NON E’ LA RAIDEN #26: KONAMI CODE

Uè animali! State bust-a-grooveggiando la danse macabre a tempo con il Rhythm of the Night? Siete ostaggi dello Stato in una Quarantena che non perdona in compagnia di Lele? Vi siete svetrati un ape con el ritual lemon azúcar y amuchina nella peggior cerveceria della Zona Rossa? Avete farcito la vostra Pizza Catarrì per un tête-à-tête in compagnia di Bat Roberto e Jolly Uan? Se dietro le maschere della coppia più amata di Bim Bum Bam riuscite a vedere una love story tra il pipistrello e la provincia cinese scelta come nuovo Domicilio Fiscale dalla Umbrella Corp allora siete sulla longitudine giusta. In questi giorni di puro survival horror in realtà aumentata è bene essere previdenti ed evitare uno spiacevole Game Over anticipato, magari con la mascherina di Kabal ben allacciata e rapidi con il joypad del NES pronto all’appello. Perché anche se dovete stare a un metro di distanza da Chun Li evitando smanacciate alla E. Honda sui suoi cosciotti ricordatevi che comunque la soluzione arriva dall’Oriente, parola di un vero cheater che manco una settimana fa ha insegnato agli angeli come superare easy l’ultimo stage dell’Empireo sfruttando una combo di dieci tasti da pole position. Sia lodato il Sole e con lui il Sensei Kazuhisa Hashimoto e il suo Konami Code!

 

SÙSÙGIÙGIÙPCIMSIPCIMSIBA

1985: il Pentapartito parcheggia fuori dal privè di Palazzo Chigi gli Animali Proletari e il Commando Wolfenstein, mettendo la freccia per il sorpassone di qualche anno dopo ai danni della Perfida Albione. Con un PIL-Tonic da grande libidine agitato non mescolato con 1/3 inflazione, 2/3 fatturato e una guarnizione di Tangentopoli, il Governissimo Multiplayer trainato dalla Milano da bere socialista e gaudente seduce a paninarem et arcadienses gli yuppies di successo che pascolano tra una sala giochi e un piano bar.

La stessa fotografia segnante della Prima Repubblica ogni giorno

Nel mentre dall’Oriente si pianifica una contaminazione pandemica di massa con un nuovo e incurabile virus pronto a colpire le debolissime difese immunitarie di tutti i videogiocatori del mondo, sopravvissuti a stento dopo il pestilenziale Atari Shock del 1983. Nel 1985 il mondo del retrogaming era come il Liberismo e l’Universo: in espansione. Occorreva dunque un nuovo agente patogeno che entrasse nelle case degli occidentali rendendoli per sempre e incurabilmente malati di videogiochi giapponesi. L’acronimo scelto per il pericolosissimo virus è inconfondibile: N.E.S.

E se ne hanno venduti un milioncino in Giapponia ciapa sù dai!

Partì così una massiccia campagna di conversione che avrebbe portato i titoloni dei cabinati nelle piccole e polverosissime cartucce Nintendo. Tra questi ovviamente non poteva mancare il successone sparatutto di quell’anno, che aveva riempito le gettoniere di tutto il mondo generando la crisi delle paghette manco fosse una patrimoniale al contrario: Gradius. Il maledetto mangiagettoni Konami era così esoso da costringere lo sviluppatore della conversione NES, l’onorevole Kazuhisa Hashimoto, a creare un vero e proprio cheat depenalizzato per potenziare al massimo l’astronave e testare al meglio il porting casalingo per renderlo meno punitivo. La leggenda vuole che Hashimoto si dimenticò di disabilitare il codice segreto, che venne poi scoperto da qualche anonimo smanettone che lo rese poi disponibile a tutti battezzandolo Konami Code. Digitiamo ora insieme le dieci mosse della sequenza che ha salvato le vite e gli sghei di milioni di retrogamers ritardando il Game Over manco fosse quello strano goldone fosforescente di contrabbando che spacciavano al Drive In. Taaac!

 

UP – CONTRA

Se Gradius fu un salto della quaglia riuscito male, Contra è premeditazione pura con tanto di creampie. Lo sparaduro di Konami è noto per essere uno dei titoli più inaffrontabili di siempre, ma digitando la Ultracombo del Maestro Hashimoto sul title screen si può morire alla grande per 30 volte senza doversi preoccupare troppo delle milizie di quello slombricone dell’Imperatore-Dio-Demone-Java. Quis Contra Nos, Motherfucker?

