Oltre alle gambe c’è di più (di Bionic Cummenda)
Cantava così un grande successo di quel Sanremo ’91, che è doveroso riascoltare dopo le stecche e le scimmie del festival appena passato e consegnato ormai al panta rei. Il nostro applausometro ha sommerso le prestazioni dei BIG sotto una standing ovation di sangue infetto e bestemmie nella rubrica dedicata al dopofestival, dove abbiamo avuto l’onore di assistere all’esibizione del superospite Grezzo2. Ma se quest’anno dobbiamo accontentarci della vittoria del figlio illegittimo di Marco Columbro e Lorella Cuccarini, concepito dopo un poker FFMM con il Gabibbo e una bottiglia di Borghetti, è solo perché abbiamo accumulato un incolmabile debito pubblico di karma occidentalis che faremmo fatica a saldare anche dopo una 24 ore di Le Mans su Carmageddon. Questo perché ce la siamo goduta negli anni da disco d’oro della musica italiana dove si riempivano le discoteche, i giradischi e le tasche dei disc jockey. Torniamo dunque al Sanremo ’91 vinto dal parruccone glam di Cocciante. Masini non cantava le sue ansie ma chiedeva una dose chiedendosi “perché lo fai?”, Albano non era ancora dipendente dal Saratoga e si beava di aver sposato il conto in banca di Romina Power in “Oggi sposi”, Raf faceva outing dichiarando la sua attrazione sessuale per le bestemmie in “Oggi un Dio non ho” e infine lei, la più esosa delle soubrette, l’elasticatissima Edwige in opposizione all’odierno machismo di Maria in Costanzo. Anni prosperosi, come le forme del duo che fece salire l’audience ormonale di tutto il Teatro Ariston, permeando l’atmosfera di libidine manco fosse il cinema Modernissimo di San Giovanni in Marignano allo spettacolo delle 23. Tacchi fucsia e Calzedonia, gonna corta da marciapiede, giacca da mistress in carriera sopra il bikini argentato: la peripatetica Jo Squillo cantava in tag team con la sua carrozzatissima collega dalle zinne targate Salerno “Siamo donne, oltre alle gambe c’è di più”. Claro che c’è di più! C’è un retrogioco marchiato ZX Spectrum dedicato tutto alla traboccante quinta misura della nostra Diva: Sabrina!
Sigla!
Trama

E’ il 1988 e sulle reti Fininvest va in onda Odiens, un programma di Antonio Ricci che fa da sequel alla libidine mordi e fuggi di Drive In. Per sostituire le Monelle fast food nei cuori e nelle mutande dei telespettatori servivano due sex symbols in grado di far dimenticare le gettonatissime cassiere Carmen Russo e Lory del Santo. Il Cavaliere come sempre non badò a spese e, dopo aver morso la nostra fantasia con i voli di mano della Cuccarini, concluse la campagna acquisti portando nella squadra di Odiens la fuori-classe e fuori-taglia della hit parade del supersesso: Sabrina Salerno! Nella stessa stagione ’87-’88 il Cavaliere si comprò anche la trinità Gullit-Rijkaard-Van Basten, ma dopo aver visto i due palloni Super Tele della Sabrina al Tris di Tulipani non ci abbiamo fatto neanche caso.

I Paesi Bassi sono noti per i loro prodotti d’esportazione come i tulipani, i mulini a vento e gli zoccoli. Sui primi due gli concediamo tranquillamente il primato, ma per quanto riguarda il settore della zoccolaggine l’export italiano rimane imbattibile. Così, dopo aver fatto impennare tutti gli ombrelloni delle riviere italiane, la nostra bagnatissima Sabrina e i suoi due inaffondabili galleggianti conquistano le coste dell’Europa attirando l’attenzione dei baywatch e seducendoli con il ritornello Boys, Boys, Boys. Sabrina canta in inglese come ci si aspetta da una star internazionale, ma gli inglesi non apprezzano e censurano il suo video dove combatte continuamente con il reggiseno inzuppato d’acqua che lascia intravedere ben più del consentito dal fornicating under the consent of King. Gli spagnoli invece si esaltano, tenendo fede alla loro fama di grandi amanti de la teta y la luna e di esperti in pratiche erotiche che portano con fierezza il nome del suolo natio, vigoroso e stretto tra le generose forme della libidine. Un vero toreador sa sempre come infilzare la sua vacca e gli iberici scelgono di sedurre definitivamente Sabrina con il gesto più romantico e passionale che si possa concedere ad una donna: dedicandole un videogioco, che valuteremo assegnando voti associati alle misure del reggiseno.

