RETROBONSAI – MEGA DRIVE MINI

Salve a tutti voi, carissimi fan Bit-ellonici. Sono sempre io, il vostro Magnum CD-i, e stavolta sono pronto a deliziarvi con una recensione speciale.
Come ben saprete, mi piace addentrarmi nelle oscurità videoludiche più impensabili, in modo da potervi raccontare curiosità di ogni tipo. Niente però è paragonabile all’affetto ed alla stima per la mia casa preferita, la cara vecchia (e pazza) SEGA.
Noi Bit-elloni siamo un po’ tutti affascinati dalla leggendaria Service Games, come potranno confermarvi gli altri membri del team (da Segata Kenshiro a Starfox, passando per il grande Cummenda e la leggendaria Winona, a cui dedico la foto qui sotto, visto il suo profondo amore per Sonic, mascotte della compagnia 😉 ).

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La scorsa settimana si è celebrato il sessantesimo anniversario dalla fondazione di questa celebre compagnia, che sebbene sia ormai molto lontana dai fasti di un tempo, è ancora attiva sul mercato. Come ovviamente molti di voi sapranno, gli annunci che sono stati fatti per il festeggiare l’evento (il “Game Gear Mini” e il servizio “Fog” per le sale giochi giapponesi) non sono stati propriamente il massimo, soprattutto per noi occidentali, ma non si può mai sapere quali sorprese ci riserverà il futuro.
Fino a due anni fa, in pochi avrebbero ipotizzato che, dopo lo stop alla produzione del Dreamcast nel lontano 2001, Sega sarebbe tornata a curare direttamente una console, eppure i sogni (anche se in piccolo), a volte si avverano. Il merito va senza dubbio all’inaspettato successo delle “mini” di casa Nintendo (ogni tanto mi tocca citarla); grazie all’intraprendenza della nota compagnia di Kyoto, si sono spalancate le porte di un mercato ancora poco battuto, che ha portato all’arrivo del protagonista della nostra storia: il “Mega Drive Mini”.
A dire la verità, al momento dell’annuncio di Sega, circolavano già da più di un decennio versioni in piccolo della celebre console a 16 bit, solo che la licenza era stata ceduta ad un produttore esterno, AtGames, che aveva realizzato diverse macchine “all in one”, tutte purtroppo abbondantemente sotto agli standard minimi di qualità, sia da un punto di vista produttivo che, soprattutto, di emulazione. Nonostante Sega avesse ribadito di voler realizzare la “mini” console in prima persona, diverse voci di corridoio, in parte confermate da AtGames stessa, sembravano far intuire il coinvolgimento del temuto produttore esterno. Questo ovviamente generò una potente reazione negativa, con conseguente berlina mediatica. Messa con le spalle al muro, Sega negò ogni collaborazione con Atgames e proseguì nel progetto in totale autonomia, rinviandone l’uscita per poter garantire il massimo della qualità (in origine avrebbe dovuto accompagnare il trentennale del Mega Drive nel 2018).
Saltiamo adesso al 4 Ottobre 2019, quando il “Mega Drive Mini” debutta nei negozi di tutta Europa. L’attesa è stata certamente lunga, ma il risultato sorprende tutti. Ma procediamo con ordine…

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Esteticamente la console è curatissima, a partire dal box in cui è venduta. La confezione ha un design classico accattivante, che ricorda molto da vicino la scatola del Mega Drive originale.
I videogiocatori della vecchia guardia si sentiranno subito a casa, e la gioia non potrà che aumentare, vedendo con quanta cura è stata realizzata la console stessa.

blob_t8ftNonostante le dimensioni ridotte del 55%, il “mini” è praticamente identico al primo modello della macchina originale, con tanto di tasti, porta d’espansione sottostante, vano cartuccia e leva del volume (che non funziona davvero, ma si muove). Volendo spendere, potete anche recuperare una serie di abbellimenti puramente estetici, come il Mega CD ed il 32X da agganciare alla console, assieme ad alcune mini cartucce di titoli celebri. Osservando la parte posteriore, notiamo che stavolta la console ha una presa HDMI, assieme ad una porta Micro-USB per l’alimentazione.

ezgif.com-webp-to-pngI due pad a tre pulsanti, presenti nella confezione, sono praticamente identici all’originale, anche se la croce direzionale non è comoda allo stesso modo (ma ci si fa velocemente l’abitudine).
Nel caso vi interessi, potete acquistare a parte anche la variante a sei pulsanti, che vi tornerà utile soprattutto nei vari picchiaduro proposti nella raccolta. Qualcuno si è lamentato del fatto che nella versione giapponese della console il sei pulsanti è inserito di default, mentre noi ci siamo dovuti accontentare. Scelta giusta o sbagliata? Dipende dai vostri gusti.

