(Dark) Souls – ZX Spectrum

Soul-likkami le palle! (di Starfox Mulder)

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Vediamo subito di capirci.

Non è certo una novità il fatto che esistano i demake (remake di videogames su console desuete), così come non è una novità il fatto che sotto Halloween mi vada di condividere con voi dei giochi a tema. Quindi dov’è la novità? Sta tutta nel fatto che io conosca Dark Souls. SIGLA!

TRAMA

Non abbiamo modo per sapere quanto Souls ricalchi fedelmente la trama del fratello maggiore ma postulando la cosa eccovi un breve riassunto:

Un tempo le cose erano un casino ed i draghi dominavano il mondo. Un gruppo di impavidi, capitanati da Lord Gwyn si prese la briga di mantenere in vita la fiamma primordiale, l’essenza di ciò che permise di passare da un mondo amorfo ad uno un po’ più ordinato, in pratica l’equivalente dei divisori per cassetti ikea. Passano gli anni e la fiamma, nonostante i vari tentativi di Gwyn per alimentarla, iniziò comunque a spegnersi ed ormai siamo sull’orlo del collasso con conseguente ritorno alle tenebre. Come fare per evitarlo? Pare che ci sia un prescelto, un non morto che nonostante la sua attuale condizione sia in grado di mantenere il senno ed agire al fine di riportare pienamente in vita la fiamma. Indovinate chi è lo sfigato?

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Mamma guarda: un falò! Passami i marshmallow.

GAMEPLAY

I ragazzi della Retrobytes Production (azienda spagnola, dove ancora scorre forte il cuore 8 bit) si sono detti: Dark Souls è un action rpg? Ed allora facciamo un action rpg!
Nel concreto Souls assomiglia molto più ad un platform classico ma gli elementi ruolistici non mancano affatto. Col semplice uso della tastiera muoveremo il nostro alterego all’interno del mondo di gioco e lo faremo coi tasti Q (per salire le scale o alzare lo scudo), A (per scendere le scale o abbassare lo scudo), O e P (per muoverci verso sinistra o destra), Spazio (per colpire con la spada) ed infine M (per usare le magie, ma solo dopo che il mago ce le avrà insegnate).

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Tu chiamale se vuoi…piante demoniaaaache!

Le dinamiche in gioco sono delle più classiche: affronta i nemici, trova le chiavi, apri le porte, arriva al boss finale, vinci! Dove Souls fa la differenza sta ovviamente nel riproporre in chiave spectrumiana le logiche di dark souls, ossia:
– Ogni volta che si salva ad un falò, i punti ferita vengono rigenerati ma anche i nemici uccisi respawnano;
– Ogni volta che si muore potremo comunque recuperare le anime raccolte prima del decesso tornando sul luogo della tragedia;
– Ogni tot anime raccolte aumenteremo di livello, il che comporterà una maggior forza d’attacco, più punti ferita e maggior velocità di movimento;
– Muoversi consuma stamina;
– Rispetto ai giochi di un tempo, la possibilità di morire infinite volte lo rende un titolo piuttosto facile.

Quest’ultimo punto dovrebbe farvi suonare un campanello di allarme ma ne parleremo dopo, intanto lasciatemi aggiungere un argomento importante: le parate!
Già perché come accade nel’opera originale, il nostro alter ego potrà alzare o meno lo scudo per pararsi dai colpi avversari ed apprenderne il funzionamento farà la differenza se vorremo avanzare fino alla fine del gioco. Alzando lo scudo ci pareremo ma non potremo attaccare. Abbassiamo lo scudo per attaccare e mostreremo il fianco ai nemici che attaccheranno quando meno ce lo aspettiamo. I pattern tendono a darci un’idea di quali nemici temere maggiormente ma comprendere come affrontarli spesso sarà un problema nostro.

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La chiave in fondo ad una serie di barili da sfondare. Conterranno cose?