Gameplay D

Il titolo si presenta come una sorta di picchiaduro stile Double Dragon che non teme cali di prestazione, costantemente ispirato dalla scollatura traboccante della Sexy Girl. Azione a scorrimento orizzontale e, come nella posizione del Cucchiaio, muoviamo il corpo di Sabrina con le mani che tastano avidamente sulla fetish-tastiera in latex dello ZX. Nel percorso che va dall’aeropuerto agli studi di Telecinco la nostra popputa pop star affronterà lo sdegno e il moralismo del pueblo, che cercherà di ostacolare la sua passerella sul marciapiede con un Esercito della Salvezza composto da vecchie casalinghe trombone, zitellone col naso da befana, nani col coltello, esorcisti della Sacra Scuola di Don Hokuto Zauker e le due sciattone punk di Final Fight Roxy e Poison, schiave del silicone e di Casablanca che invidiano il fascino big natural di Sabrina.

Come una vera guerriera di strada Super Sabrina si oppone a questa ondata di perbenismo con le sue movenze sensuali: un ceffone sul nasone della bisbetica inacidita o un calcio sulle vene varicose della chiattona e sulle bombe dell’ETA. Si chiude il combattimento con la Fatality che tutti noi stavamo aspettando a mani aperte: una doppia scampanata di tette sui brufoli del borseggiatore e contro il crocifisso dell’esorciccio. Sabrina le esce e scatta subito il tit’em up.

Grafica C e Sonoro DDD

I genitali programmatori di Genesis non si limitano solo a edificare una città fatta di attività economiche rispettabilissime e moralmente discutibili come i sexy shop, le discoteche, la banca e il duomo. Ci regalano anche una schermata iniziale con Sabrina che riempie lo schermo con il suo giro seno della stessa circonferenza dell’equatore, dove sbucano le due turgidissime vette del K2 e dell’Everest facendo cadere il reggipetto come se fosse una slavina. Ma non è tutto: la libidine è doppia quando Sabrina ci parla con una voce che sembra quella di Stephen Hawking dicendo: “Ge-ne-sis pre-sen-ta: Sa-bri-na”. Per qualche millennial abituato a vedere quotidianamente il sex tape amatoriale della sua compagna di banco su youporn questa potrà anche sembrare una cosa da ridere, ma qui c’è gente che si è venduta la casa al mare componendo sul telefono SIP le tre cifre dell’amore pur di sentire la voce pre-registrata di Sabrina, quindi sciacquatevi le dita col Napisan prima di digitare ancora 144!

Ora raccogliamoci in adorazione con le mani giunte nelle mutande, questa è la versione di Boys, Boys, Boys che pompa forte sul buzzer dello Zx Spectrum. Da notare in basso a destra della schermata il dissing anti-Atari, un disprezzo che può concedersi solo il vero bomberone Spectrum che si è fatto una vacanza videoludica di Summertime Love con la Sabrinona.
Longevità A

Due soli stage con tanto di scontro tett-a-tett contro Jo Squillo davanti agli studi di Cologno Monzese. Sabrina sarà vostra per poco più di 5 minuti di gioco, ma diciamoci la verità: con l’ansia da prestazione che sale davanti a quello sguardo da panterona divoratrice di joystick sempre puntato su di voi durante tutta la partita, pensavate davvero di durare di più? Roba da game over in partenza anche per la cloche di Rocco Tano.

Reperibilità/Come cacchio ci gioco?!

Dobbiamo confessarvi che tra tutte le mandrille presenti sul palinsesto Sabrina è l’unica che ci spinge a folli gesti di gelosia. Per difendervi dalla nostra feroce vendetta non vi diremo dove trovare questa maggioratissima cassetta, ma sappiate che se mai riuscirete a mettere le vostre manacce luride sulle generose curve dove si intrecciano i nastri magnetici dei supporti ZX Spectrum, scoprirete anche una clamorosa bonus tape che contiene grandi successi come Boys, Hot girl, Get ready, Kiss, Kiss me, My Sharona e Lady Marmalade. Voulez–vous coucher avec Sabrina, ce soir?

Concludendo

C’è chi dice che l’amore oggi non ha più valore, perché solo ai soldi pensa e alla fine mangia in mensa. Anche se noi non mangiamo in mensa come voi animali proletari (ma ci facciamo lavare i piatti da Cracco e Bastianich), dobbiamo ammettere che Jo e Sabrina avevano ragione da vendere, e la ragione non è la sola cosa di loro che vorremmo comprare. Sabrina è come il retrogaming: più passa il tempo più la stagionatura fa crescere la libidine, trasformando le adolescenziali e giocose imboscate teen in navigate e seducenti passioni MILF. Concludiamo questo nostro tributo bit-ellonico a Sabrina con la sua hit più famosa e formosa, in ricordo di quella memorabile scappatella videoludica tutta Spagnola.
Citazione:
“Attento che cadi!” (Sabrina al vaso in procinto di essere defenestrato dalla zitellona.)
Mi avete aperto un mondo. Non sapevo che lo Spectrum avesse un titolo così libidinoso nella sua libreria. Questo non fa altro che aumentare il mio desiderio smodato di trovarne uno funzionante e cercare di trovare questa perla incredibile. Begli anni quelli della Sabrinona…tette atomiche e fancazzismo dilagante…
"Mi piace""Mi piace"
ZX Spectrum: un universo immenso e più!
"Mi piace"Piace a 1 persona