 

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Il menu principale è realizzato con un design pulito ed accattivante, e permette di visualizzare i giochi della raccolta in modo molto comodo e “tematico”. Possiamo infatti disporli in ordine alfabetico, data d’uscita, genere e numero di giocatori. I titoli sono rappresentati dalle rispettive copertine, ma possiamo anche scegliere di visualizzare solo la costola (o costa, come preferite), come se si trovassero su di uno scaffale. La nostra permanenza nel menu è inoltre accompagnata da una bella composizione musicale del leggendario Yuzo Koshiro, realizzata appositamente per quest’occasione. L’opzione più particolare ed interessante che possiamo trovare nella raccolta è la scelta della lingua, che non modifica solo l’idioma, ma cambia anche la regione del gioco stesso e la grafica dell’intero menu.

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Volete vedere come sono i titoli in versione americana? Selezionate la lingua inglese e lo scoprirete. Volete fare lo stesso con il catalogo giapponese? La scelta è vostra. Quello che sorprende di più è che ogni differenza presente a livello regionale, sarà perfettamente riprodotta anche nei titoli stessi. Se ad esempio l’idea di provare Probotector di Konami (versione europea di Contra) non vi entusiasma, potete selezionare la lingua inglese e giocare al titolo uscito sul Genesis americano, ovvero Contra: Hard Corps, con tutte le differenze presenti, oppure divertirvi con la variante giapponese, molto meno punitiva come livello di difficoltà. Lo stesso discorso si applica anche a titoli come Sonic the Hedgehog, che in versione giapponese presenta diverse migliorie tecniche esclusive, che potrete riscoprire grazie a questa interessante possibilità offerta dal “mini”.

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Arriviamo al punto fondamentale della recensione. Com’è stata resa l’emulazione?

Sega ha chiamato in causa il team M2, già noto ai fan della casa del porcospino blu per tutta una serie di compilation di ottima qualità, tra cui la collana Sega Ages su PS2 e la versione stereoscopica dei “titoli storici” su 3DS. Lo sviluppatore giapponese ha grandissima esperienza nel riproporre i giochi del passato su console moderne, come si può notare dal recentissimo coinvolgimento con il “PC Engine Mini” e con il futuro “Game Gear Mini”.
A livello di resa estetica, il “Mega Drive Mini” propone un’immagine di ottima qualità a 720p, con colori accesi e vibranti, una buona definizione ed un’emulazione di ottima qualità. Possiamo scegliere se impostare i giochi nel formato nativo 4/3, con un risultato ottimo e fedele e con, in aggiunta, la possibilità di poter coprire le zone laterali con un fondale personalizzato. Se volete allungare l’immagine a 16/9, potete comunque farlo e l’emulatore compenserà l’allargamento aumentando i pixel; il risultato è buono, anche se non mancano diversi piccoli artefatti, visibili in alcuni giochi. Il mio consiglio è di tenersi stretta la modalità nativa 4/3. E’ presente anche un’opzione per simulare le scanlines, ma la resa è tutt’altro che eccellente, per cui potete benissimo farne a meno. I giochi si comportano in maniera eccellente e fedele all’hardware originale, per cui qui M2 dimostra di saperla lunga.
Il settore sonoro, da sempre molto discusso quando si parla di emulazione del Mega Drive, presenta luci ed ombre. La qualità dell’emulazione è eccellente in praticamente tutti i titoli, con qualche piccola sbavatura qua e là (come qualche traccia audio di Comix Zone), ma in generale il lavoro è più che meritevole. Quello invece che un po’ delude è il leggero ritardo (o delay) che hanno gli effetti sonori rispetto ai titoli originali. Se non siete degli esperti non ci farete caso, ma è giusto farlo notare.
La resa dei controlli è più che buona, con un input lag ai minimi termini, per cui anche in questo caso non si può che fare i complimenti al team. E’ ovviamente presente la possibilità di salvare i giochi in ogni momento, cosa che rende la fruibilità dei vari titoli ancora più interessante.

