Perchè Starfox contro la Moto GP suonava male! (di Starfox Mulder)
Grazie a Sesso, Droga e Pastorizia.
Provate a crescere in un paesello di provincia a 10km di distanza dalla casa di Valentino Rossi e vivere un adolescenza in cui tutte le tue compagne di classe se lo vogliono fare (con diverse che ci son pure riuscite) poi ditemi quale potrebbe essere il vostro rapporto con la Moto GP. Carburatore modificato, marmitta Polini, Scooter più performante e giù ad andare al “pistino” abusivo allestito nella zona industriale ogni notte. Tipo Fast & Furious ma senza muscoli ne gnocca, perchè Sì, il giorno dopo facevano la parte di quelle gasatissimo per il loro eroe su due ruote, ma alla sera era meglio restare a casa a guardare film su canale 5. Ed io? Me ne sarei volentieri restato a casa a giocare col Megadrive al primo Road Rush ma non ce l’avevo, quindi stavo a casa a guardare film su canale 5. Sigla!
Grazie Lollo, ti faremo sapere.
PREMESSA
Crescendo mi son rimaste addosso due convinzioni: i videogames di moto sono fighissimi, Rossi meriterebbe la galera per evasione fiscale. Indovinate quale delle due ha avuto un riscontro pratico?
Poi però ti trovi a confrontarti con la solita sfida Realismo Vs Arcade, che su di me non ha mai avuto tanta strada da percorrere: Arcade tutta la vita. Eccoci quindi ad adesso, al momento in cui fuori sono 35° all’ombra, qualche sparuta sala giochi ha riaperto e tutti i diversamente nerd se ne vanno al mare. Cosa giochiamo? Ma soprattutto perché recensire un solo gioco quando ve ne posso recensire due? Eccoci allora alla doppia Rece che ho messo giù a mo’ di sfida ma in realtà non si vince nulla. Si comincia con con un bistrattatissimo (rispetto al suo rivale diretto ManxTT) Hang on GP’ 95 per Sega Saturn, poi passiamo alla violenza.
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HANG ON GP’ 95

Un bel titolozzo Arcade di quelli che spesso e volentieri con il realismo non ci azzeccano davvero nulla eppure un po’ se la tira in merito. Sì perchè le moto da corsa ci sono (10 tra cui scegliere) , i percorsi sono belli larghi e competitivi (3 piste poi allungate in altre 3 per un totale di 6 sfide) e vi beccate pure il box per il pitstop, la cui utilità resta ancora da scoprire.

Siccome è estate ed io le recensioni le faccio un po’ come mi pare eccovi un altro intermezzo musicale dedicato al talentuoso siculo che mi ha fatto conoscere ed amare questo gioco regalandomelo. Grazie Piè (il violinista di qui sotto).
TRAMA
Non scherziamo, il prossimo!

GAMEPLAY
“Tutto Gameplay e Pixels” diceva Steve Race ne l’inferno del Retrogaming e qui ci siamo al 100%. Se dovessi riassumere il Retrogaming ci sarebbero tantissimi esempi da fare (troppi) ma Hang On sicuramente ne porta l’anima. Pad alla mano, nessuno avrà bisogno di spiegarvi come si gioca perchè vi risulterà ovvio da soli. Croce direzionale utile solo a curvare, col tasto C si accellera e col B si frena; i tasti superiori servono a cambiare visuale e fine. Ok ok, non è proprio così, volendo potete mettere le marce (da gestire con Y e Z) così come aumentare “la piega” coi tasti L ed R, ma tocca vedere quanto ne siate capaci. Immediatezza massima comunque, realismo scarsissimo. Già perché le curve le potete prendere come vi pare che il massimo del credibile lo otterrete dal fatto che andando troppo veloce non riuscirete a sterzare efficacemente scontrandovi contro il guardrail (senza comunque morire). Per diventare campioni di Hang On serve solo pratica e neppure troppa. Imparate a memoria le curve, capite come prenderle alla giusta velocità e giocate adeguatamente di accelleratore freno conseguentemente. Null’altro.

