L’unico verme che abbiate mai apprezzato (di Winona Raiden)
L’estate sta volgendo al termine e, anche se da un lato dico “meno male”, dall’altro queste settimane mi riportano alla mente anni felici e spensierati. Anni scanditi dalla dicotomia “scuola – vacanze estive” e giornate del tardo Agosto caratterizzate non dalla frenesia di doversi godere al meglio il poco tempo liberi dalla morsa del capitalismo, ma da quella di dover finire il libro delle vacanze.
Anni, insomma, in cui si cazzeggiava beatamente. Uno dei re di quelle pigre ore era senz’altro l’Atari 2600, e con lui il celebre Centipede!
TRAMA
Parlare di trama, relativamente a Centipede, è veramente un azzardo. Non credo che gli sviluppatori si siano mai davvero posti questo problema, ma ciò lascia spazio ad ampie interpretazioni.
Preferite pensare di essere un disinfestatore in un giardino colonizzato dagli insetti? O una rana affamata che cerca di guadagnarsi la cena? Non importa quale sia l’immedesimazione che preferite, l’importante è che vi prepariate a sparare tantissimo!

GAMEPLAY
Come già anticipato l’imperativo è sparare, sparare e sparare! Il campo di gioco è una schermata verticale: noi ci troviamo, rappresentati da un semplice quadratino, nella parte bassa e ci muoviamo a destra e sinistra.
Dall’alto, invece, serpeggia il centopiedi dirigendosi verso di noi tra i tasselli posizionati a diversi livelli; a proposito di livelli, Centipede non ha pause tra un livello e l’altro! Ogni volta che ne finiamo uno, avendo eliminato tutti i pezzi dell’insetto, i colori dello schermo cambiano e si continua!
L’unico modo per avere un po’ di tregua è, letteralmente, morire e concedersi quel nanosecondo prima della ripresa.
Chiaramente, per rendere il tutto più elettrizzante dovremo affrontare anche altri insetti e, come se non bastasse, qualora il centopiedi raggiungesse la fine dello schermo ricomincerebbe il suo giro al contrario (quindi dal basso verso l’alto) ma aiutato da un secondo bigatto.

Il giocatore perde vite ogni volta che viene colpito da uno dei nemici e la partita termina quando le ha finite tutte. Non disperate comunque, c’è modo di guadagnarne diverse durante il gioco!
GRAFICA & SONORO
Diciamo che la grafica è di quelle che stimolano la fantasia del giocatore. Atari dice “Ti diamo qualche cubetto, qualche trattino, un cubetto coi trattini e, visto che siamo generosi, persino qualche losanga in fila. Ora facci un umano, un prato, ragni, insetti vari e centopiedi”. E poi, in preda alle droghe psichedeliche, hanno deciso di fare sta cosa degli elementi che cambiano colore a ogni passaggio di livello. Mica male per l’epoca!

Sul sonoro si è andati leggermente più al risparmio, nel senso che non c’è una colonna sonora (ma in quali giochi dell’Atari 2600 c’era una colonna sonora?) ma solo i classici rumori di sparo, morte e pericolo, un po’ più frizzantino.

LONGEVITÁ
Vi piacciono i giochi potenzialmente infiniti, in cui la difficoltà va sempre aumentando e in cui dovete fare fondamentalmente sempre la stessa cosa, ma sempre più veloce? Allora Centipede fa sicuramente per voi!
Per tutti gli altri, rimane un titolo da giocare quando si ha voglia di qualcosa di non troppo concettuale, tanto per scaricarsi un po’ i nervi e allenare le falangi.
REPERIBILITÁ/COME CACCHIO CI GIOCO
State tranquilli: a differenza della sua celebre nemica Nintendo, la Atari non ha scatenato la fatwa contro l’emulazione (o meglio, non più di quanto fanno di solito le case produttrici di qualcosa) quindi potete ancora tranquillamente trovare Centipede online. O in alternativa, rispolverare il vostro Atari 2600!
CONCLUDENDO
Centipede ha rappresentato uno dei titoli di punta dell’Atari 2600, rimanendo tutt’oggi uno dei più venduti e dei più conosciuti. Come spesso accade ai grandi, i sequel e i remake (anche per console moderne come il Nintendo 3DS) non si sono rivelate all’altezza, ma il sistema di gioco di Centipede è stato clonato da parecchi altri programmatori, divenendo un vero e proprio classico e punto di riferimento.