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Adesso è tempo di parlare dell’offerta ludica dell’intero pacchetto. I giochi sono stati scelti in modo oculato? Andiamo a scoprirlo insieme.
Prima di iniziare, però, è bene ricordare una cosa: questa è la lista relativa ai titoli presenti sul “mini” dedicato al mercato europeo ed americano. Il catalogo giapponese, pur presentando sempre 42 giochi, differisce in parte da quello che troverete qui sotto. Non menzionerò quindi i titoli esclusivi per quella regione, ma potete trovarli facilmente cercando sulla rete.

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1 – Sonic the Hedgehog

Platform che ha cambiato la storia di Sega, Sonic è talmente entrato nell’iconografia moderna, da essere un inserimento essenziale e doveroso.

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2 – Sonic the Hedgehog 2
Seguito diretto dell’originale, riesce ad affinare ulteriormente la formula, introducendo anche una divertente modalità a due giocatori. Immancabile!

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3 – Castle of Illusion
Uno dei primi platform usciti sulla console, lasciò a bocca aperta tutti ed è ancora oggi considerato un classico. Guideremo Topolino in un viaggio emozionante, per salvare la nostra Minni dalla malvagia strega Mizrabel. Un altro grande titolo, assolutamente da riscoprire.

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4 – World of Illusion
Seguito quasi diretto di Castle of Illusion, il gioco stavolta presenta anche il personaggio di Paperino, che potremo controllare assieme a Topolino in una modalità cooperativa per due giocatori. Nonostante spesso rimanga nell’ombra dell’illustre predecessore, merita assolutamente di essere riscoperto.

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5 – Dynamite Headdy
Una delle più grandi sorprese dell’intera raccolta, Dynamite Headdy è un grande platform realizzato dai ragazzi della Treasure, che si rivela originale e molto divertente. Se non avete mai avuto modo di provarlo, ora potete rimediare. Non ve ne pentirete.

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6 – Kid Chameleon
Buon platform di matrice occidentale, Kid Chameleon è un gioco lungo e divertente, che soffriva in origine dell’impossibilità di salvare o di utilizzare password. Dato che il “mini” lo permette di default, questo migliora in maniera sostanziale l’esperienza e lo rende un titolo assolutamente consigliato.

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7 – Alex Kidd in the Enchanted Castle
Unico titolo uscito su Mega Drive della prima vera mascotte di casa Sega, Alex Kidd in the Enchanted Castle si rivela il meno interessante dei giochi dedicati al personaggio. Rimane comunque un titolo da provare, ma non aspettatevi di rimanere impressionati.

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8 – Shinobi III: Return of the Ninja Master
Uno dei titoli d’azione più belli di sempre; Shinobi III è veloce, bellissimo da vedere, impegnativo e molto divertente. La sua presenza è davvero un’ottima notizia per tutti gli appassionati. Assolutamente da giocare.

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9 – Earthworm Jim
Altro titolo immancabile, Earthworm Jim è un platform molto incentrato sull’azione, dallo stile totalmente folle e dal ritmo indiavolato, con un’ironia particolare ma estremamente apprezzabile. Un altro grande gioco da riscoprire.

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10 – Castlevania: The New Generation
Capitolo esclusivo della saga di Castlevania e primo titolo della serie sviluppata da Konami ad approdare su una console Sega, New Generation è bello, evocativo ed impegnativo. Dato che oggi è praticamente impossibile da comprare a prezzo umano, la sua aggiunta è molto apprezzata.

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11 – Probotector
Probotector rappresenta a sua volta il debutto di un’altra storica serie Konami su una console Sega. Bello da vedere, con effetti impressionanti per l’hardware su cui gira, velocissimo ed estremamente difficile, rappresenta un altro grande titolo, che potete giocare sia in questa versione che in quella col nome più conosciuto: Contra Hard Corps.

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12 – Gunstar Heroes
Altro titolo sviluppato da Treasure, Gunstar Heroes è un gioco d’azione bello ed estremamente divertente e rappresenta uno dei migliori esponenti del genere presente sulla macchina Sega. Se non lo avete mai provato, è il momento giusto per recuperare

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13 – Mega Man: The Wily Wars
Uno dei titoli che nessuno si aspettava, Megaman è una raccolta dei primi tre capitoli usciti per il Nes. L’impianto estetico è ovviamente migliorato e la giocabilità è la classica della serie. Gli appassionati ci andranno sicuramente a nozze.

