The Retro Files #9 -ALBATROSS

Qual è il miglior joystick dell’era 8 bit? Siccome va di moda farlo, noi lo abbiamo chiesto alla rete e la rete ci ha detto di andare a Bologna! (di Starfox Mulder)

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Il primo modello non si scorda mai!

Sovente mi sono trovato a chiedermi quale fosse il miglior supporto con uscita a 9 pin dell’epoca in cui ho avuto i natali (the fabolous 80’s).

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Per capirsi: lei!

Era un formato diffusissimo e veniva sfruttato da Pc, Amiga, MSX, Commodore e persino da tante console come l’Atari, il Master System o il Megadrive. Universale no, non si poteva dire, però era pur vero che investendo in un buon controller dotato di questo genere di uscita lo si poteva poi riciclare per tanti home computer o console. E’ anche vero che la differenza Controller VS Joystick si è sempre fatta sentire, non a caso in tanti preferiscono oggi rigiocare ai classici per Atari VCS sfruttando il controller del Megadrive, molto performante e preciso nei comandi. Ma quindi i joystick erano tutti scarsi? No di sicuro, ce ne erano di mille tipi e mille qualità differenti, eppure in rete pare che quando si chiede del migliore venga sempre fuori un nome che mette d’accordo tutti: l’ALBATROS.

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Seconda versione, più fallica!

Com’è fatto?

Prodotto dalla Alberici S.P.A. (Castel San Pietro, Bologna) il joystick si presentò sin dalla sua prima versione come un prodotto robustissimo ed estremamente preciso nel rilevare i comandi del giocatore.

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6 microswitch per me posson bastare.

Come da foto, eccovi i 6 microswitch utili alla periferica per inviare i comandi direttamente alla scheda madre della nostra console (o home computer che fosse). Quattro di essi sono riservati alle rispettive direzioni standard Sù, Giù,Destra,Sinistra mentre gli ultimi due svolgono la medesima funzione di tasto Fire, da alternarsi se si è mancini o destrorsi. Come può notare anche chi non ne sa nulla di elettronica: il tutto è davvero minimale e semplice. Ora potrei addentrarmi nella descrizione di come questi microswitch mandano il segnale al rispettivo cavo elettrico che attraverso l’uscita….blablabla non c’è niente di nuovo o interessante in questa parte, quel che veramente vorrete sentir ribadito, caso mai vi decideste ad avvicinarvi all’acquisto di un Albatros, riguarda la sua robustezza. Nonostante siano prodotti con oltre 30 anni sul groppone stanno reggendo benissimo lo scorrere del tempo e questo può essere imputato principalmente a due fattori:

1- Robustezza della componentistica;

2- Facilità di riparazione.

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Per Robert Landolt c’è un solo Joystick che conti davvero.

Ok, se lo mettete sotto una pressa potete dire addio al tutto, ma in caso lo si utilizzi idoneamente tenete conto che la sostituzione degli switch è a prova di tecnoleso e se hanno retto a ragazzini degli anni 80 abituati a sfasciare un Quickshot a settimana penso che potranno competere coi diamanti (ed i Nokia 3310) per quanto riguarda il coefficiente di durezza.

E insomma Starfox, te lo sei comprato?

Sì, grazie alla proverbiale botta di culo del lotto in cui il proprietario non sapeva bene cosa stesse vendendo (basti dire che comprendeva un Atari VCS spacciato per Master System) son riuscito a portarmelo a casa ad una cifra ottima che non rivelerò per evitare bile ai rosiconi, però sappiate che il prezzo standard sulla rete gravita dalle 50€ in su.

Cifre folli? Sni, perchè se è vero che spendere tanto per una periferica con più di 30 anni sul groppone pare una cosa da nababbi, è altresì vero che una volta acquistata vi tornerà l’amore per i (sempre troppo snobbati) joystick.

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If you try black you never come back (terzo modello)

Vabbè gente ma “il migliore” sono parole grosse.

Sì lo sono, anche perchè esiste una valenza inevitabilmente soggettiva in esternazioni di questo genere. Negli 80’s di Joystick se ne videro di ogni sorta, dal tutto sommato economico Quickshot al ben più oneroso TAC-2, dal blasonato Wiko al diffuso Competition Pro e potrei continuare a lungo. Ognuno difenderà campanilisticamente la sua bandiera dicendo che “quello che avevo io da piccolo era i migliore” ma poi si può passare alle prove concrete e certi miti cadono. Da esperienza personale posso dire di aver provato tutte le marche sopra citate (tranne il TAC-2) e di averli trovati decisamente inferiori al prodotto della Alberici, ma il resto delle opinioni sono veramente prese dalla rete quindi c’è poco da attaccarsi a considerazioni personali. Vi trovate meglio con altri joystick? Perfetto, buon per voi, ma la qualità Alberici non si discute ne ieri ne oggi.

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Qualità.

CONCLUDENDO

Battete i mercatini, tenete sotto controllo la baya e scrutate il Subito vicino a casa: un folle inconsapevole di cosa stia vendendo potrebbe avere un Albatros per voi. Pagatelo meno di quanto detto sopra e sarete dei bambini felici. Di quella felicità mi spetta il 10% quindi rendetemi merito e siamo pari. Vi lascio con la poesia di un amico, alla prossima Retrogamers!

Poesia:

Spesso, per divertirsi, i bimbiminkia della next gen
catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
indolenti compagni di viaggio delle navi
in lieve corsa sugli abissi amari….

 

…Il Retrogamer è come lui, principe delle nubi
che sta con l’uragano e ride degli arcieri;
esule in terra fra gli scherni, impediscono
che cammini le sue ali di gigante.

(estrapolato della poesia “L’albatros ad Bulogna” di Charles Baudelaire )

starfox


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