti e giù ad esplorare le fredde desolazioni di strani e nuovi mondi mentre sicuri al calduccio vi godete le peripezie del vostro equipaggio. Quanto può durare prima che ve ne stancherete? Mesi? Anni? C’è gente che ci continua a giocare dal 93….così, per dire.

Reperibilità/Come cacchio ci gioco?
Prezzi molto altalenanti e dipendenti dalle condizioni della copia venduta. Alcune versioni pc superano i 50€ a causa della presenza della mappa originale ancora integra o di vecchie pubblicità e blablabla NON CI INTERESSA.
La buona notizia di oggi è che non solo potrete giocarci gratis ma sarà perfettamente legale. Qualche anno fa infatti due eroi del retrogaming che rispondono al nome di Fred Ford e Paul Reiche III si sono imbarcati nell’impresa di arruolare un po’ di appassionati e riprogrammare tutto il gioco in una versione opensource che avrebbero poi messo liberamente scaricabile in rete. Ci fu un richiamo alle armi massiccio tanti erano gli appassionati che volevano in qualche modo contribuire e dopo un paio d’anni di sviluppo nacque THE UR-QUAM MASTERS, la versione opensource di Star Control 2 che conteneva tutto (ma proprio tutto) il gioco originale, solo con un nome diverso sulla confezione. Come ci giocate quindi? Scaricandolo da qui a seconda se possediate Windows, Mac, Ubuntu, Debian, Gentoo o Fedora, !
Dite grazie ai ragazzi, sono dei miti veri!

CONCLUDENDO
Il sito IGN, uno dei più celebri a livello mondiale in ambito di videogames, lo ha piazzato al 17esimo posto nella lista dei giochi migliori di sempre. Il sito Retro-Sanctuary lo mette al primo posto tra i giochi del 3DO. Gamespot lo definisce uno dei più grandi giochi di sempre. Le recensioni dell’epoca gli davano una media di 5 su 5. Vi pare poco? Vi pare che non basti come motivazione per giocarlo? Allora aggiungiamoci che è gratis, è un esperienza unica e che se saprete concedergli il giusto tempo vi saprà rapire per mesi se non anni. Ok ok, un problema ce l’ha, soprattutto per chi non mastica bene l’inglese: è tosto! Il mio consiglio quindi è semplicemente quello di dotarvi di una guida e seguirla passo passo finché non inizierete a sentirvi abbastanza sicuri di voi stessi da cestinarla ed iniziare davvero ad esplorare a ruota libera. Per motivi a me ignoti comunque un titolo di siffatta qualità non lo conosceva quasi nessuno (me compreso fino ad un anno fa) ed ecco che di diritto entra in questa mensilità dedicata da noi Bitelloni ai titoli che “belli belli ma chi se li incula”.

Citazione
Per giungere l’ha dove nessuno è mai giunto prima…soprattutto con un 3DO!
(Captain James Maria Viendalmare)