My Heart Will Go Off (With Kano) (di Bionic Cummenda)
TU! Sì, proprio tu Animality! Sei stato scelto per rappresentare Bit-ellonia in Mortal Colbat. Niente Kombat, Kumitè o altre robe di kappa: in questa micidiale competizione sono ammessi solo titoli che profumano di gelato flito e cinesate tarocchissime come la Luna Nera che spunta dal monte di indifferenziata del campo rom di Cloris, così piena di disgrazia da farvi dono di una tintarella di sfiga cocente. Siete avvisati! Le vostre anime saranno anche protette dai malocchi di GianciottiCage Khan, ma i vostri corpi da scupaggio non lo sono!
Ocio qundi alle telecamere nascoste della Candida Camera, ora Bit-ellonia è dominata dagli Dei Extracomunitari di Outworld (una temibile frazione di Riccione) e noi non possiamo più interferire con il vostro destino retroludico. Per centinaia di serate Bit-ellonia ha usato il Mortal Colbat per difendere se stessa contro le invasioni dell’Imperatore dell’Outworld Riccionese GianciottiCage Kahn. Ma ora GianciottiCage, ormai frustrato dopo innumerevoli fallimenti nel tentativo di prendere il controllo del Bit-elloni Tournament, ha deciso di mettere in atto un piano infallibile cominciato già 10.000 anni fa (tipo nel 1997): rubare le anime e la dignità degli stessi Bit-elloni costringendoli a recensire uno dei titoli più blasfemi partoriti nella Brutality delle conversioni arcade poraccissime. No Mercy, e soprattutto No Friendship: questo è Bionic Cummenda offerto in sacrificio per voi nella Fatality del kattivo gusto di Mortal Colbat 4!
E queste sono le parole del Padreterno Raiden Boncompagni.

Sigla!
Gameplay III’
Prima di cominciare a violentare meritatamente e senza pietà il titolo in oggetto vogliamo spezzare una Lancia (nella foto) a favore degli smanettoni Made in Taiwan di Hummer Team. In un’epoca dove gli sviluppatori si sfidavano in interminabili scornate da Test Your Might sfoggiando il proprio celodurismo con discutibili porting su console dei picchiaduri arcade più gettonati della situazione, questi piratoni Taiwanesi decisero nel 1997 di riprendere in mano il vecchio NES inventandosi un motore di gioco ispirato direttamente al most famous picchiaduro evah: Street Fighter II.

Mentre la SEGA aveva sempre regalato al vecchio Master System conversioni anche improbabili dei videogiochi di menare arrivati su Mega Drive, la rivale Nintendo aveva ormai abbandonato il leggendario Entertainment System per puntare tutto sui secidi bittoni del Super Nes, forse in assoluto la miglior piattaforma della sua generazione per servire direttamente a domicilio le slappe e i pacconi da sala giochi. Quello di Hummer Team fu un gesto di assoluto romanticismo anacronistico quando, grazie al loro Street Fighter II Engine, riuscirono a trasferire su Famicom titoloni impossibili per la leggendaria console a 8-bit come Fatal Fury Special, Samurai Spirits, Yuu Yuu Hakusho, Dragon Ball Z, Mortal Kombat II e (obviously testa!) Street Fighter, sia nella sua incarnazione tradizionale che nell’esosissima versione Zero.

Nonostante i risultati altalenanti il game engine dei piratoni Hummer Team faceva il suo porco lavoro e restituiva in parte al NES una nuova giovinezza beat ’em up, un po’ come quando piazzate un marmittone truccato stile Leovinci sul vostro spompatissimo Ciao per sfidare gli arcade-bulli motorizzati Cub sui pistini della zona industriale (storie di vita vissuta male in da Rumagna). Ma l’ambizione di Hummer Team non poteva certo limitarsi a qualche Hadouken intermittente o a spruzzi di sangue ingestibili stile Lin Kuei Seta Ali. Siamo nel 1997 e il mercato arcade è dominato dai poligoni da superbotte di Tekken 2 e dall’ultimo parto ultraviolence 3D di Midway: Mortal Kombat 4.

Qualcosa però si inceppa nella non sempre infallibile fabbrica di taroccate degli Hummer Team e quello che doveva essere il quarto capitolo di MK evidentemente non somiglia per niente alla crapa pelata di Quan Chi Galliani o alle a-a-bbronzatissime zinne 3D di Tanya. La domanda sorge spontanea: che cosa diciamo al Dio della Morte? Fregacazzi! Si prende il logo di MK3 e ci si piazza impunemente un 4, poi si ninja senza vergogna tutto l’immaginario apocalittico del terzo capitolo della saga spacciandolo per il nuovo spaccaossa poligonale. Tre mosse speciali per ogni personaggio, un tasto per i pugni, l’altro per i calci e per il Block si fa un bell’inciucione stile Nazareno con la parata modello Street Fighter pigiando sul retrotasto del moonwalk. E con il roster dei kombatants come la mettiamo? Preparatevi a farvi deflorare il portale da un’invasione di VENTOTTO contendenti che menano duro sulla tavolozza del Paintbrush. Dov’è il tuo Dio Enel, adesso?