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14 – Alisia Dragoon
Un’altra grande sorpresa della raccolta, Alisia Dragoon è un gioco d’azione sviluppato da Game Arts, futuri creatori della serie di Lunar. Divertente ed appassionante, ci permette di scegliere tra una grande quantità di poteri per poter sconfiggere i vari nemici presenti nei livelli. Uno dei miei giochi preferiti su Mega Drive.

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15 – Vectorman
Altro titolo d’azione molto interessante, presenta un lato tecnico semplicemente impressionante, unito ad un ritmo di gioco veloce e ben dosato. Non è un titolo imprescindibile ma è un’aggiunta solida ad un ottimo catalogo.

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16 – Ghouls’n Ghosts
Uno dei primi giochi a dimostrare la potenza della console, Ghouls’n Ghosts è un’eccellente versione del classico da sala giochi, riprogrammato in maniera eccellente da Sega. Difficile e frustrante, riesce però a catturare il giocatore grazie ad un design ispirato e ad una realizzazione di ottimo livello.

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17 – Strider
Un altro dei primi titoli che hanno dimostrato la grande potenza hardware del Mega Drive, Strider ebbe un grandissimo successo in sala giochi, e fu riprogrammato da Sega (l’originale è di Capcom) in maniera fedele e tecnicamente sbalorditiva. Un ottimo esempio di gioco d’azione, consigliato ancora oggi.

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18 –Altered Beast
Uno dei primi titoli ad uscire sul 16 bit Sega, Altered Beast è una buona conversione di un gioco arcade non proprio memorabile. Rispetto ad altri esponenti del genere è decisamente invecchiato, ma una partita ogni tanto la merita comunque, anche solo per il valore storico.

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19 – Golden Axe
Altro ottimo porting da sala giochi, Golden Axe è un grande picchiaduro a scorrimento, ancora oggi rimasto nel cuore di tanti videogiocatori. La versione per Mega Drive è ben realizzata e comprende anche un livello in più rispetto all’arcade.

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20 – Comix Zone
Un picchiaduro a scorrimento davvero originale, bello da vedere ed estremamente divertente, in cui un fumettista finisce intrappolato in una delle sue storie. Nonostante sia breve e piuttosto difficile, rimane per me uno dei migliori giochi dell’intero catalogo.

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21 – Streets of Rage II
Il titolo che più di tutti è sinonimo di picchiaduro a scorrimento, Streets of Rage II è probabilmente il miglior esponente del genere mai realizzato (o quasi). Graficamente eccellente, con una colonna sonora strepitosa e divertentissimo (soprattutto in multiplayer), è una delle aggiunte più scontate ma apprezzate dell’intera raccolta.

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22 – Street Fighter II: Special Champion Edition
Conversione eccellente del leggendario picchiaduro, Street Fighter II: Special Champions Edition è il miglior esponente del genere disponibile sulla macchina Sega. L’unico neo è che per godervelo appieno dovrete comprare il pad a sei pulsanti, che non è incluso di base nella confezione.

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23 – Eternal Champions
Picchiaduro piuttosto particolare, tecnicamente molto ispirato ma non facile da padroneggiare, Eternal Champions è una buona alternativa a titoli più blasonati, che può piacere e non piacere, ma che comunque è tutt’altro che disprezzabile. Come per Street Fighter II, lo apprezzerete di più con un pad a sei pulsanti.

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24 – Virtua Fighter 2
Conversione “impossibile” dell’originale da sala giochi, Virtua Fighter 2 riesce, nonostante tutto, a replicare in parte il feeling della serie, anche se in due dimensioni. Non sarà il titolo che vi farà comprare la console ad occhi chiusi, ma personalmente trovo interessante la sua inclusione.

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25 – Ecco the Dolphin
Titolo unico nel suo genere, Ecco ci cala nei panni di un delfino, intento a salvare la terra da una razza aliena. Dotato di un’atmosfera particolarmente evocativa, nonché di un livello di difficoltà tutt’altro che affabile, riesce comunque a conquistare tutti coloro che decideranno di immergersi. Assolutamente consigliato.

