Toy Story (Megadrive – 1995)

Il brutto non brutto (di Winona Raiden)

Per questo Maggio dedicato al peggio del retrogame avrò l’onore di recensire ben 2 giochi scelti dai vincitori dell’ultimo torneo al Bit-Elloni Club.
Il primo a cui mi dedico è Toy Story, nominato nell’infame classifica da Maicol, che l’ha giocato su Megadrive e non è rimasto affatto impressionato dalle gesta di Woody e del nemico-amico Buzz Lightyear.
Vediamo di scoprire il perché…

TRAMA

La storia riprende fedelmente quella del primo e omonimo film d’animazione, suddividendola tra i vari livelli. Proprio come nel cartone, i giocattoli di Andy sono in fibrillazione per il suo compleanno, curiosissimi di sapere se ha ricevuto qualche gioco nuovo. Sono tutti divisi tra l’impazienza e la paura di venire rimpiazzati, ma quello che ne uscirà peggio il cowboy Woody, il leader di tutto il gruppo che vedrà la propria autorità messa in discussione proprio dal nuovo arrivato, l’astronauta Buzz Lightyear. Il piccolo Andy, abituato a soldatini di plastica che manco nel dopoguerra e a un dinosauro di plastica dal discutibile quoziente intellettivo, si innamora di Buzz, mentre i giocattoli lo identificano subito come nuovo capo e pendono dalle sue plasticose labbra, impressionati dai suoi potenti razzi attaccati alle ali. Chiaro quindi che il rosicamento di Woody è al quadrato e che non apprezzi questo New World Order che mette lui e il suo lazo in fondo alla piramide evolutiva.
L’unico modo per tornare alla ribalta è dimostrare la fallacità di Buzz, sfidandolo a provare il proprio valore.

Ciao, sono Buzz e distruggerò tutte le tue certezze!

GAMEPLAY

Toy Story è stato distribuito dalla Disney Interactive, la divisione videogiochi (ed ex sviluppatrice) della celebre casa produttrice di cartoni animati. Come tipicamente fanno i lavoratori più Illuminati, hanno quasi sempre realizzato ottimi prodotti.
Spesso i giochi della DI sono caratterizzati da un gameplay variegato e Toy Story non è da meno. Anche se fondamentalmente è un platform a scorrimento, ogni livello va giocato in maniera leggermente diversa e con obiettivi differenti. A dirigere le danze è proprio Woody, armato di un lazo che può essere usato per legare i nemici e passare indisturbati e per appendersi/arrampicarsi quando necessario. Nel primissimo livello, per esempio, Woody deve predisporre il necessario per spiare quali regali sono arrivati ad Andy, nel secondo deve riporre tutti i giocattoli entro un certo lasso di tempo e nel terzo si lancia in una sfida contro Buzz, vinta da chi arriva per primo alla fine del percorso.
Solo occasionalmente cambieremo il personaggio giocante, usando l’automobile telecomandata R.C. per un paio di livelli che ricordano MicroMachine e i classici racing games.

E via che si va

Chiaramente parliamo di un gioco cruelty free quindi gli avversari vengono sempre e solo resi innocui e mai terminati, ché la censura sul giochino di Toy Story non sarebbe stata bene.
Dal menu opzioni possiamo poi scegliere di quante vite dotarci a inizio partita e se essere aggiornati sulla storyline o giocare per direttissima.
Un’altra piccola chicca è quella che vede un livello da giocare in prima persona interpretando i classici alieni a 3 occhi: una specie di labirinto che cita palesemente uno dei vecchi screensaver di Windows!

Deja vu?

GRAFICA & SONORO

Le distribuzioni Disney Interactive sono sempre state sinonimo di qualità audio/video. La DI ha trovato un’ottima partner nella sviluppatrice britannica Traveller’s Tales, particolarmente specializzata nel campo tie-in. Ai tempi di Toy Story la TT aveva sviluppato appena una manciata di giochi ma mostrava già le sue capacità: questa fu infatti solo la prima di una lunga serie di collaborazioni con Disney.
Ciò che troviamo in questo gioco sono ambienti e personaggi ricreati nel dettaglio e con la massima fedeltà al cartone. I fondali si amalgamano perfettamente alla dinamica del gameplay, rendendo molto realistiche le interazioni coi personaggi ed evitando la sensazione che omini e sfondi siano su due piani diversi. Il comparto audio, dal canto suo, offre motivetti di accompagnamento personalizzati per ogni livello.

LONGEVITÁ

La versione per Megardive è la più ricca delle 3 uscite, con 18 livelli contro i 17 dello SNES e i 10 del Game Boy. Non sono tantissimi ma man mano che si avanza è necessario un maggiore impegno, tanto che il gioco, al momento dell’uscita, fu persino giudicato troppo difficile. Va da sé che finirlo sarà una piacevole sfida e non vi annoierete di certo!

Sì, è lui il dinosauro intelligentissimo

REPERIBILITÁ/COME CACCHIO CI GIOCO

Beh, ne esiste anche una versione per Windows…

CONCLUDENDO

Mi rendo conto che sia risultata una recensione anomala perché avrei dovuto sputtanare in lungo e in largo questo gioco ma vi dirò che non è affatto male e anzi, mi sono parecchio divertita quando l’ho provato per  capirne pregi e difetti. Che dite, ho preso un granchio?


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