Clock Tower

 

Dario Argento incontra Jennifer Connelly ed assieme tentano il survival punta e clicca. (Di Starfox Mulder)

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Non esaltatevi: è un fanmade!

Perchè i Bit-elloni si concentrano sostanzialmente solo sul ventennio 80-90 quando parlano di videogiochi? Perchè eravamo piccoli e sì sa, da piccoli è tutto più bello. Però tolta la nostalgia canaglia varrebbe la pena porsi una domanda: ma se fosse davvero tutto più bello all’epoca?

Gli anni 80 diedero al cinema horror perle continue, i videogames esplosero in tutte le loro forme più disparate ed avanguardistiche, noi quattro siamo nati….ok, erano gli anni migliori e vedete di darci ragione. Si dovette aspettare però il 1995 per veder nascere una nuova forma avventura, figlia di tutta la cultura pop dell’epoca. Prendiamo i film di Dario Argento, tanto apprezzati in patria ed ancora più all’estero. Prendiamo Jennifer Connelly, già bellissima sin da adolescente e protagonista di film cult come Labyrinth ma soprattutto (in questo caso) Phenomena. Prendiamo la console più venduta della sua epoca, il Super Nes, e combiniamo infine il genere punta e clicca col nascente genere dei survival horror. A voi Clock Tower: Sigla!

TRAMA

Norvegia, 1995. Jennifer è una quattordicenne, recentemente rimasta orfana, che vive nell’orfanotrofio Granite a Romsdalen. A settembre lei e le sue amiche Anne, Lotte e Laura vengono addottate da Simon Barrows, un ricco recluso che vive in una lussuosa magione tra i boschi scandinavi. Una magione dotata di torre con orologio annesso. La direttrice dell’orfanotrofio, tale Miss Mary, conduce le ragazze alla villa poi si allontana per andare a chiamare il signor Barrows ma dopo alcuni lunghi minuti le ragazze diventano inquiete. Si sarà persa? Ci saranno stati dei problemi? Jennifer si prende carico della questione e dice alle altre che andrà a vedere ma poco dopo uscita dall’atrio dove tutta attendevano unite sente un urlo provenire dalla stanza con le amiche. Tornata di corsa sul luogo scopre che le amiche sono scomparse e la luce è stata spenta. Cosa succede all’interno della magione Barrows?

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Clock Tower ulu-là.

Contravvenendo al motto Carmackiano del “la trama non conta”, in Clock Tower la trama è fondamentale, sia per capire tutto ciò che accade su schermo che per mantenere alto il livello di entusiasmo/tensione che il gioco sarà in grado di generare in noi. Esplorando e risolvendo enigmi la nostra Jennifer saprà far venire a galla tutta la storia del posto e, soprattutto, delle persone che attualmente la abitano, spingendovi ad indagare sempre più a fondo, persino in luoghi in cui è palese che si andrà incontro a prematura dipartita…e infatti…

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Vabbe Laura, ma se non sai nuotare…ehi, ma cos….

GAMEPLAY

Il punta e clicca col pad come viene? Tendenzialmente male, ecco perchè qui servivano chiaramente comandi ibridi. I miei colleghi mediamente lo evitano ma io amo parlarvi “come muovere cosa” quindi beccatevi il pratico schemina:

  • Croce direzionale -> muovere il cursore (tipo freccetta del mouse) su schermo.
  • Y -> Tasto Azione = vi permette di parlare coi png, agire su un oggetto selezionato o dare a Jennifer la direzione in cui muoversi camminando (due click per correre).
  • B -> Tasto Panico = ogni volta che la nostra si troverà in pericolo il suo ritratto inizierà a lampeggiare e noi dovremo schiacciare a più non posso questo tasto per uscirne vivi. Roba da slogarsi i tendini.
  • X -> Tasto Stop = fermiamo l’incedere di Jennifer nella direzione precedentemente selezionata. Se non daremo alla nostra altre indicazioni entro pochi secondi (e se la situazione e l’ambiente lo permetteranno) lei si siederà a tera, recuperando “salute”.
  • A -> Inventario = immancabile in un punta e clicca che si rispetti.
  • L ed R -> Corsa a sinistra o a destra dello schermo = utile se inseguiti come scelta rapida.
  • Start -> Pausa
  • Select -> Non usato

 

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Prima il giapponese, poi tradotto in inglese, poi in italiano, presto Klingon.

Il vantaggio di spiegarvi i controlli sta nel fatto che di rimando avrete già capito tanto di quel che potremo fare “in game” e di come lo potremo fare. I non lobotomizzati di voi per altro avranno notato quella particolare dicitura: “Tasto Panico”. Ecco la vera genialata di questo titolo. Ok ok, non sta tutta qui, il gioco nel suo insieme è un ottimo ibrido, non privo di difetti (che elencherò dopo) ma capace di stupirci su tanti fronti, primo in ordine di apparizione però proprio questa modalità. Jennifer non ha punti ferita ne erbette verdi da recuperare lungo il tragitto: o vive o muore. Le situazioni di pericolo poi si susseguiranno costantemente e vedranno quasi sempre protagonista un certo “Gnomo armato di forbici“.

