RetroZen: All that glitters is US GOLD

RETROZEN

I PREZIOSI INSEGNAMENTI DEL MAESTRO SEGATA KENSHIRO CHE CI IMPARA LE COSE

Bentornati, piccoli e volenterosi guerrieri!

Dopo l’ultima lezione vedo che i vostri polpastrelli che prima erano morbidi come la Torta Pasqualina adesso sono duri come l’acciaio Inox 18:10 del maestro della tecnica dell’Elefante Trota Mas! Ancora due mesi e sarete in grado di dare un colpo talmente accurato su un Dreamcast da collegarvi direttamente con la console. Mica Belini.

La Sacra Scuola Kalinske (sempre sia lodato Sensei Tom) prevede che anche lo spirito sia nutrito attraverso lo studio prepotente della filosofia e forti percosse con le teglie di focaccia di Voltri, località a sud della regione di Shikoku . Non mi vorrete mica diventare come Ciccogamer che si spaccia per un duro con Clèsc Roial,Scleps Roiazz…quel gioco per telefonino che mi fa anguscia!

In questo raro santino vediamo Kalinske San che guarda il cielo assieme a Knuckles, battendosene il belino verso l’orizzonte

L’ All Perfect a difficoltà 8 su Street Fighter II è solo il primo passo per ambire alla successione! Il vero maestro è tale perchè riesce a destreggiarsi leggiadro come una Gru fra tutti i generi e tutti i giochi. Soprattutto, non si fa abbindolare dai giochi brutti che vengono venduti solo perchè hanno un titolo famoso!

Non fate quelle faccette da Cefali del Bisagno! Adesso vi sembra impossibile che esista una roba del genere, eppure vi fu un tempo, che noi grandi Sensei chiamiamo “L’era dell’inganno”, in cui sul pianeta c’era un impero capace di dispensare ciofeche apocalittiche dietro degli enormi specchietti per le allodole: il terribile Shogunato di US GOLD!

Questa terribile piaga proveniente dalla lontana Inghilterra, fra gli anni ’80 e ’90, sfidò il cielo con una strategia tanto semplice quanto malevola: abbindolare noi poveri Discepoli schiaffandoci in faccia i migliori titoli da sala giochi convertiti per gli home computer al fine di battere cassa come se non ci fosse un domani. Per colpa loro nelle strade si vedevano schiere di imberbi giovani che, come piccoli Lemmings, avanzavano verso il loro negozietto di fiducia per comprare l’equivalente videoludico di una cena romantica con la Schiffer e che, una volta a casa, si rendevano conto di avere davanti Piergesualdo l’idraulico catalitico.

Come vostro Sensei ho il dovere di mettervi in guardia da questa crudeltà e, nel contempo, darvi i mezzi per combattere il male. Vi farò quindi vedere alcuni esempi di conversioni tarocche che questi figgi de bagasce ci hanno propinato negli anni. Una sola raccomandazione, miei piccoli PandaVan. Non giocateci da soli. Non avete ancora la tempra per poter affrontare simili mostri. Se qualcuno non se la sente, ho messo sul tavolo in fondo alla sala dei Nintendo DS con Giulia Passione Trenette al Pesto. Per tutti gli altri ci sono i sacchetti per il vomito a fianco a voi. Usateli con parsimonia, che costano.

STREET FIGHTER II

La qualità dell’immagine è brutta, ma pure il gioco non scherza.

Cominciamo con il più grande uccello padulo che sia mai volato sotto la cintura della popolazione mondiale. Avrei potuto puntare il dito sulle conversioni di sua maestà il re dei picchia picchia per ZX Spectrum o per C64 ma sarebbe stato scorretto. La Sacra Scuola Kalinske ci insegna ad aver rispetto dei gli avversari più deboli!

La versione Amiga poteva dare delle soddisfazioni. In fondo, se pensiamo a cosa è uscito dall’hardware del PC Engine c’era da sperare in un qualcosa di decente ed invece manco per il belino. Fra animazioni degne della presentazione di Power Point che ho fatto l’altroieri per il corso di decoupagé ed una colonna sonora suonata talmente male che piuttosto si azzerava l’audio e si buttava sotto Gelato al Cioccolato in loop, ce n’era abbastanza per andarli a malmenare con il mai troppo educativo Randello di Pruno. Non voglio parlarvi dei fondali. Non siete pronti.

OUT RUN

La conversione del gioco preferito in assoluto del vostro Sensei è stata uno dei colpi più duri che abbia dovuto sopportare in tutta la mia vita. Out Run è la massima espressione della spensieratezza degli anni ’80: vado in giro con la tipa figa su un Ferrari. Giocare ad Out Run significa vento nei capelli, forti emozioni e rocambolesche manovre ai 300 all’ora.

Le conversioni per Home Computer, e anche qui Amiga casca male, sono più un giro sulla litoranea di Cornigliano in Panda con Ciurga. Chi è Ciurga?

E’ lei.

FINAL FIGHT

Che Dio vi maledica. Riuscire a trasformare un gioco che è riuscito ad alzare l’asticella di un genere in una burla era un operazione più complessa che farlo bene. Guardacaso, anche qui prendiamo ad esempio la conversione per Amiga. Ma perchè continuavano a sviluppare per il computer Commodore, visto che erano abelinati nel farlo?

Bene, anche per oggi la lezione è finita. E’ stata dura arrivare fino a questo punto ma per raggiungere la perfezione talvolta c’è bisogno di sottoporre l’animo a degli shock più forti di quelli provocati dai semplici sganassoni. Adesso alzatevi a testa alta, perchè siete sopravvissuti a questo orrore e potete raccontarlo. Sono orgoglioso di voi!

Come sempre prendete questi insegnamenti, fatene tesoro ed andate a menare dei belini da un’altra parte, ché devo andare a piangere da solo nella mia cameretta!


2 risposte a "RetroZen: All that glitters is US GOLD"

  1. Dissento: non si può addebitare alla US Gold un tale marchio di infamia per qualche conversione malriuscita e una (Out Run) tutto sommato discreta (almeno parlo per quella per Spectrum).

    US Gold pubblicò anche, per restare alle sole conversioni da coin-op, i vari Ghouls ‘n’ Ghosts, Metro Cross, Solomon’s Key, Spy Hunter, Gauntlet, Gauntlet II, Alien Storm, Indiana Jones And The Temple Of Doom, 720, UN Squadron, Forgotten Worlds, Bionic Commando (attraverso la sua etichetta Go!)…

    Per non parlare dei titoli originali: Beach Head, Beach Head II, Raid Over Moscow, Bruce Lee, Dam Busters, Kayleth, Impossible Mission, Impossible Mission II, E-Motion, Ace Of Aces, Killed Until Dead, Trantor…

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