Retrolampi #3

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Miei cari Bitellini, benvenuti al nuovo appuntamento con Retrolampi!
Questa volta parleremo di musica, un’altra delle mie grandi passioni di cui forse non tutti sono a conoscenza. Talmente grande che nel 1998 ho partecipato al video musicale di “Talk About The Blues” dei John Spencer Blues Explosion interpretando proprio il cantante! Andatevelo a vedere…
Ora potrei scrivere pagine e pagine sulla mia bellezza poliedrica che passa facilmente dalla principessina bionda di Edward Mani Di Forbice a figure androgine come in Ragazze Interrotte, senza dimenticare i look dark che sono il mio vero marchio di fabbrica!

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Purtroppo non parleremo di questo

Dicevo, potrei scrivere pagine e pagine su questo argomento ma stavolta il topic è un altro, non necessariamente più nobile ma altrettanto interessante: vi narrerò di come la musica si fonde col retrogaming! Anzi, pure meglio: vi narrerò di come la musica può essere ispirata dal retrogaming, portando alla vostra attenzione alcuni pezzi che hanno trovato la propria musa nei videogiochi che tanto amiamo!
Non sarà un articolo di proporzioni e taglio enciclopedici un po’ perché diventerebbe noioso e un po’ perché i brani, per essere presi in esame qui, devono avere l’inderogabile caratteristica di piacere a me, altrimenti mi sarebbe bastato buttarvi lì una Lana Del Rey e un J-Ax e festa finita.
Prendetelo quindi come un “consigli per l’ascolto” e un’occasione per andare a scavare nei meandri della musica contemporanea!

Cominciamo subito con qualcosa di suo malgrado commerciale che mi aiuterà a far salire l’indicizzazione di questo articolo:

CAPAREZZA “Abiura Di Me”

La cosa più divertente che posso dirvi al riguardo è che se la cercate su Google il primo risultato ve la classifica come “heavy metal”.

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Non sto scherzando

Ad ogni modo, questo singolo, estratto dall’album “Le Dimensioni Del Mio Caos”, vorrebbe polemizzare sulla categoria di videogiocatori nullafacenti che non si rendono bene conto del mondo in cui vivono e sono restii a prendersi qualunque tipo di responsabilità. Dico “vorrebbe” perché in realtà le numerose citazioni, da Ghosts’n’Goblins a Silent Hill, da Sonic a Metal Gear Solid ci fanno capire che il buon Capa ha una cultura retroludica non indifferente e forse non schifa poi tanto questo genere di divertimento! Chiaramente la canzone è dotata anche di un motivetto in stile 8bit e pure il video è piuttosto divertente e merita una visione!

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EISENFUNK “Pong”

Cambiamo genere e spostiamoci in Germania: nel 2010 il gruppo EBM (electronic body music) Eisenfunk dà alle stampe un album intitolato “8 Bit”, praticamente una dichiarazione d’intenti!
Per il brano “Pong”, palesemente ispirato ad uno dei primissimi videogiochi della storia, viene realizzato un video a metà tra il divertente e il trash: una coppia di cybergoth si scatena sui beat ballando e palleggiandosi il quadratino del gioco.

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I cybergoth sono questa gente qua

Grazie anche a questo, “Pong” diventa un brano piuttosto conosciuto nel suo ambiente ma non è l’unica citazione importante contenuta nell’album: infatti “Korobeinki” rielabora il celeberrimo tema dell’altrettanto celeberrimo Tetris mentre “Super Space Invaders” beh… non ha bisogno di presentazioni! Anche il video di quest’ultima canzone merita un’occhiata, e vede protagonisti i piccoli alieni del gioco.