 

UP – KID DRACULA

Ghost-KKK, e chi chiamerai?

La parodia di Castlevania su Famicom, con il Conte che si sbronza di Bloody Mary in coppia con Carletto, prende per i ciapèt anche il cheater di turno che, dopo aver digitato il codice penale, si vedrà deriso e umiliato da un “Uè animale, non ce n’è qui. Vieni giù dalla pianta!” (dal dizionario Lumbard-Giapponese)

 

DOWN – CASTLEVANIA BLOODLINES

Pisamerda (cit.)

Questa volta invece non si scherza col Genesis, Dracula vi vuole morti e contenti e grazie al codice lo affronterete nell’Expert Mode in uno scontro succhio-succhio-lecco-lecco all’ultimo camparino al sangue. In più se selezionerete le tracce giuste sulla console del menù opzioni si balla in compagnia di Renato Mitola e di altre nove vite, belle come Silvestro Stallone.

 

DOWN – ISS DELUXE

Bau-scia

“Sapete che a volte Dio assume la forma di un cane?” (cit.). Spesso, ma non sempre. Anche se sono innumerevoli gli avvistamenti in alcune regioni del Centro-Nord. Una cosa è certa: sicuramente non avrete più bisogno di imprecare contro quell’animale del vostro arbitro, basterà il Konami Code per farlo diventare definitivamente il cagnaccio che è sempre stato. No Foul?!

 

LEFT – GRADIUS III

Ti piace vincere facile, animale?

Nel terzo capitolo per Super Nes (già recensito su questi schermi da una penna di quelle di categoria) il team di Konami decide di farla pagare a tutti i lameroni che si sono approfittati troppo del codice nel primo titolo della saga. Digitando la giusta sequenza infatti la vostra Vic Viper verrà sì pimpata con tutti gli optional, ma immediatamente dopo esploderà manco fosse il nuovo modello made in MedellinPlata o Plomo”. Sostituite i tasti direzionali destro e sinistro con i due grilletti dorsali L e R e avrete il vostro bolide a prova di bomba.

 

RIGHT – STREET FIGHTER II TURBO

Volete una roba turbo sul serio tipo l’Alfetta delle decisioni tremende? Fate ballare l’occhio sulle otto stellette da velocità supersonica Via della Spiga-Hotel Cristallo e anche Zangief vi sembrerà più rapido di Sonic dopo un’overdose di Superbotte e Bamba II Turbo.

 

LEFT – DANCE DANCE REVOLUTION X

N.C.S. : siamo ben oltre la soglia temporale dove vale ancora la pena vivere, arricchirsi e prosperare. Ma anche nell’anno apocalittico 2008 possono ancora udirsi echi di gloria passata da Superclassifica Show, come la Hit “30 Lives (Up-Up-Down-Dance Mix)” presente all’appello sul decimo capitolo del Ballando con le Stelle di Konami.

 

RIGHT – MORTAL KOMBAT 3

Test Your Might!

Stufi di tutto sto menaduro splatter e grottesco? Fatevi curare, ve lo diciamo in friendship. In alternativa fatevi una pausa shoot’em up digitando una piccola variazione kombattente del Konami Code, abilitando il menù segreto Kool Stuff e sparandovi una partita al mini game Galaga. Outstanding!

 

B – SIRI

Cortana me le puppa

Non sapete più come fare incazzare la vostra assistente vocale? Parlatele del Konami Code e la sentirete riempirvi di insulti come la sua omonima in una sessione ultraviolence di BDSM. Talk Dirty To Me, Cheater!

 

A – ABOBO’S BIG ADVENTURE

All Robocops Are Bastards

Chiudiamo con il più bel tributo al NES, che non poteva che farci rivivere la libidine a dieci tasti nel livello dedicato a Contra. Il codice sarà infatti l’unico modo per far sopravvivere Abobo fino al meritatissimo Game Over in un lago di sangue da flacellodiddio spillato direttamente dai pixel dei protagonisti Nintendo. Un graditissimo omaggio iconoclasta al Patrono di tutti i visagisti truccatissimi del retrogaming, il Sensei Kazuhisa Hashimoto, che finisce gloriosamente la sua prima Vita e prosegue inarrestabile con le altre 29. START!

“See You Later!”

 


5 risposte a "NON E’ LA RAIDEN #26: KONAMI CODE"

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