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26 – ToeJam & Earl
Un altro gioco piuttosto unico, ToeJam & Earl ci cala nei panni di un buffo duo di alieni, intento a ricostruire la loro astronave dopo essersi schiantati sul pianeta terra. Avremo vari livelli da esplorare, sia da soli che in compagnia di un amico, e dovremo cercare i pezzi per rimettere insieme il nostro bolide spaziale. Un titolo originale e particolare, che può non piacere a tutti, ma che merita di essere riscoperto.

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27 – Landstalker
Curioso titolo che mischia azione, platform ed elementi da gioco di ruolo, Landstalker è un piccolo gioiello, rimasto purtroppo sconosciuto a molti. Se vi piacciono i giochi in stile Zelda e non avete problemi con la visuale isometrica, dategli una possibilità. Non ve ne pentirete.

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28 – Light Crusader
Sviluppato da Treasure, Light Crusader è un gioco d’azione, misto ad elementi RPG, con visuale isometrica, che ricorda molto da vicino Land Stalker. Pur essendo uno dei titoli meno famosi dell’intera raccolta, riesce ad incuriosire grazie ad una buona realizzazione tecnica ed una riuscita commistione di generi (azione, platform e puzzle da risolvere). Dategli un’occhiata, potrebbe piacervi.

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29 – The Story of Thor
Ecco un altro ottimo titolo d’azione ed avventura che purtroppo non molti hanno avuto la fortuna di giocare al tempo (è uscito verso la fine della vita del Mega Drive). Miscelando un comparto grafico e sonoro di prim’ordine ad una giocabilità profonda ed intrigante, Story of Thor è un’esperienza completa e molto divertente, che ricorda non poco i migliori titoli della saga di Zelda. Assolutamente da provare.

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30 – Wonderboy in Monster World
Quinto capitolo della serie Wonderboy, Monster World è un gioco d’azione con elementi assimilabili agli RPG. Nei panni del giovane Shion, dovremo attraversare la terra dei mostri, sconfiggendo i nemici e migliorando il nostro equipaggiamento. Un titolo solido, divertente e ben realizzato a livello tecnico. Assolutamente consigliato.

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31– Monster World IV
Sesto ed ultimo capitolo ufficiale della saga di Wonderboy, Monster World IV è rimasto fino al 2008 un’esclusiva giapponese, poi è uscito in digitale sulla Virtual Console della Wii (che ora non esiste più). Fortunatamente possiamo trovarlo nella raccolta, già tradotto in inglese. Il sistema di gioco è simile ai classici capitoli della serie ed è accompagnato da una realizzazione tecnica di prim’ordine. Una delle più grandi sorprese della raccolta, da provare senza esitazione.

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32 – Shining Force
Secondo capitolo della serie “Shining”, nonché primo della saga ad essere un RPG tattico, Shining Force è un gioco lungo ed interessante, pieno di cose da fare, personaggi nascosti da scoprire e che offre una grande varietà di approccio agli scontri, con una libertà d’azione tutt’altro che scontata.
Se la fusione tra un gioco di ruolo ed uno strategico vi incuriosisce, sapete già cosa provare.

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33 – Phantasy Star IV
Ultimo capitolo “classico” della storica serie di RPG di casa Sega, Phantasy Star IV è a tutti gli effetti un capolavoro del genere, che unisce una storia complessa ed emozionante ad un comparto grafico e musicale assolutamente di prim’ordine. Gli scontri a turno sono rapidi e divertenti, così come le possibilità di personalizzare la nostra squadra. Un gioco assolutamente da giocare, se siete anche solo un minimo appassionati di RPG giapponesi.

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34 – Space Harrier II
Seguito del bellissimo gioco arcade del 1985, Space Harrier II è stato uno dei titoli di lancio del Mega Drive in Giappone. Nonostante la potenza del nuovo hardware, era davvero difficile riuscire a replicare la magnificenza del cabinato. Il gioco è discretamente ben realizzato e risulta abbastanza divertente, ma è lontano dall’essere un titolo di peso e non aggiunge nulla di eclatante alla libreria.

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35 – Thunder Force III
Uno dei migliori sparatutto a scorrimento orizzontale disponibili sulla piattaforma, Thunder Force III è impressionante sia a livello grafico che musicale. Difficile ma appassionante, vi terrà incollati allo schermo. Un’altra ottima aggiunta al catalogo, da evitare solo se non vi piace il genere.

