Ms. Pac-Man (Atari 2600)

Bentrovati cari Bit-ellini all’ennesima puntata dedicata all’Atari 2600, per celebrarne il quarantesimo compleanno.

Voglio dirvi la verità (sento già i fischi), io l’Atari 2600 non me lo sono mai cacato di striscio. Eh oh, è la verità. È che sono vecchio, ma non così vecchio. Sono nato 4 anni dopo di lui. Non mi è mai venuto in mente di andarne a recuperare le glorie, anche se ammetto che ne varrebbe la pena. Ed è quello che ho fatto in questi giorni con Ms. Pac-Man.

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Ho pensato che fare una recensione vera e propria di Ms. Pac-Man, non avrebbe molto senso. Il gameplay e la grafica del gioco la conosciamo tutti no? C’è poco da dire.
Limitiamoci a parlarne brevemente e a rendergli l’omaggio che merita.

Il gioco approdò nelle sale giochi degli stati uniti nel 1982 e fu prodotto dalla Midway, il distributore nord americano della Namco. La software house che sviluppò il primo capitolo: Pac-Man.
Già perché Ms. Pac-Man, altro non è che il secondo capitolo della serie, che presenta un personaggio femminile che è nientepopodimeno che la moglie del Sig. Pac-Man.
Visto il successo della versione arcade, e vista anche la grande diffusione dell’Atari 2600, decisero bene di fare un port casalingo.
Molte volte, i porting sala giochi-casa non riescono.
Non fu il caso di Ms. Pac-Man. Nel 1984 infatti la versione Atari 2600 vinse il premio “Videogame of the year” a pari merito con Lady Bug. Shcuss s’è poc.

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Partiamo con la trama che, strano ma vero, c’è. I fantasmi del primo capitolo, sconfitti dal Sig. Pac-Man, tornano alla ribalta. Starà infatti alla Sig.ra Pac-Man salvare il proprio uomo dalle grinfie dei fantasmi vogliosi di vendetta.

Ma cos’ha di diverso Ms. Pac-Man rispetto al primo capitolo della saga?
Andiamolo a scoprire:

  • In questo capitolo, le tipologie di labirinto saranno 4 e a loro volta saranno caratterizzati da 4 differenti colori che si alternano ogni tot livelli durante il gioco.
  • I fantasmi non hanno più un “pattern”. I loro movimenti infatti sarà dato al caso. Questo per non dare la possibilità di andare avanti all’infinito ai giocatori che sfruttavano i movimenti conosciuti dei fantasmi.
  • I frutti presenti nel labirinto spunteranno dai “portali”, vagheranno per lo schermo per un po’ e se non mangiati scompariranno.
  • Sono presenti ben 4 portali. Ossia quelle aperture poste alle estremità del labirinto in grado di teletrasportare Ms. Pac-Man da una parte all’altra dello schermo.

Volete accaparrarvi questo capolavoro indiscusso e giocarci a casa sul vostro amato Atari 2600?
Se come me pensate che comprarsi una cartuccia loose equivalga a buttare i soldi e volete accaparrarvi “the real thing”, state pronti a sborsare un quarantello per una versione boxata e in buone condizioni. Se invece vi basta avere la cartuccia, 15 euro e passa la paura.

Vi saluto con il motto del mese, che come tutti sanno è:

“Giocate con l’Atari, sennò son cazzi amari”

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