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Scissor Sisters

Il buffo (mica tanto) individuo, figlio del mostriciattolo di (il mai troppo citato) Phenomena, spunterà fuori in determinati luoghi inseguendoci con le sue grandi forbici, simbolo fallico per alcuni, utile strumento di morte per altri. Jenny non potrà far altro che andare in panico e fuggire, prima grazie all’uso smodato del suddetto tasto, poi scappando in giro per la magione finchè non avrà trovato un nascondiglio adeguato. Ce ne sono diversi nella magione e (tranne uno) tutti utilizzabili un numero limitato di volte. In fondo il piccoletto è pazzo, non scemo, quindi reiterare il nascondersi sotto il letto non porterà a grandi risultati in termini di sopravvivenza. Le possibilità che la fuga abbia successo però non sono determinate solo dalla velocità nel premere il tasto panico o nel trovare un rifugio sicuro, ma anche dalle condizioni di Jennifer prima che il caos si abbattesse su di lei. Volto azzurro (vedasi immagine sopra) allora tutto bene. Volto verde, poco tensione. Volto arancione molta tensione. Volto rosso…pronta a cedere al primo pericolo. Sarà quindi fondamentale mantenere la nostra ragazza più calma possibile, spingendola a correre solo quando necessario e facendola riposare di tanto in tanto (Tasto X ed attesa) in stanze tranquille e ben illuminate. In Clock Tower la tensione uccide!

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…ed alla sesta ti strappo il cuore a forbiciate!

GRAFICA E SONORO

Come potrete immaginare, la versione SNES varia pochissimo da quella per Playstation, trattandosi di un porting a cui son state aggiunte giusto alcune cutscenes. E’ buona? Su play non direi, su Snes invece fa il suo porco effetto. Un bel racconto disegnato con cura e giuste sfumature. Sì è visto di meglio ma non ce ne lamenteremo. Discorso differente invece quello sonoro. Prendendo pure qui spunto dall’opera di Dario Argento e, nello specifico, dalle musiche dei Goblin, i ragazzi della Human Entertainment si sono sbizzarriti nel ricreare suoni al sintetizzatore capaci di martellarci le orecchie ed indurci in un crescendo d’ansia. Eclatante la musichetta che si attiva non appena avremo messo piede nella stanza della musica.

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Jennifer! Aka: sogni erotici adolescenziali.

LONGEVITÀ

Qui casca l’asino, oppure no, decidete voi. Il gioco non presenta la possibilità di salvare, va giocato tutto di filato ma il motivo è pure semplice: si finisce in un paio di ore a star larghi. Così poco? Non proprio. Le prime partite le impiegherete a morire ed a memorizzare di volta in volta cosa proprio non è il caso che facciate. Una volta comprese certe dinamiche (e già saranno passate alcune ore) inizierete pure a memorizzare gli enigmi e ad agire spediti. A quel punto arriverete all’effettivo finale ….o almeno a quello che per primo crederete essere il finale. Già perchè a quel punto nel menu di avvio si sbloccherà una voce precedentemente non selezionabile: Ending List. Da essa apprenderemo che i finali sono 8 in totale e vanno dal A (il migliore) al G (il peggiore). In realtà ne esiste almeno uno in più canonico che non finirà in lista: il finale S, di cui non vi svelerò nulla ma si tratta del più complesso da ottenere. Dico “almeno uno” perchè a causa di certi glitch ce ne sono altri due alternativi ma son robe per veri maniaci del gioco. Nove finali differenti quindi, ognuno capace di presentarci una realtà alternativa del dopo Clock Tower, ma solo il primo (il finale A) preso come canonico per il suo seguito che uscirà solo per playstation l’anno seguente.

Quanta voglia avrete di finirveli tutti? Secondo me non poca, in fondo una volta terminato “al meglio” gli altri finali saranno molto più facili da sbloccare…anche se senza guida potrebbe diventare una discreta frustrazione.

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La magione Barrows ricreata da Mr Mason. Alcune stanze si scambiano a caso.

REPERIBILITÀ \ COME CACCHIO CI GIOCO

 

Le scelte sono due ed entrambe in giapponese: come ve la cavate? Preso per scontato che ne sappiate quanto Cassano di italiano, lasciamo perdere il gioco originale e passiamo alla terza, praticissima possibilità:

TAAAAC (AKA CLICCATE QUI)

Ecco a voi la rom per Snes, tradotta in italiano e perfettamente pal (caso mai voleste giocarci con l’everdrive). Che l’emulazione, in tutte le sue forme, sia con voi e grazie caro Fray83.

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“Sai ste forbici dove te le puoi mettere?”

CONCLUDENDO

Un titolo ansiogeno e davvero ben curato. Brevissimo una volta memorizzate le stanza (il record mondiale è di 12 minuti e 49 secondi) ma capace di emozionarvi per tutto il tempo che passerete scoprendo le tante stanze della villa ed i segreti che si celano all’interno di essa. Chi è il mostriciattolo armato di forbici? Chi è questo fantomatico Simon Barrows? Cosa si cela nei sotterranei della casa? Cosa minchia c’entra la torre dell’orologio in tutto ciò e per finire: tutta sta manfrina ha per caso qualcosa a che spartire coi motivi per cui Jennifer è diventata orfana? Se volete scoprirlo godetevi l’ottima traduzione in italiano e pigliatevi la rom di qui sopra, attendete una giornata di pioggia e fulmini poi caricate il tutto sul vostro snes o emulatore di fiducia. Che l’orrore sia con voi!

BONUS – MILLE MODI PER MORIRE:

Citazione (che non vi sembrerà ma ci sta)

Gonna take your mama out all night
Yeah we’ll show her what it’s all about
We’ll get her jacked up on some cheap champagne
We’ll let the good times all roll out

(Take your mama – Scissor Sisters)

starfox


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