Ovvero: “Minchiazzio ti facciamo il giocone con la grafica tipo film e te ti bagni le mutande, cazzo facciamo il botto, poi… no niente… scherzavo. Anzi scusate. No davvero. Non lo facciamo più.”

Niente, praticamente questo fu uno dei pochi (ringraziando Odino) esperimenti di film interattivi.
Uscito su SEGA MegaCD, si pensavano forse di rivoluzionare l’industria dei videogiochi, poi hanno capito subito che se uno si voleva vedere delle sgallettate alle prese coi mostri, era meglio se si guardavano un film della Troma (link per i profani, cliccate stronzi).
Grazie ai suo contenuti poco adatti ad un pubblico troppo giovane, Night Trap fu uno dei motivi per cui il governo degli Stati Uniti decise di creare l’Enternainment Software Rating Board. Basilarmente una tabella che aveva il compito di catalogare videogiochi a seconda del loro contenuto. Night Trap fu classificato non adatto ai minori di 15 anni. Si vedeva un po’ di ciccia ma niente di scandaloso.

TRAMA
Un gruppo di ragazze, decide di organizzare un pigiama party a casa dei signori Martin. La casa sembra innocua, ma si narra che strane cose siano accadute li dentro, infatti, un precedente gruppo di ragazze che decise di passarci la notte, è scomparso senza lasciare tracce.
Per vigilare sulle ragazze… e cercare di capire cosa caspio sia accaduto, viene assoldato lo SCAT (se avete un attimo, cercate “SCAT” su urbandictionary.com. Just sayin’).
Il Sega Control Attack Team. In seguito, si scoprirà che una delle ragazze è un’agente in incognito della SCAT, ed è impersonata dalla sorella di Arnold e Willis (che poverina ce l’ha portata via prematuramente la droga).
GAMEPLAY
Il giocatore, nei panni dei regaz della SCAT, controlla diverse telecamere poste in vari angoli della casa. In base ad un indicatore visualizzato a schermo, sarà possibile attivare alcune trappole per catturare i mostroni di turno. Delle sottospecie di vampiri… mah.
A schermo verrà anche visualizzato un colore, che corrisponde al “codice di sicurezza” per poter accedere alle trappole e farle funzionare. L’unico modo per rimanere sempre aggiornati, ed avere il colore/codice necessario, sarà quello di ascoltare le conversazioni delle ospiti della casa.
Il gioco richiede un numero minimo di catture. Se non si catturano abbastanza mostri, il gioco finisce.
Stessa cosa se una delle ospiti, viene catturata o se i padroni di casa disconnettono il giocatore, rendendo impossibile la connessione alle trappole.
Na merda dite?
Eh.
GRAFICA E SONORO
Sono quei giochi che visti all’uscita avrebbero potuto farti gridare al miracolo. Ma poi ti rendevi conto che alla fine, erano solo filmati (dove riuscivi a contare i pixel sulle dita delle mani… ok dai, forse anche dei piedi).
L’aggiunta della povera interfaccia grafica che sta attorno alla schermata di gioco principale, poco aggiunge al tutto. Un film semi-interattivo diciamo, dove la grafica non è il punto di forza, come non lo dovrebbe essere per nessun gioco… razza di segaoli feticisti dei 60FPS, dovete andare a cagare voi e chi vi ha generati. Scusate la digressione.
Il sonoro… beh, il sonoro… oh giudicate voi che io non ce la faccio, davvero.
LONGEVITÀ
Dipende molto da voi cari bit-ellini. Quante volte vi guardereste un film di merda?
Io per dire, ogni tanto mentre faccio cose in casa butto su Vacanze di Natale ’95 (quello ad Aspen con Luke Perry).
Potrebbe essere il vostro “guilty pleasure”, potreste amarlo alla follia, potreste innamorarvi delle protagoniste… affezionarvici. Potreste aver voglia di giocarlo e rigiocarlo solo per il gusto di portarle in salvo ed essere così il loro “eroe mascherato”. Senza un volto, senza pretendere di essere ringraziato… e ovviamente senza neanche toccare una tetta.
Oppure, potreste essere delle persone sane di mente.

REPERIBILITÀ/COME CACCHIO CI GIOCO?
Il capolavoro in questione, è uscito su diverse piattaforme, ed è abbastanza reperibile.
Tenendo conto della sua incarnazione originale, ossia su Sega CD, possiamo dire che sul fidato ebay, se ne trovano copie che si aggirano mediamente attorno ai 40 euro.
Solito discorso: per spendere 40 euro per un gioco del genere, dovete pendere dalla parte dello squilibrio mentale di cui sopra.
CONCLUDENDO
Come già detto, Night Trap è uno di quei media che rimangono nella storia. Non tanto per il valore intrinseco o per la qualità dello stesso. Rimangono impressi nella memoria della gente in quanto icone trash. Un po’ come il film Troll 2, diretto dal nostrano Claudio Fragasso. La gente ha iniziato ad amarlo perché “fa così schifo che è un capolavoro”.
Detto questo, io vi consiglio di provarlo. Starà a voi, decidere da che parte pendere. Quella dello squilibrio mentale o quella della “normalità”… che se vogliamo, alla fine, è anche un po’ noiosa.
Sempre vostro (nei limiti del tempo libero che è sempre meno…)
Mystical Tango