In Space No One Can Hear You Scream (di Winona Raiden)
Arkanoid, un gioco il cui titolo è incredibilmente simile alle imprecazioni che lancerete mentre cercate di completarlo. Una coincidenza? Gli Illuminati l’avevano previsto? I Simpsons l’avevano previsto? Non lo so, ma vi posso garantire che questo semplice giochino, che trasuda cyberpunk da ogni bit, saprà impallarvi al punto giusto.
TRAMA
Io vorrei un romanzo su Arkanoid. Sempre se non esiste già, nel caso siate più informati di me fatemelo sapere! La trama, che vi verrà spiegata a inizio gioco con una grafica in pieno stile Guerre Stellari, è questa: nello spazio, Doh crea per la seconda volta una dimensione parallela e la nave Arkanoid invia un attacco preventivo tramite la navicella Vaus2. Nomi e concetti degni di Solaris, tutto molto affascinante.
GAMEPLAY
Elementare, ma non per questo “facile”. Sulla schermata abbiamo dei muri costituiti da mattoncini di colorati, e in basso l’astronave\racchetta con cui far rimbalzare la pallina per poterli distruggere tutti. È quindi richiesta la massima precisione e concentrazione. Una volta eliminati tutti i tasselli si apriranno due varchi, uno a destra ed uno a sinistra, e in base a quello in cui scegliamo di entrare accediamo a livelli differenti, il che aggiunge senz’altro un tocco di brio in più al gioco!
Quando la pallina colpisce i mattoni scendono dei bonus (ma anche dei malus) che, se “presi” con la navicella, hanno un effetto immediato. Ce ne sono di diverso genere, da quelli che allargano la Vaus2, rendendo così più facile mantenere il controllo della pallina, a quelli che aprono direttamente i passaggi per il livello successivo fino a quello rarissimo che consente di guadagnare una vita.
Inoltre, in cima allo schermo sono presenti altri varchi da cui escono delle forme geometriche che aumentano ulteriormente la difficoltà. Se nei primi livelli possono essere distrutte anch’esse dalla nostra fidata pallina, man mano che si procede col gioco diventano pesanti, indistruttibili e sempre più numerose.
Ah già, inutile dire che ogni volta che non riuscite a far rimbalzare il dischetto e cade nel vuoto, perdere una up.
Abbiamo in totale 32 livelli, durante i quali affronteremo anche Detranoid, il miniboss a metà gioco, e infine DOH, il superboss finale, un essere in grado di modificare le dimensioni spazio temporali e ha l’aspetto delle statue dell’isola di Pasqua. Chissà poi perché anche in Pang il livello finale era ambientato nell’isola di Pasqua, evidentemente i Maoi incutono un particolare terrore agli sviluppatori di videogames!

GRAFICA & SONORO
La Taito ci ha abituati bene e anche in questo caso non delude: colori accesissimi e acidissimi come si conviene ad una avventura fantascientifica di tutto rispetto e una “colonna sonora” solenne al punto giusto, anche se non la sentiremo spesso. Per il resto, giocherete accompagnati dal “tic tic” della pallina che rimbalza, a ricordarvi perché siete qui e qual è la vostra missione.

LONGEVITÁ
Tutto dipende da quanto siete ossessivo-compulsivi! Scherzi a parte, sicuramente Arkanoid non è un gioco con cui ci si sbellica dalle risate o in cui ci si chiede “cosa succederà dopo”, ma ha appassionato abbastanza persone da guadagnarsi una serie di sequel e cloni.
Consigliato sicuramente a chi ama il genere “puzzle” e a chi cerca qualcosa di ripetitivo al punto giusto per svuotare un po’ la mente.
REPERIBILITÁ/COME CACCHIO CI GIOCO
Su Ebay c’è abbastanza scelta da trovare qualcosa ad un prezzo che riteniate onesto, e i più accaniti possono prendersi pure la toppa!
CONCLUDENDO
È estate, fa caldo, la vita è difficile. Avete voglia di giocare a qualcosa ma che non vi faccia venire l’ansia di dover finire la trama? Provate Arkanoid, dai!