NON E’ LA RAIDEN #22: SYNTHWAVE FESTIVALBAR

Uè Animali! Siete già tutti belli smutandati e spiaggiati con la vostra Umbrella piazzata in pole position sotto il sol-Leon Kennedy, pronti a intercettare una croccantissima abbronzatura livello “melanoma nightmare”? Avete già evocato il demonio sul demanio balneare salmodiando monosillabi sconclusionati come il figlio di Satana, nella speranza di esser posseduti da Pazuzu (distribuito in bundle col dono delle lingue since 1974) e sedurre poi la mandrilla extracomunitaria in sanscrito per godervi senza sottotitoli la libidine poliglotta? Il vostro stilista personale è il Tabboz Simulator e volete comandare il dance floor come l’inquinatissimo Gas-O di Bust a Groove, ma le insta-vacche zompano solo sui tormentoni estivi di DJ Vacchi lasciandovi a bordo ring come Jerry nella finalona da doppia libidine Giorgio Desideri-Rosco Dunn a elaborare la vostra sindrome post-traumatica da overdose di Despacito? Anche quest’anno i Bit-elloni dribblano come Codino Galfano i loro prestigiosi impegni estivi tra una serenata di balalaika con Belen al mundialito dell’oligarchia post-sovietica e il remake di Mai Dire Banzai con Starfox Mulder nella parte del Generale Putzerstofen (presto il reportage esclusivo, direttamente dal Giappone per voi animali) per regalarvi un Festivalbar di retro-balera che verrà in vostro soccorso ogni volta che sarete costretti a dover mentire a voi stessi e alla vostra Cuccarina di turno facendo finta di conoscere la giusta combinazione di tasti X, quadrato e triangolino (che ci esalta) per sculettare fuori tempo tempo sul reggaeton che nun m’areggaeton più da zero che da cento di Baby K.

Perturbator ci turba con la libidine satanica del fucsia.

Questa volta il mixtape giusto è dedicato a uno dei generi moosecali più rigorosi in assoluto sul tema del nostalgismo, che pesca come Nonno Ippei a piene e verrucose mani sulle colonne sonore del retrogaming da bere e sulle OST del grande cinema cotonato degli anni ’80. Il genere che vi presentiamo può vantare tra i suoi nomi anche quello di Outrun, e il pensiero va subito alla tigre del ribaltabile che lo faceva stranissimo in vostra compagnia sul ferrarino lanciato a tavoletta sulle highway della California. Noto anche come Retrowave e Futuresynth, stiamo ovviamente parlando del Synthwave e dei suoi riverberoni in combo con datatissimi e dotatissimi sintetizzatori analogici, robba da palma d’oro alla Gara delle Batterie Elettroniche!

 

Bionic Cummenda’s Libidinous Mix vol. 3:

RETROWAVE-RACE 2064

 

01-Stranger Things Opening (Parachulhu Fhtagn Remix)

 

02-Perturbator – Castlevania III Clockwork (Vampire Hunter DJ Set)

 

03-Kavinsky – Nightcall (Ryan Gosling Stone Face Championship Edition)

 

04-Donkey Kong Country Medley (Gang-Bang Galleon Rave)

 

05-Ninja Gaiden – The Masked Devil (Ryu Hayabusa’s Lethal Mix)

 

06-Balrog Theme (“The Martial Artist Known As M. Bison” Misunderstanding)

 

07-Final Fantasy VII – Costa Del Sol (Firaga & Cocaina Beach Party)

 

08-Blade Runner 2049 – Synthwave Goose (“Mai na JOI-Stick” Voight-Kampff Demo)

 

09-Lost Years – West Side Lane (Kung Fury vs Kung Führer Blitzkrieg)

 

10-PinOut – Full Playthrough Ballbusting (Accattatevelo qui!)

 

“See You LASER!”

 


2 risposte a "NON E’ LA RAIDEN #22: SYNTHWAVE FESTIVALBAR"

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