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MASTER BOOT RECORD

Questo è probabilmente il progetto più retro di questo articolo, perché di retro c’è soprattutto l’attitudine: infatti, oltre a commercializzare i brani in formato digitale (perché alle spalle abbiamo un vero appassionato di informatica, sempre al passo coi tempi) Master Boot Record li ha resi disponibili in edizione limitata in formato audiocassetta!
“Che figata!”, direte voi e sono d’accordo. Ancora più figo se pensate che tutto questo nasce in Italia: il mastermind del progetto è Victor Love, già mente dei Dope Stars Inc, band industrial EBM ampiamente influenzata da tematiche cyberpunk e fantascientifiche.
Ora, con MBR, Victor ha coverizzato parecchie colonne sonore di videogames, come Alone In The Dark, HeroQuest, Another World. Sappiate solo che la sua versione di DOOM ha ricevuto un apprezzamento pubblico niente meno che da John Romero!

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SYSTEM OF A DOWN THE RABBIT JOINT “Zelda”

Ora coglierò l’occasione per sfatare un paio di falsi di miti: se eravate tra quelli che si esaltavano ascoltando i SOAD intonare una canzone dedicata alla mitica Zelda, sappiate che il vostro eroe è un altro uomo.
Già, perché questo brano in realtà appartiene ai The Rabbit Joint, che lo pubblicarono sull’omonimo album. Fatto sta che la canzone venne poi caricata su Napster da qualcuno (stiamo parlando del 1998) e, vista la grande somiglianza vocale tra il cantante e il ben più famoso Serj Tankian, si diffuse la convinzione che il brano fosse stato realizzato dalla band armenoamericana.
Attualmente diverse persone sostengono che le voci in realtà non siano così simili, ma è troppo facile dirlo adesso che l’equivoco è ormai chiarito! Ascoltate voi stessi…

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CRADLE OF FILTH “Castelvania Symphony Of The Night”

Se i Cradle Of Filth, band inglese di ispirazione pesantemente vampirica, dovessero mai comporre una canzone per un videogioco, o ispirata a un videogioco, sarebbe senz’altro Castelvania.
Qualcuno ne è talmente convinto che ha creduto e proclamato in lungo e in largo che la colonna sonora di Symphony Of The Night fosse opera loro. E invece no, non è così.

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Per concludere questo elenco, ecco un paio di pezzi che non rientrano del tutto nel topic, ma siccome qui facciamo un po’ come c***o ci pare, li metto lo stesso!

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MAX NORMAL “Space Invaders”

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Non poi tanto normal

Prima dei Die Antwoord c’erano i Max Normal, che facevano trip hop e hip hop e hanno preso il nome da un personaggio del fumetto Judge Dredd (e questo ci piace).
In realtà i Max Normal non si sono votati particolarmente alla causa nerd, ma nell’album “Songs From The Mall” è contenuto un brano intitolato “Space Invaders”. Il testo parla di tutt’altro ma il riferimento è chiaro!

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DIE ANTWOORD “I Fink You Freeky”

Dopo i Max Normal ci sono i Die Antwoord, formazione con la quale il magico duo Ninja – YoLandi ha trovato fama e successo. In particolare con il brano “I Fink You Freeky”, che secondo Bionic Cummenda assomiglia tantissimo alla sigla del film di Mortal Kombat. Io non ci credo tantissimo, ma se lo dice lui…

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Bene, penso di avervi dato diversi spunti interessanti per (ri)scoprire alcuni artisti: come diceva sempre il buon Enrico Papi “STUDIATE!” e, se la materia vi appassiona, passate a trovare i nostri amici di Heavy Metal Webzine!

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2 risposte a "Retrolampi #3"

  1. La cultura ormai sta di casa dai Bit-elloni. Questo è proprio il tipo di articolo che piace a me ( e che quindi il 90% della gente normale schifa). Ho apprezzato molto la citazione di Victor Love e del suo progetto. Volevo vedere se eri preparata su quella cosa di Romero e puntualmente non hai deluso. Sai che, grande assente nel tuo articolo è il gruppo partenopeo de GLI ATARI. Nel 2008 se ne uscirono con un album elettropop/indie/vattelappesca che li portò pure ad essere programmati su MTV ( la cosa forse non è un vanto). Adesso credo che siano morti. https://youtu.be/s-Nu8h5ovg0

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