Let’s make shooter games Christian again! (di Winona Raiden)
Avete presente Doom? O meglio ancora, avete presente Wolfenstein 3D?
Due giochini non particolarmente pacifici, per usare un eufemismo…
Eppure non stava scritto da nessuna parte che un tale gameplay dovesse essere usato esclusivamente per prendersi a mazzate! Certo, non è detto che tutto ciò che è potenzialmente realizzabile debba essere per forza realizzato ma quelli della Windsom Tree hanno deciso che avevamo assolutamente bisogno di questo gioco, quindi eccovi Super 3d Noah’s Ark!
TRAMA
Mi auguro che tutti voi conserviate il ricordo delle terribili lezioni di catechismo, che a me facevano particolarmente perché non c’era la campanella come a scuola a sancirne la fine, e dunque contare i minuti sull’orologio serviva a poco. Si andava via quando si aveva finito di discutere l’argomento del giorno, che almeno una volta è stato la storia di Noè, il patriarca incaricato da Dio di preservare le specie animali dalla terribile inondazione in arrivo. E nulla, fa già ridere così…
GAMEPLAY
Super 3D Noah’s Ark è stato sviluppato sullo stesso preciso motore di Wolfenstein 3D, dunque è così che si gioca. Dato che però è un titolo vegan e cruelty free (attenzione, siamo nel 1994, quindi ben prima che andasse di moda), la nostra arma è una fionda caricata di pallottole al curaro con cui dobbiamo addormentare gli animali presenti all’interno dell’arca, presumibilmente per evitare che fuggano e rovinino il progetto di preservazione genetica.

Anche in Noah’s Ark dobbiamo cercare le cassette del pronto soccorso per recuperare salute, così come possiamo potenziare la fionda, sostituendo il classico bastoncino a forma di Y con marchingegni intricatissimi ma utili. Inoltre, nei vari livelli abbiamo il compito di svelare i diversi passaggi segreti, un parametro che andrà ad aumentare il nostro punteggio finale.

GRAFICA & SONORO
La grafica è fondamentalmente la stessa di Doom, coi dovuti distinguo tra i soggetti. Ci troviamo in quell’epoca in cui si provava timidamente a emanciparsi dalle grafiche minimal dei 70s e dai colori acidi degli 80s, puntando a maggiore realismo e tridimensionalità. Non è che il risultato non sia stato qui raggiunto, però ancora qualche problema nel realizzare le sfumature e forme che non fossero poligoni c’era.
Musicalmente si è puntato tutto sull’ironia, con un motivetto di fondo abbastanza simpatico e i soliti effetti sonori per rendere più realistiche le diverse azioni.
LONGEVITÁ
Potenzialmente la longevità può essere la stessa dei suoi fratelli, certo che addormentare animali è un po’ meno adrenalinico che uccidere avversari o fuggire dai nazisti…
CONCLUDENDO
Super 3D Noah’s Ark è stato pensato come un gioco per bambini, il che giustifica anche la scelta di azzerare la presenza di violenza di qualsiasi tipo.
Può quindi essere un titolo carino con cui introdurre i vostri pargoli alla nobile arte del retrogaming oppure una trollata divertente per voi adulti!