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36 – Super Fantasy Zone
Ultimo capitolo della serie, Super Fantasy Zone è uno sparatutto a scorrimento verticale dove possiamo muoverci liberamente all’interno dei livelli. A livello estetico è realizzato in maniera eccellente, con un ottimo uso di colori ed animazioni. A questo si somma una buona colonna sonora ed un sistema di gioco molto più vario e strategico della media del genere. Assolutamente da provare.

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37 – Road Rash II
Iconico gioco di corse targato Electronic Arts, Road Rash II vi vede impegnati in gare di moto clandestine, che si snodano attraverso differenti percorsi lungo gli Stati Uniti. Visivamente impressionante, divertente e brutale, è uno dei migliori giochi di corse disponibili su Mega Drive. La sua inclusione nella raccolta è molto apprezzata.

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38 – Sonic Spinball
Tentativo piuttosto originale di incrociare le classiche scorribande del porcospino blu ad un gioco di flipper, Sonic Spinball è un titolo piuttosto controverso e non particolarmente apprezzato.
Vista la mia passione per gli adattamenti videoludici dei flipper, l’ho trovato molto più carino di come viene spesso descritto, nonostante l’alto livello di difficoltà ed alcune scelte discutibili in fase di design (come la possibilità di cadere di sotto mentre si affronta un boss). Se vi capita fateci una partita.

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39 – Dr Robotnick’s Mean Bean Machine
Ecco un puzzle game estremamente colorato e divertente, in cui dobbiamo allineare quattro creature dello stesso colore, in modo da farle scoppiare. Più combinazioni creeremo e più riempiremo la parte di schermo dell’avversario. Inutile dire che la modalità a due giocatori è il fiore all’occhiello del titolo e lo aiuta ad elevarsi. Il titolo originale del gioco è Puyo Puyo e presenta (in versione giapponese) personaggi totalmente diversi. Potete scoprirlo cambiando la lingua del sistema nel vostro “mini”.

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Da molti considerato la risposta Sega a Tetris, Columns è un puzzle game semplice e divertente, dove dobbiamo far allineare tre gioielli dello stesso colore sul piano orizzontale, verticale o diagonale, in modo da farli scomparire. E’ presente anche una divertente modalità a due giocatori.

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Bonus 1 – Tetris
Porting della versione arcade curato direttamente da M2, Tetris è un puzzle game che conoscono anche i sassi. Qui risulta immediato e divertente come sempre, sia in singolo che nell’ottima modalità a due giocatori. Un gioco senza tempo, che merita sempre una partita.

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Bonus 2 – Darius
Darius arriva su Mega Drive in forma smagliante, con una conversione eccellente da parte del team M2, che sopperisce all’assenza del titolo originale sulla piattaforma (dove comunque è presente il seguito). Per chi non lo conoscesse, il gioco è uno sparatutto a scorrimento orizzontale di ottima fattura, con un livello di difficoltà sopra la media. Un’ottima aggiunta al catalogo.

Avete apprezzato la lista dei titoli proposti? Direi che non c’è molto da aggiungere: l’offerta è assolutamente allettante, soprattutto per il prezzo (che adesso potete già trovare scontato da molti rivenditori). Se poi siete dei “cattivi ragazzi”, potete modificarlo senza grandi difficoltà, andando ad arricchire ulteriormente la libreria.

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Tirando le somme, quindi, non si può che lodare Sega, sia per il “ripensamento” in campo progettuale, sia per l’idea vincente di coinvolgere il team M2 nel progetto. Come puntualizzato nella recensione, il “Mega Drive Mini” non sarà la macchina da emulazione definitiva, dato che presenta alcuni piccoli difetti che gli impediscono di raggiungere l’eccellenza, ma questo non gli impedisce di essere un ottimo prodotto, curato e rispettoso sia della console che celebra, sia dell’utenza finale.

Anche per oggi è tutto, carissimi fan bit-ellonici; il vostro Magnum CD-i vi saluta e vi dà appuntamento alla fine del mese, per il consueto viaggio nelle “oscurità” videoludiche.

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3 risposte a "RETROBONSAI – MEGA DRIVE MINI"

  1. I giochi sono buoni ma sulle moderne televisioni si vedono molto i pixil, capisco che la fedeltà all’originale però su un 40 pollici è davvero terribile, io l’opzione per un filtro edge o supersai l’avrei messa è l’unica cosa che mi manca davvero.

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