Che non è quello con un adepto di Scientology. (di Starfox Mulder)

Io già li vedo a strapparsi i capelli urlando “è uscito per Commodore 64 bestia”. Sì, grazie, il nuoto è uno sport completo!
Chiarito quanto mi interessa delle opinioni dei macachi del borneo, qui l’obbiettivo era un altro.
Qualcuno (mi sa il Bionic Cummenda) se ne è uscito che dovevamo fare un mese dedicato ai “giochi impossibili”, probabilmente pensando dentro di se a tutta quella serie di titoli molto difficili da terminare.
Che simpatico capitalista!
Io invece tiro fuori l’asso e vi mostro un titolo celeberrimo, convertito su una console non altrettanto famosa, in modo da rendere davvero fede al suo titolo.
A cosa mi riferisco? Lo capirete dopo!
Intanto: SIGLA!
TRAMA
Il vostro nome è Bond, James…no, errore, ricomincio.
Vi chiamate Hunt, Ethan…no, neanche.
Quindi chi siete? Non si sa, non ci interessa, l’unico nome che dovete avere ben in mente è Elvin Atombender, il malvagio scienziato pazzo che vuol far esplodere una megabomba atomica per radere al suolo le vostre speranze di mettere un giorno le mani su un seguito di Eternal Darkness.

In quanto agente segreto al servizio della Epyx (oh ma che compagnia fichissima era la Epyx negli anni ‘80? Tanta roba, tanta roba!) siete stati inviati nella base segreta di Elvin con lo scopo di trovare la chiave per il suo laboratorio e sventare la minaccia, cosa che si rivelerà una missione…

GAMEPLAY
Apparentemente potrete fare solo due cose: muovervi o saltare. Muovervi orizzontalmente con destra-sinistra o utilizzare gli ascensori sparsi per la base con su-giù. Ho detto “apparentemente”.
La verità è che I.M. è un gioco molto più profondo di un qualsivoglia platform dell’epoca e le cose da fare saranno tante e non semplici.
La base di Atombender, generata randomicamente ad ogni partita, presenta una serie di stanza separate da corridoi e ascensori, questi ultimi innocqui e adatti a mettere insieme i pezzi del puzzle (spoiler: non è un modo di dire). E’ però nelle stanze che si vivrà la vera azione.
La maggior parte di esse sono composte da piattaforme, robot assassini, trappole e elementi d’arredo che dovremo analizzare. Su quest’ultimo punto si basa lo scopo della maggior parte del gioco. Di fronte ad una libreria, un vaso, una scrivania o qualsiasi cosa possa essere potenzialmente presente anche nell’ufficio di vostro padre, dovrete cliccare su e assistere al vostro personaggio che lentamente analizza cosa si nasconda dietro il mobile di turno.

Ecco: cosa? Ci sono 4 alternative:
-niente;
-una password per bloccare i robot presenti in una stanza;
-una password per sbloccare le pedane presenti in una stanza;
-il pezzo di un puzzle;
Se da un lato le password non vi faranno certo schifo, data la loro utilità per rendervi più agevole (o anche solo semplicemente fattibile) l’esplorazione una volta inserite nei vari terminali presenti nelle stanze, dall’altro l’obbiettivo vero sono i pezzi di puzzle. Dovrete recuperarli necessariamente tutti, esplorando prima ogni stanza, per poterli comporre e sbloccare l’entrata nel sopracitato laboratorio del pelatissimo e terminare così il gioco.
Ad ulteriore aiuto ci sono due stanze “speciali” contenenti un particolare minigioco musicale: su una griglia a scacchiera si illumineranno delle caselle emettendo un suono. Finita la nenia, starà a voi cliccare nel giusto ordine le caselle illuminatesi. Quale ordine? Dal suono più “basso” a quello più “alto”, riferito alle note della scala musicale. Avete lo stesso orecchio per la musica del produttore di Sfera Ebbasta? Mettetevi il cuore in pace e rinunciate ai bonus!

GRAFICA E SONORO
Sul fronte grafico questa conversione se la cava molto bene: pulita e colorata. Molto meno dal canto sonoro, ma d’altronde stiam parlando del 7800, era il suo neo per antonomasia. In compenso il quiz musicale è ben gestibile, quindi così schifo non faceva, concediamoglielo!

LONGEVITÀ
Avete esattamente 6 ore (reali) per terminare il gioco prima del gameover, solo che: ad ogni morte il countdown si accorcerà di 10 minuti. Avete capito bene: si pagano gli errori in termini di tempo. Più morite più avrete fretta, più avrete fretta più morirete.
Un circolo vizioso malvagio e frustrante? Inizialmente sì, ma preso il via ed imparati i segreti di ogni singola stanza (che compariranno in ordine casuale ma stringi stringi son sempre quelle) riuscirete a portarvi a casa la vittoria…se giocate alla versione PAL.
Perchè dico così? Cos’ha che non va quella NTSC? Ve lo dico nelle conclusione!

REPERIBILITÀ/COME CACCHIO CI GIOCO
Con una trentina di euro vi portate a casa una copia completa e ne vale ampiamente la pena. E’ un gioco bellissimo e la confezione contiene un utilissimo e dettagliato manuale di istruzione che da sicuramente la paga a tutti quelli presenti in altri giochi del ProSystem.

CONCLUDENDO
“Quindi perché sarebbe impossibile? Gran chiacchiere e non hai ancora spiegato come mai hai preferito recensire la versione 7800 invece dell’originale per commodore 64!”
…si chiama tensione drammatica!
Io vi porto fino alla fine e vi svelo che Impossible Mission, nella versione originale USA (l’NTSC di cui parlavo prima) è impossibile da terminare.
Alcuni pezzi di puzzle, necessari per completare il gioco, tendono a venir nascosto in zone delle stanze inaccessibili. Il bug è stato prima sistemato nella versione europea (PAL appunto) poi ha dato origine, in tempi recenti, ad una nuova versione del gioco.
Sapete come l’hanno chiamata?

