Di nuovo in quattro e con ben quattro opinioni differenti sul prodotto che vi sta eccitando più dell’approdo a Twitch di Mia Khalifa! (di Bit-elloni Tag-Team)

La premessa del tutto è che bisogna battere il ferro quando è caldo, cavalcare l’onda dei feels e tutta quella serie di ruffianate capaci di trasformare un blog che parla solo di Retrogaming in qualcosa d’attuale. Nintendo ce ne sta dando l’occasione a più riprese con la sua linea di Classic Mini ed è per questo che s’è deciso di riunire la cumpa e ritagliarci ognuno una fettina di articolo per dire la nostra sulla nuova retro-console annunciata per il 29 Settembre (ma che se voleste vi consigliamo già di preordinare dato quel che accadde l’ultima volta).

Non sapete ancora che fare e state valutando se farlo vostro o meno? Seguite il consiglio del vostro Bit-ellone favorito e toglietevi dall’impaccio di pensare con la vostra testa. Ma prima: Sigla!
L’OPINIONE DEL BIONIC CUMMENDA
I nostri Ultras della Brianza Bit-ellonica ci hanno convocati con fastidiosissimi ronzii (e sottraendoci colpevolmente al nostro dovuto sollazzo balneare) per chiederci un parere sull’attualità videoludica. Un concetto già di per sé aberrante e per noi repellente come l’olezzo di Autan che si mischia malamente al maschio profumo testosteronico in odor di Totenkopf delle fragranze Hugo “Big” Boss, sempre presenti all’appello sul nostro luxury beachwear da Riviera. Di questi tempi di “Big” nel post-apocalittico mondo videoludico non c’è più neanche il Jim, figuriamoci il joypad. La Big (?) N, visto il successo della precedente operazione nostalgico-paracula, decide di mettere nuovamente nelle mani dei videogiocatori (e soprattutto delle videogiocatrici, sempre molto attente ai giochi di mano) un nuovo joypad d’annata delle dimensioni tipo Pipino il Breve. Ma non è un joypad qualsiasi, questa volta si tira in ballo nientemeno che “Sua Sedicibittosità” Super Nintendo: praticamente il pornodivo assoluto del retrogaming, che più di ogni altro ha onorato la soglia di bit che separa i sistemi minidotati dagli esosissimi superdotati (si sa che in queste cose non esiste via di mezzo, come nello spartiacque generazionale che vede il passaggio immediato da Teen a MILF). La “non più così grande” Nintendo ci riprova dunque, scegliendo nuovamente la versione “smart” (ma sarebbe meglio dire “lite”, se proprio vogliamo fare cagnara) di quella che fu una libidine di dimensioni artistiche ancora oggi considerate ineguagliate dal nostro ineffabile CdA della Bionic Cummenda Inc.


Hai tra le mani l’attrezzo più prestante del retroarchivio Nintendo, e tu che fai? Non riesci neanche a mettere in mano alle videogiocatrici un pad di dimensioni smanacciabili. E come fai a riempire di cream la CutiePie? Allora non vuoi proprio istigare LaSabriGamer a concedersi quella generosa mastoplastica per somigliare maggiormente e maggioratamente alla sua omonima Sexy Girl del Summertime Love? Non solo, in più sfoderi una cartucciera di 21 giochi spacciandoli arbitrariamente per “i mejo” e poi ti dimentichi di averne un altro migliaio tra cui è presente anche IL MEJO: Mister “tuttidieci” Chrono Trigger.