GRAFICA E SONORO
Tutto il primo 3D è invecchiato male quindi per apprezzarlo bisogna calarsi negli occhi del bambino di allora. In questa scomoda posizione vi dirò che la grafica era di tutto rispetto, a tratti proprio figa, così come il sonoro che se dopo un po’ vi parra super-ripetitiva, ascoltandolo con poco interesse saprà gasarvi a modino.

LONGEVITÀ
Non tanta ma sufficiente più. C’è il Time Trial su cui allenarvi a fare record sempre migliori prima di partecipare ai GP. C’è la gara vera e propria, spalmata su sei percorsi belli spassosi. Ci sono infine gli sbloccabili che vi motiveranno a terminare al primo posto ogni singolo percorso per poi battere il vostro stesso record successivamente. Non c’è la maledetta modalità Multiplayer mannaggia alla PS4. Perchè? Io mio chiedo PERCHEEEÈ? Bastava aggiungere un secondo giocatore in splitscreen per aumentare il voto delle riviste di un punto pieno ed invece alla Sega decisero di lasciare l’intera esperienza al single player, pratica per altro terribilmente diffusa dato che fecero lo stesso con Daytona. Morissero loro e tutti i filistei.

CONCLUSIONI E REPERIBILITA’
Una decina di euro, originale e jap, ovvero come dovrebbe essere un gioco per Sega Saturn. Li vale tutti! In alternativa fatevi un amico siculo così gentile da regalarvelo per il vostro buon non compleanno e vivete felicissimi. Vi terrà compagnia per una decina di intensissime e spassosissime ore.
Il gioco, non il siciliano.
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ROAD RASH

Road Rash nasce su Megadrive e si prostituisce un po’ ovunque (tranne che per Nintendo) così da accumulare cash utile a truccare la moto. Vi ricordate il discorso iniziale sul “pistino” di corse clandestine? Eccone il videogames ma con più violenza, meno morti ed una colonna sonora che levati. Ho scelto la versione 3DO perchè la ritengo la più iconica ma son tutte splendide quindi non potete sbagliarvi. In onore al grande Cornell eccovi pure la sigla di apertura del gioco.
TRAMA
Dovete fare i pavoni con la tipa di turno per portarvela a letto e lei apprezza che rischiate la vita in corse clandestine di moto!

GAMEPLAY
Pure qui siamo sul superimmediato ma otteniamo l’uso di un nuovo tasto: il MENA. Yep gente, qui si danno pugni agli avversarsi per buttarli a terra, in barba al politically correct, alla Nintendo ed alle mamme. Avanzando di livello i nemici ci attaccheranno con catene e manganelli che dimostrandoci rapidi potremo rubare ed usare contro di loro al posto del meno efficace pugno appena citato. Gironzolando per strade di campagna e città poi, non di rado gli sbirri inizieranno a darci la caccia e guai rallentare o cadere in loro presenza, scatterebbe immediatamente l’arresto ed il gameover. Non siete su una pista, solo voi ed i vostri avversari, in Road Rash i percorsi pullulano di ignari “civili” pronti ad intralciarvi e farsi investire. Frenesia portami via!

GRAFICA E SONORO
La colonna sonora, ve lo dico subito, è eclatante! Soundgarden, Therapy?, Hammerbox, Paw, Monster Magnet e Swervedriver, tutti nella magnificenza della qualità CD. La grafica rende e fa il suo sporco lavoro, in quel cumulo di effetti digitalizzati che andavano di modissima all’epoca.

LONGEVITA’
Cinque percorsi (Sierra Nevada, Grass Valley, Palm Desert, Redwood Forest, Pacific Coast) e tante moto acquistabili col cash guadagnato non lo renderanno certo un titolo eterno, ma dal grande potenziale di rigiocabilità. Prima che lo riponiate sullo scaffale a prendere polvere ne passerà di tempo ed anche allora vi verrà spesso la tentazione di rifarci una partitella.

CONCLUSIONI E REPERIBILITA’
Per me Top 5 tra i titoli 3DO e ben piazzato anche per Saturn, Plasystation e Megadrive. Restando sulla macchina Panasonic comunque, il titolo si trova in rete sui 30€ in versione jap, qualcosa di più se lo si vuole americano o europeo, ma tanto cambia pochissimo. Comunque non smetterò mai di ricordarvi che il 3DO legge le copie di backup (ammicco ammicco)!