The Retro-Files #15 – Retro-Boardgames

Pacman il cestino da pranzo. Pacman il gioco da tavolo. Pacman il LANCIAFIAMME! (di Starfox Mulder)

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Chi ci segue su facebook oltre che sull’inossidabile blog, avrà visto il disclaimer uscito qualche settimana fa: dicembre è un mese dedicato al capitalismo.
Nel senso che glielo tributiamo, è tuo caro capitale, fanne quello che vuoi.
Per voi lettori d’altronde abbiamo preparato una trafila di recensioni e articoli a tema che se seguirete attentamente finirete l’anno investendo tutti i vostri risparmi sulla Bionic Cummenda Inc., azioni che possono solo salire, come quelle di chi investe sulla patinatissima industria del retrogaming odierno.
Negli 80es però il gaming non era certo “retro” e per tanti versi manco del tutto “video”. Se si potevano cavar soldi dai pischelli a suon di 200 lire in sala, perché non alleggerirli un po’ delle donazioni parentali natalizie anche sfruttando altri media?
Quali? Quanti? Perché?
Boniiii!
Io rispondo solo ad una delle tante possibili declinazioni, coniugando la mia antica passione per i giochi da tavolo con quella ben costante per il retrogaming. Ma prima, una pubblicità talmente paracula che pur non c’entrando nulla bastò da solo a farmi spendere tutti i risparmi di Natale 1991.


I più attenti ricorderanno che il binomio BG-VG era a doppio senso.

Giochi da tavolo insomma. Quelli belli da fare in famiglia sotto le feste. Quelli con cui tirare dadi, muovere pedine e utilizzare mazzi di carte a mo’ di power ups.
Quanti ne sono stati fatti a tema videoludico? Troppi, ve lo dico da subito. Però potrei presentarvene alcuni ed instillare in voi la curiosità per cercarne di altri. Eccovi quindi la mia personale top 5 dei titoli che potevano pure restare solo in formato pixels ma visto che ci siamo giocheremo pure con nostra nonna.

 

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DONKEY KONG

Potete usare Mario, Luigi, Giuseppe o Tarcisio (gli ultimi due con divisa gialla o blu e senza alcun riscontro reale) per tentare la scalata alla salvezza di Daisy Duke. Il primo che arriva collezionando la maggior parte dei punti vince. Un gioco dell’oca con scimmione che ci lancia addosso i barili. Divertente? Non tanto.

 

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BERZERK

Vista la recente review, non potevo esimermi dal trattare un gioco tratto da un VG che tanto amo. Guarda caso il prodotto non è manco tanto mal. 1 vs 1 stavolta, come nella tradizione dei migliori wargames, ci si alterna ad interpretare il Fuggitivo o Evil Otto e la sua cricca. Tre vite per l’eroe ed una volta esaurite si segnano i punti per poi dare il cambio al nostro avversario che farà altrettanto. Chi gioca meglio vince. Senza dilungarmi sulle dinamiche effettivamente simili a quelle del VG (ammazza finchè non si attiva il cattivissimo e poi scappa allo stage successivo) vi faccio notare l’avveneristica levetta dietro l’eroe per colpire fisicamente le pedine avversarie ed abbatterle.

 

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STREET FIGHTER II

Più brutto era dura. In un tentativo pessimo di dare un ambientazione alle action figures di Street Fighter 2, la MB creò questo gioco da tavolo in cui combattere a caso vari villain fino ad aver accumulato un buon numero di punti vittoria e poter affrontare prima degli altri giocatori il cattivissimo Bison, leit motiv dei picchiaduro Capcom che si rispettino. La qualità dei materiali rasenta l’imbarazzante e se proprio gli si vuol trovare una qualità, quella della plancia di gioco in 3D risulta comunque miserissima.

 

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ZAXXON

Qui tocca fargli un plauso per aver anche solo ipotizzato l’idea di rendere uno shoot’em up in versione cartonata. Il risultato fa acqua da tutte le parti ma sprizza coraggio ed inventiva, quindi solo per questo van premiati. Lo scopo del gioco è quello di battere il boss prima del proprio avversario e per farlo beccatevi una plancia a caselle esagonali (una versione altrettanto hipster dell’isometrico videogioco), torrette e veivoli avversari piazzati in ogni dove ed il giusto numero di dadi con cui valutare se le nostre strategie siano o meno andate a buon fine.

 

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FROGGER

Si gioca in due, si punta a non morire ed a far morire, ci si trova spiazzati dalla povertà di contenuti…eppure diverte (poco ma meglio di altri).
Frogger imbastisce una versione da tavolo del noto rituale suicida anfibio in cui i simpatici rospi cercano di finire sotto un auto, assaliti da insetti giganti o schiacciati da tronchi che seguono inquietanti correnti alternate, il tutto rendendo la sfida adatta a due giocatori che si ostacolano a vicenda muovendo le “minacce” durante il turno dell’avversario. Semplice ma degno di qualche partita.

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Retro-MB: per giocatori fino ai 99 anni, poi morite per favore.

Ma dove trovo tutto sto ben di dio?

Al Lucca Comics c’è sempre il bottegaio con alcuni giochi in scatola a tema e certe volte non vi svena neppure. Altrimenti: Ebay a tutto andare. Il valore reale di questi esperimenti (troppo spesso mal riusciti) è basso ma le possibilità che si siano conservati in condizioni decenti fino ad oggi sono pochine e spesso vi ritroverete a riparare pezzi con attack dopo aver acquistato da tizi in Canada. Meglio la soluzione fieristica a mio modo di vedere, se non altro tastate con mano e spendete con (in)coscienza.

Citazione:

Nella società capitalistica si produce tempo libero per una classe mediante la trasformazione in tempo di lavoro di tutto il tempo di vita delle masse…però vien fuori anche roba bella eh! (Karl Marx riaggiornato)

starfox mulder


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