Contro i democratici pianeti del sistema solare, al fin di esportare il comunismo a suon di mutazioni. (di Starfox Mulder)
“Compagni dagli astri e dalle officine, prendete la falce e portate il cannone laser” diceva il bardo spaziale. Facile oggi ridersela quando un maniaco sessuale parla di minaccia comunista sulle sue tv private, ma negli anni 80 la prendevano molto seriamente la cosa, specie negli States. Avete mai visto Alba Rossa? Dovreste, credetemi. Se si poteva fare un (buon) film su dei regaz che si armavano per liberare la patria dall’invasione comunista, farne soggetto di un videogioco era una questione da ridere. E se poi una sorta di censura avesse colpito anche i ragazzi della Starpath dato che il titolo non uscì dall’America? Sigla!
I Pet Shop Boys ci danno dei consigli per le vacanze.
ABOLIZIONE DELLA PROPRIETÀ PRIVATA (TRAMA)
Gli alieni del pianeta comunista Rooskee stanno invadendo pacifici pianeti democratici e trasformando i loro abitanti in mutanti comunisti sanguinari. L’esercito dei mutanti è controllato dalla Creatura Madre, un alieno strano diventato pazzo a causa di alcune radiazioni alla vodka.
Ma con una trama così, come fa a non diventare di colpo il vostro gioco preferito di sempre?

LOTTA DI CLASSE (GAMEPLAY)
Siamo di fronte a dei classici Space Invaders? Non fatevi ingannare dalle apparenze perchè qui il comunismo scorre forte nei sovietici avversari. Mentre l’infame bolscevico ci attaccherà ad ondate che manco Galaga, la madre di tutti i mali (quella strafatta di vodka), si sa, è sempre incinta. Tra un cicchetto e l’altro eccola quindi partorire nuovi soldatini in casacca rossa pronti ad unirsi alle file degli invasori. Fermarli? E’ possibile ma dovremo prima abbattere la madre o non potremo mai finire con calma tutti i suoi partoriti abomini. Per fortuna ci verranno incontro le nostre potenti armi democratiche. Grazie Gesù, Grazie Nazioni Unite!

Prima di iniziare la sfida ci verrà data la possibilità di scegliere tra ben 9 livelli di difficoltà e 4 bonus da attivare. Il vero Chuck Norris che è in noi rifugge questi semplici aiuti ma se siete un membro dei Wolverines forse un arma migliore del lancia razzi del nonno potrebbe venirvi comoda. Ecco quindi la vasta scelta tra lo Scudo, il Time Warp (che vi permette di attivare una sorta di breve blocca tempo), il Colpo Perforante ed infine il Missile a Ricerca.
Non vi basta? Arruolate nel glorioso esercito della democrazia altri tre amici e sballatevi in multiplayer. Onda su onda, il mare alieno verrà spazzato via e vi presenterà il conto in termini di record da superare. Tante opzioni, immediato gameplay.

REALISMO SOCIALISTA (GRAFICA E SONORO)
Il socialismo non è mai andato a braccetto con la ricchezza e questo gioco non fa eccezione. Grafica minimale ma molto colorata. Sonoro ancor più minimale del tutto finalizzato ai rumori che servono per capire se la guerra sta volgendo al meglio o abbiamo fatto un ennesimo passo verso la disfatta. Tutto questo corredo di potenza tecnica è però compensato da una fluidità incredibile, dovuta certamente al gameplay potenziato. Come? Ma chiaramente dal performante Starpath Supercharger.

La Starpath non ci voleva proprio stare al pensiero che le loro idee dovessero rimanere inscatolate in tanta miseria e memori dei supporti utilizzati per ascoltare l’internazionale si adoperarono per portare gli stessi sull’Atari VCS. Per farlo fu necessario però inventarsi un add-on mirabolante che facesse da ponte tra il 2600 ed un qualsiasi lettore di musicassette. Inserito l’add-on nella console e la cassettina di gioco nel mangiacassette, tutto quello che ci restava da fare era cacciare il mini-jack del supercharger nel nostro stereo (portatile o fisso che fosse) e premere play.
“Ehi compagna Iryna, ti faccio una compilation?”

STATALIZZAZIONE (LONGEVITÀ)
Con tutti quei livelli di difficoltà, il multiplaying ed i bonus selezionabili, qui è un paradiso…o no?
Per niente, fottuto papista della malora, il comunismo non crede nel paradiso ma solo nella crescita del soviet, è per questo che scoraggia ogni utilizzo dei suddetti “cheats” legalizzati, pena l’abbattimento della durata complessiva del piano altrimenti quinquennale che cercavamo di farci. Il gioco è bello, vario ma dura poco se lo metti a difficoltà broker che punta sull’Atari prima del 83.

ECONOMIA SOCIALISTA DI MERCATO (REPERIBILITÀ)
Cassettine nel nuovo millennio inoltrato? Raro. In confezione perfetta per alimentare speculatori tipici dei paesi in cui regna il capitale? Rarissimo. Preparatevi a scucire più soldi di quanto qualsiasi proletario potrà mai permettersi (non è vero, loose si trova anche a 16 dolla) ma il vero problema resterà comunque trovare il supercharger e se anche fosse: trovare un benedetto mangiacassette funzionante.
Emulazione is the way, Mao approverebbe!

L’IMMAGINAZIONE AL POTERE (CONCLUDENDO)
Uno dei migliori “Galaga-like” usciti su Atari VCS, forse proprio uno dei migliori shoot’em up. Da avere, godere e prestare democraticamente ai propri amici. Ma non al compagno Folagra. No, a lui no!

Citazione:
“Un movimento di massa animato da un entusiasmo enorme e da visioni utopistiche di emancipazione dell’umanità dei ceppi di un potere remoto e dispotico.”
(Creatura Madre, parlando dei suoi figli)