GRAFICA E SONORO

Non do per scontato che tutti conosciate lo zx spectrum, home-pc su cui è stato creato il gioco nel 2013, ma nel caso vi aggiorno su alcune info basilari in puro stile forse non tutti sanno che…di enigmistica memoria:
– Lo Spectrum gestiva al massimo 8 colori (nero, verde, blu, rosso, magenta, ciano, giallo e bianco) che diventavano di fatto 15 grazie all’effetto extra bright ma senza poterli sovrapporre (normali e bright) nel medesimo quadretto di 8 x 8 pixels.
– La veste grafica prevede un massimo di 256 x 192 pixels a schermo.
– Il sonoro era gestito da un buzzer capace di generare esclusivamente segnali ad onda quadra (cosa poi bypassata a livello software).

Una serie di info di cui non ve ne fate nulla? Ok, la semplifico parlando del gioco.
Tutto quello che si poteva fare sul fronte grafico è stato fatto ed infatti le potenzialità della macchina sono sfruttate appieno con un’ottima grafica e scenari dettagliati. Dal fronte sonoro dovremo accontentarci degli effetti vari in-.game e nessuna colonna sonora, ma per i giochi dello ZX era quasi lo standard (tranne alcune degne eccezioni).

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“Mira, el raton!” (dato come han scritto Vita, Stamina e Livello)

LONGEVITÀ

Qui casca il non-morto! Souls non sarebbe manco un gioco troppo corto: dura il giusto. Il problema sta nel fatto che la logica creata da Dark Souls per cui non si muore mai in maniera definitiva ma si rinasce sempre dall’ultimo falò visitato, in un gioco del genere ne accorcia parecchio la vita. Dati i limiti tecnici della macchina non ci sono ovviamente una decina di statistiche da far crescere o oggetti da trovare-evolvere, quindi il livello massimo si raggiunge piuttosto in fretta e nel farlo è probabile che abbiate terminato il gioco alla prima partita. Ok, magari un paio d’ore le impiegherete, ma poi?
Il gioco è carino a prescindere e la rigiocabilità effettivamente presente, ma l’assenza di altre classi interpretabili al di là del generico guerriero non lo rendono certo più vario ad una seconda mandata.

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“Snaaaaake Eaaateeeer”

REPERIBILITÀ/COME CACCHIO CI GIOCO

Ma dopo le brutte notizie eccovi le buone: è gratis!
Scaricabile sin da subito gratuitamente sul sito principe per gli amanti dello ZX, ovvero World of Spectrum (cliccateci), potrete sia giocarci con gli emulatori che trasferire il segnale direttamente sul vostro zx spectrum per un esperienza più PRO. Come?
Facile.

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Seriamente: ma quanto è bello?

Scaricatevi TZX2WAV e convertite il file souls.tzx in un file audio, dopo di che collegate un cavo minijack-minijack rispettivamente all’entrata dello spectrum ed alle cuffie del vostro pc per poi infine far partire contemporaneamente il loader dello spectrum ed il file audio. Come detto: easy!

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Hansel risponde sprezzante a tutti quelli che usano la definizione di Soul-like.

CONCLUDENDO

Souls è un omaggio, un giochino minimale ma molto spassoso con cui sollazzarvi per un paio di ore con il vostro amato Speccy di casa Sinclair o grazie ai vari emulatori (Fuse/Speccy/etc.). Francamente se fosse stato a pagamento me lo sarei comprato, merita di stare nella vostra collezione di cassettine e se questo non basta per renderlo il retrogioco di halloween, allora potete seguire il consiglio di Hansel!

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Citazione:

Praise the Spectrum! 

(by Sinclair of Astora)

starfox mulder


2 risposte a "(Dark) Souls – ZX Spectrum"

  1. E’ sempre una libidine vedere giochi nuovi per l’amato Spectrum, segno che è un computer con i controcosi. Per quanto riguarda la possibilità di giocarlo sullo ZX caricandolo da computer mi permetto di consigliare anche OTLA, che è il software più completo/intuitivo che io abbia trovato…mia opinione personale…

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