Te lo diciamo noi cosa dovevi fare, cara “gradassa” Nintendo: rimettere in commercio il Super Nes bello maschio, ripubblicare tutte le cartucce con tanto di polvere sui terminali e giù a sviluppare nuovi titoli retroludici da libidine per tutti noi assetati di retrogaming da bere. Invece hai scelto un parco titoli da coitus interruptus, un prezzo di lancio da saldi poracci all’OVS e hai reso minidotato anche il tuo Capo Ufficio Pacchi. Prossimamente su questi schermi: Virtual Boy versione Monocolo e il Nintendino 32bit con “La Storiellas Of Zelda: Pifferos Of Half-Time.”
L’OPINIONE DI MYSTICAL TANGO
Salve Bit-ellini. Chi vi parla è uno tra i tanti che, quando vide la notizia del NES mini più o meno un anno fa, si eccitò più di quella volta che nel lontano ’87 il Napoli vinse il suo primo scudetto.
Il secondo pensiero però è stato: “Ma quanto spaccherebbe uno SNES Mini però…? Starebbe benissimo nel mio dojo di fianco al santino di Maradona.”
Non ero il solo a pensarla così e pare che a Nintendo, per una volta, abbiano ascoltato i fan (anche se immagino fosse già in programma).
Vi sto scrivendo questi pensieri con il conto PayPal ancora caldo. Sì, l’ho preordinato. Sì, sono un fanboy. Anche se le mie delusioni Nintendo me le ha date eh, non crediate.
Alcune volte mi sono sentito tradito anche io. Pensavo fossero diversi… ma hey… è una cazzo di azienda. Le aziende devono fatturare. Bisogna farsene una ragione.
Hanno messo fuori un paio di console che, grazie allo scarso supporto e ad una politica che oserei definire troppo… “giapponese”… sono fallite miseramente. Avevano bisogno di rimettersi in carreggiata e questa, per quanto possa sembrare puro e semplice fan-service, mi sembra un’onesta maniera di farlo. Ora non picchiatemi… ricordate che sono cintura nera.
Non mi addentro nemmeno nella questione pirateria. È chiaro che con delle ROM giocheremmo gli stessi giochi senza spendere una lira. Ma stesso discorso vale per la musica e il cinema. I dischi li compro. Compro i Blu Ray e ho un abbonamento a Netflix. Perché dovrei fare diversamente coi videogiochi? De che stamo a parlà?!
Ho sempre amato possedere l’oggetto fisico. Mi fa schifo comprare dei file. La virtual console, quella si che per quanto mi riguarda è un’inc****a. Quello è riciclare giochi e rivenderli a 5/6 dollari/euro… senza nemmeno la sbatta di riconfezionarli. Quindi per me, questo SNES Mini è sì. Un grosso sì a caratteri cubitali. Perché che due coglioni avere a che fare con le rom… i computer… le configurazioni… i Raspberry (ce l’ho pure io eh…) e chi più ne ha più ne metta. Sono sempre stato propenso a supportare economicamente le cose che mi piacciono e a parte qualche inciampata, Nintendo mi è sempre piaciuta. Per quanto riguarda i suoi giochi, non ha mai sbagliato un colpo. Ha plasmato il video giocatore che sono oggi. Un video giocatore che oltre ad apprezzare il sangue, gli squartamenti, gli Uncharted, i Tomb Rider e gli Horizon… sa apprezzare anche… forse soprattutto, il gameplay puro o semplice. Con qualche pixel in meno, ma con tonnellate di divertimento in più. È una cazzo di Società per azioni con delle politiche retrograde e piena di squali maledetti… ma quanto mi ha fatto divertire…
In definitiva, 80 euro per 21 giochi che il Cummenda definirebbe “della madonna”, sono poca cosa. D’altronde, voi altri non lavorate a gratis no?
Sì, sono un fanboy… ma che cacchio di male c’è?
L’OPINIONE DI STARFOX MULDER
Prima di iniziare questa personale disamina del “SuperNesMini” si è deciso di non consultarci tra noi Bit-elloni al sol fine di non influenzarci a vicenda. Già, ma tanto lo sanno tutti che da me ci si aspetta puro hating e questo un po’ mi rattrista. Insomma, sapete come mi chiamo, pensate che davvero sia un hater Nintendo? Io amavo Nintendo, era la mia fidanzata, la mia scelta sopra ogni altra software house. Poi mi ha cornificato. L’ho trovata a tradirmi con remake tutti uguali dello stesso gioco, con l’idea per cui se amo “The Legend of Zelda: a link to the past” sarò pronto a ricomprarlo, dopo averlo già avuto per Snes, anche in versione GBA, Virtual Console, eccetera. Lo Snes mini è esattamente il proseguio di questa splendida politica da preservativo riciclato. Dato che però, è nel mio interesse analizzare la cosa da un punto di vista un minimo lucido, ecco i 5 motivi per cui non dovrete comprare il “Nintendo Classic Mini: Super Nintendo Entertainment System” formulati sulla falsariga delle più diffuse opinioni sul suo predecessore + una:

