Il Tie-In tratto da un film senza cui Kevin Smith non sarebbe mai esistito. (di Starfox Mulder)
Marzo è il mese dei Tie-In, altrimenti detti “giochi tratti da film” o opere letterarie e blablabla. Chi l’ha deciso? Il Cummenda!

Ora, dovete sapere che a me trollare piace tantissimo, ed infatti ero lì lì pronto con la mia recensione di Indiana Jones and the fate of Atlantis spacciandolo come il vero seguito di The Last Crusade che gli Illuminati hanno fatto sparire per sostituirlo con un Teschio di Cristallo pronto a rompersi il giorno dopo la prima visione, ma sapete com’è il Cummenda quando si incazza….no, ok, non lo sapete, lo dimostra il fatto che non siete ancora stati deportati in un qualche paradiso fiscale per fargli da chauffeur, fatto sta che ho pensato di far meglio a starmene buono per ora e spararvi un’altra cartuccia del mio *Inty*.

Di che stiamo parlando? Ma chiaramente del gioco tratto dal miglior Star Wars di sempre. Sebbene…
GAMEPLAY
Cosa ne pensate del pad a telecomando dell’Intellivision? Siete di quelli che non capisco non capisco non capisco e allora ballo la disco, oppure tutto sommato ne avete sentito gli avveniristici e cyberpunk influssi? Poco ci importa stavolta, dato che con il “disco” direzionale ed il tasto Fire posto sui lati possiamo fare tutto. Tutto cosa? Svolazzare avanti ed indietro per le schermate a bordo del nostro Snowspeeder ed abbattere AT AT imperiali.

Immaginatevi a muovervi su un lunghissimo piano orizzontale che potrete liberamente percorrere avanti ed indietro. In fondo a destra c’è la base ribelle, e se uno dei camminatori, nel loro lento ma inesorabile incedere, dovesse raggiungerla, sarebbe Game Over immediato. In fondo a sinistra c’è invece un ipotetica astronave in grado di droppare nuovi camminatori ogni volta che gliene abbatteremo uno (chissà il bilancio?!) ed infine nel centro ci siamo noi, a bordo del nostro piccolo caccia biposto, motivatissimi ad abbattere ogni nemico. Niente arpione però, in questo gioco un semplice cannone laser che richiederà 30 colpi per abbattere uno quadrupode si rivelerà il nostro solo armamentario. Manco a dirvelo, il coso non se ne starà buono a farsi ammazzare ma, oltre ad avanzare sempre e comunque verso la meta, ci sparerà a sua volta con laser a ricerca, facilmente schivabili ma di cui dovremo fare costante attenzione. Spara e fuggi quindi anche se spara e schiva sarebbe più pratico. Ogni tanto però la ritirata strategica (per quanto breve data la fretta) sarà necessaria. La vallata è infatti piena di meccanici della ribellione pronti a fornirci di nuovi componenti per la nostra nave in caso venissimo danneggiati ma non ancora abbattuti. La cosa richiederà un minimo di concentrazione per l’atterraggio e pochi secondi per la riparazione, poi via, di nuovo in battaglia. Ogni nemico abbattuto significherà un altro più forte che verrà generato dal fondo sinistro dello schermo e via così all’infinito fino alla ricerca del record della vita.

Ultima nota sulla modalità a 2 Giocatori: è una fuffa, ci si da il cambio ogni volta che si perde una vita.
GRAFICA E SONORO
Buuuuuh, una tristezza. Vi confesso che alla prima partita ero gasatissimo quando nei titoli si sente il jingle classico riprodotto in 16 bit.
Bene, è l’unica cosa degna di nota che si senta. Durante il gioco capiteranno dei momenti in cui “la forza scorrerà forte in noi” accompagnata dal medesimo jingle, ma per il resto solo rumori di sparo e nada mas. La grafica poi pare quella di un Atari 2600 fatto in fretta. Non abbiatemene, amo alla follia il VCS, ma a grafica l’Intellivision poteva fare molto meglio, e di solito lo faceva. Tutto funzionale, tutto meeeeeh!

LONGEVITA’
Quanto ritenete che possa essere divertente abbattere a colpi di laser gli AT AT imperiali? Diciamo che se gli dedicherete la giusta pazienza la risposta vi risulterà migliore del previsto. Ad inizio gioco passeranno pochi minuti prima che vi chiediate “A cosa Jar Jar Binks sto giocando?” ma una volta presa la mano la forza inizierà a scorrere davvero in voi e quel mix di “indebolisco il primo quadrupede per rallentare lui e chi lo segue – mi fermo nella valle per riparare il mezzo – riparto alla ricerca del nemico cercando di colpirlo nel punto debole” vi diverrà assuefacente come le foto delle cosplayers di Leia schiava.

Quattro livelli di difficoltà e, come da tradizione Second Generation, non aspettatevi un finale ma semmai un numero sempre maggiore di nemici pronti ad essere abbattuti finché non ne potrete più e subirete il game over, registrandovi però il nuovo record ottenuto. Io dico che vi stuferete in tempi abbastanza stretti, ma per quanto si potesse fare di meglio un 6+ sto titolo se lo porta a casa. Meglio ancora con voti stile Scuola Elementare: Bravo meno meno.

REPERIBILITÀ\COME CACCHIO CI GIOCO
Loose 20€, completo almeno 30€. Esiste la possibilità di emulare l’Intellivision ma è roba per veri Pro data l’infamia del pad originale. Vi servirà una tastiera visto che nessun gamepad odierno possiede abbastanza tasti (soprattutto posizionati in punti efficienti) da simulare al meglio l’esperienza originale, quindi oltre al PC lasciate ogni speranza.

CONCLUDENDO
Un titolo senza infamia e senza lodi che per tutto il tempo riprende la battaglia di Hoth facendocene sentire il peso all’infinito. A livello di shoot’em up presenta delle dinamiche nuove grazie al mix Potersi curare/Farlo in fretta che il nemico avanza, quindi qualche partita la merita sicuramente. Se valga o meno i vostri soldi invece dovrete giudicarlo di testa vostra. Tenete conto che un fan sfegatato di Star Wars potrebbe tranquillamente concedergli un punto in più al voto finale, ma per gli altri…seguite i consigli di Hopper X.
Citazione:
Fanculo Lando Calrissian, il negro dello Zio Tom!
(Hopper X – In cerca di Amy)