Grafica 4.28 e Sonoro 3

Ventotto sì, ma quali? Cliccare sulla griglia dei personaggi di Mortal Colbat 4 è come calarsi un metaforone della vita rubando i cioccolatini ripieni di sfiga di Forrest Gump, praticamente un’auto-circonvenzione d’incapace contro voi stessi. In realtà i ritratti dei personaggi sono solo sei, ciascuno ripetuto poi in quattro varianti cromatiche. Ma il copypasta policromatico non è la sola presa per i ciapèt che dovrete subire: sotto i vari ritratti si nascondono personaggi che non corrispondono minimamente a quelli illustrati nella schermata di selezione. Vuoi combattere nei panni surgelati di Sub-Zero? Negativo! Al posto del crio-ninja extraparlamentare appena uscito dal cybergruppo dei Lin Kuei vi ritroverete a indossare la divisa reazionaria di quello sbirro di Stryker. Volete impressionare le elasticatissime pocahontas presenti all’appello con lo sciamano mannaro Nightwolf? Vieni giù dal Totem, animale! Sotto la barra di energia comparirà anche il nome del lupacchiotto notturno, ma nell’arena impersonerete nientemeno che l’imperatore Shao Khan con tanto di martellone per fare il buciodeculo a tutti i plebei dell’Earthrealm. Insomma, i personaggi giocabili in realtà sono solo quattro: Liu Kang, Sonya, Stryker e Shao Khan. E trovarli in mezzo a quel marasma di santini-civetta sarà più proibitivo della Prima Serata di Chi L’ha Visto alla ricerca di Ermac e Reptile.
Il dramma ovviamente non è solo visivo, ma anche acustico. La comparsa della schermata iniziale viene accompagnata da alcune note rippate male dal tema di Superman di John Williams. L’atmosfera lugubre dei tre stage sarà invece impreziosita dalle note del tema di Rose di Titanic, un vero e proprio tributo alla Sub-Zero Fatality subita da Jack Di Caprio. Frosty!
Longevità 28/48

I ventotto personaggi in cerca di orrore dovrete però pipparveli tutti, a partire proprio dal più cattivo della cumpa: Shao Khan. Non dimentichiamo che Mortal Colbat 4, nonostante sia più piratato di una puntata di Vizi Privati videoregistrata su Telemare, è il primo titolo della saga dove è possibile selezionare l’imperatore di Outworld come personaggio giocabile, quindi perché non ribaltare il paradigma e farvelo bastonare per primo? Se sopravviverete a questo bullismo prematuro contro il Final Boss e riuscirete poi a sdraiare tutti gli altri farlocchissimi kombattenti, vi giocherete la finalona di ciampson proprio contro l’idolo di tutti gli shaolin shanghai di menare: Liu Kang. Il campione di Mortal Kombat occupa finalmente il posto che gli spetta, e come tutti i boss finali si lascerà corrompere dalla brama di potere reclutando addirittura quel celerino di Stryker per manganellarvi nei garretti mentre lo stesso Liu Kang ripeterà le tabelline cinesi facendo la cyclette sulla vostra pappagorgia.

Reperibilità/Come cacchio ci gioco?
Cercatelo in qualche multicart post-sovietica o neo-maoista in compagnia di altri due o trecento giochi taroccati. Vi consigliamo quella della Abab Soft, con addirittura 48 people presenti all’appello sul title screen. Taac!

Concludendo
Ma come? Siamo al Finish Him e ancora niente Fatality? N.C.S. ! Questa versione da Babality di Mortal Kombat non prevede segretissime combinazioni di tasti per sbudellare i vostri avversari preferiti. Per quello c’è sempre la macelleria beat ‘em up del Bit-elloni Club, dove il nostro mostrone finale GianciottiCage vi aspetta per umiliarvi con un dissing di taunt e testosterone retroludico nell’inevitabile futuro torneo di Mortal Colbat 4. Una Flawless Victory di categoria Fergality!
Citazione:
“It’s official: You suck!” (Shao Khan alla consegna della medaglia de Coubertin)
2 risposte a "Mortal Colbat 4 (1997)"