1 – Ci sono più di 20 giochi incredibili!
Vero, tutti bellissimi, tutti must have per chi ama non solo Nintendo ma i videogames in generale. Tutti (o quasi) già acquistati se siete fans. Questo punto è ovviamente aggirabile, e diventa d’un colpo un ottimo motivo per cui comprare la console, se non avete mai posseduto nulla riguardante Super Nintendo e vorreste avvicinarvi al genere. In tal caso invece di spendere 80€ in sto prodotto, che non vi permetterà MAI di aggiungere legalmente nuovi titoli, comprate direttamente un super nintendo (con circa 35€ ve la cavate) ed un everdrive (100€) in grado di far partire ogni gioco mai prodotto per la console. Son 135€ contro 80€, lo so, ma per quei 55€ in più avrete tutta, e dico TUTTA la soft-teca Snes. Vedete voi.
2 – Sono povero e quella console costa pochissimo in proporzione a quel che ti da!
Il Raspberry costa anche meno e ti da molto di più.
3 – Sì vabbè, everdrive e console originale, ma io lo prendo per crackarlo e caricarci tutte le roms.
Ribadisco: Raspberry Pi 3 gente , e passa la paura. Costa meno e ci si carica ben più dei titoli per una sola console. Supporta oltre 28 differenti sistemi e se tanto dovete piratare fatelo bene.
4 – Sei un farabutto, io non voglio fare cose illegali, voglio finanziare la mitica Nintendo!
Qui mi tiro indietro. Se sei un adulto che consapevolmente è pronto a dare parte del suo stipendio (sudato col proprio lavoro e con ore di vita dedicata ad esso) ad una multinazionale che nei decenni si è dimostrata scorretta sia verso il mercato che verso gli acquirenti, al sol fine di pagare nuovamente titoli già visti e rivisti….vai, i rettiliani sono con te!
5 – E’ davvero un bellissimo soprammobile e farà l’invidia degli amici quando lo vedranno in sala.
…80€ di soprammobile. Ma i gusti non si discutono, sia chiaro, c’è gente che mangia la m***a, figuriamoci se posso contestarti per una cosa simile. Poi comunque lavati le mani.
6 (+1) – C’è Starfox 2!
Anche QUI.

L’OPINIONE DI WINONA RAIDEN
Noi Bit-Elloni siamo 4 di quelle personcine che amano mettere bocca su tutto. Dove con “tutto” si intende “i più disparati argomenti” eh, non fate i depravati!
E insomma ora che le voci, sempre più insistenti, sull’uscita del Mini SNES sono diventate realtà, potevamo non dire niente? I miei colleghi mi avvisano che si scrive un pezzo comunitario sul Mini SNES ed io da brava blogger rispondo!
Sono sicura che questo articolo uscirà fuori abbastanza divertente perché penso che avremo 4 opinioni drasticamente diverse, anche per confermarvi che alla Bit-Elloni Mansion regna l’anarchia.
Partiamo dal presupposto che io sono un’attrice importante, lavoro un sacco, ho da gestire un bel po’ di uomini quindi la notizia non mi è arrivata così immediatamente.
La prima reazione è stata di “Uh? Di nuovo?” Classico lapsus freudiano causato dalla sindrome da burnout lavorativo.
Un lapsus che però non deve aver colpito solo me, perché cercando su Internet, il primissimo articolo al riguardo che trovo recita più o meno così (parafrasando): “Lo SNES Classic Mini ricalca le orme dell’ormai introvabile SNES Classic Mini”. Sì insomma, è come se avessero scritto che sta uscendo la stessa cosa uscita poco meno di 1 anno fa.
Probabilmente gli amici di casa Nintendo vogliono cavalcare l’hype finché è alto, visto che, pur tra mille contestazioni, polemiche e critiche, il Mini NES è andato sold out in pochissimo tempo, ed è persino riuscito a convincervi a comprare le prolunghe per quei joypad!
Se il Mini SNES sia un prodotto valido, a livello qualitativo, non lo so, perché ho un feticcio per le vecchie console e, laddove manchino, sopperisco con l’emulazione (quella legale ovviamente, come vi abbiamo insegnato tante volte!).
L’auto-emulazione, che non a caso fa rima con “masturbazione”, non la capisco molto. O meglio la capisco ma nell’ottica di super ruffianata e ho idea che possa interessare a quei retrogamer che sì sono nostalgici ma non abbastanza da aver trovato una soluzione in questi 20 anni.
Una console per retro-pigroni, mettiamola così. (Suona male, dite?)
Poi oh, io l’ansia dei completisti la capisco, ho 3 versioni di un album dei famosissssimi Frankenstein Drag Queens From Planet 13 perché cambia leggermente una scritta nei credits, però nell’ottica di un interesse a livello mondiale non mi sembra che questo Mini SNES offra chissà che meraviglie.
I fedelissimi comunque non saranno traditi perché anche questa volta la confezione NON comprende il caricatore, tanto potete sempre usare quello del cellulare!
Voto: Sbatecaz…