RETROBONSAI: THE C64 MINI

Un nero va a visitare la sede del Ku Klux Klan… (di Starfox Mulder)

Disclaimer: L’uscita del Pc Engine Mini è stata rimandata per la pandemia e dopo anni a combattere la nuova moda delle mini console abbiamo deciso di capitolare e recensirle tutte (o quasi) a cadenza mensile in attesa del nuovo minicoso. Seguite #retrobonsai

CONTESTO STORICO
Sul Commodore 64 si potrebbe parlare per anni ma sapete che c’è:
lo fanno già tutti.
Tutti chi?
Andate su facebook, cercate un qualsiasi gruppo che tratti di retrocomputing e badabooom, eccovi una schiera infinita di espertoni pronti a raccontarvi vita, morte e miracoli del celeberrimo, meraviglioso, ipermegasplendido BISCOTTONE.
Che per altro son tutte (oddio, quasi) lodi sensate, perché il commodore era davvero un prodotto eccezionale uscito nel momento giusto, peccato che…

Non ho niente contro Dio, è il suo fan club che mi spaventa. (Woody Allen)

Ecco, eliminate Dio e inserite il Commodore 64, la penso esattamente come lui!
Purtroppo l’8-bit più famoso degli anni ‘80 si porta dietro una schiera di nazisti oltranzisti che ci tediano le gonadi da anni con tutte quelle frasine simpaticissime tipo “si può giocare solo su tubo catodico” ed all’uscita del The C64 Mini han pensato bene di far partire una shitstorm basata sul sensatissimo NONCIGIOCHERÒMAIMANEPARLOAMMERDA.
Tutto regolare, non per questo meno penoso ma prevedibilissimo. Quello che invece non mi sarei aspettato è che oggi, a due anni dall’uscita di questa specifica mini console, ancora fanno girare “nuovi meme” (son tutti uguali e non ce n’è uno che faccia ridere ma che gli vuoi dire ai Boomer?) e motti contro chi l’ha acquistata.
Stiam parlando di over 40 con un lavoro stabile.
Ma la colpa se le cose vanno male in Italia è dei giovani?! SIGLA

“Vi piacerebbe ci fosse Commando tra i giochi presenti, e invece…”

L’HARDWARE
Più che in altri casi, qui si palesa l’effetto “gadget commemorativo” in tutta la sua potenza. Tutto mini ed inutilizzabile: tasti finti e uscite del raspberry pi. D’altronde quello è!

Savoiardo vs granella

Eccoci quindi a gestire un pulsante di start, un’uscita hdmi, un’entrata per il cavo di alimentazione (va bene quello degli smartphone se non siete degli appassionati della mela) e due porte usb per i controller.

Chiaramente il suo lavoro, in fatto di emulazione, lo fa alla stragrandissima, sia perché il raspy non ha nessun problema a gestire la potenza del Commodore, sia perché l’emulazione stessa non pecca in nulla…però c’è QUEL joystick.

Vi presento l’infiltrato degli haters.

Non giriamoci intorno ed andiamo a gamba tesa sul più grosso difetto di questa mini console: il controller è pessimo. Impreciso, con un evidente lag e scomodo.

Per fortuna potete usarne un altro!

Già, perché a differenza di molte altre mini console (specie quelle Nintendo) che pretendono sia tutto proprietario, il C64 mini contempla l’utilizzo di controller di terze parti, di gran lunga migliori di quello proposto. Di quali parlo? QUESTI

Inside the box

MODIFICABILITÀ
Risolto il problema controller, consci del fatto che il firmware vada aggiornato per poter goder appieno del prodotto, arrivo all’altra figata per cui questo minicoso merita gli applausi: prevede l’ampliamento delle roms.

Nominalmente è in grado di leggere i files .d64, .d81, .prg, .crt, .tap ma io ho visto che funziona bene quasi solo con i .d64, il che non è un problema dato che se ne trovano a iosa da scaricare in rete, quasi tutta la libreria di oltre 10.000 titoli usciti per Commodore. Per il nuovo firmware, andate QUI

Insomma, tanto lo sanno che lo avremmo crackato, quindi lo hanno fatto direttamente loro. Grazie!

Parliamo però anche dei giochi pre-caricati, che sono per molti la ragione principale per avvicinarsi alle mini-console, questa non esclusa. Sono tanti, sono belli (i più) e scatenano quella bella nostalgia anche in gente che all’epoca non era manco nata.

I GIOCHI

1 – ALLEYKAT

Che non è Alley Cat (non sbagliatevi coi felini). Un mix interessante di racing game e shoot’em up, giocabile anche in cooperativo con un second player, tutto comunque votato all’eliminazione di ostacoli nel nostro rapido incedere.

2 – ANARCHY

Pronti a reprimere le rivolte? Siete degli amici delle guardie! Ora che sappiamo chi siamo, giochiamocela al comando di un carro armato pronto a gironzolare per dei labirinti e sparare alle casse di munizioni nemiche (e non solo), per poi raggiungere la fine dei vari livelli.

3 – ARMALYTE

Un orizzontal shoot’em up di spessore, e dalla difficoltà “commodoriana”. C’è tutto quello che vi aspettereste nell’era di Gradius: power ups, orde di nemici con pattern predefiniti ed un boss di fine livello bello ciccione. Bello, ma davvero tosto!

4 – AVENGER

Scordate Captain America e soci, mettetevi la tutina da ninja e calatevi in una sorta di Gauntlet in salsa orientale. Esplorazione, ricerca di chiavi, assassinio di vari nemici e così di seguito. I dungeon crawling all’epoca erano fatti così ed Avenger ne era un degno discepolo.

5 – BATTLE VALLEY

Effetti di parallasse e gameplay ricercato…si vede che non stiamo parlando di un titolo di lancio. Uscito nel ‘88, Battle Valley ci metteva al comando di un elicottero ed un carro armato, entrambi in stage a scorrimento orizzontale. Col primo ripariamo i terreni crollati, col secondo facciamo esplodere i silos nemici. E vai di viulenza!

6 – BOULDER DASH

Convertito per girare anche sulle sveglie tra un po’, Boulder Dash ci vede al comando di un minatore in cerca di diamanti. Tanti stage da esplorare con i massi che ci cadono in testa non appena gli togliamo il terreno da cui vengono sorretti. Divertentissimo anche oggi.

7 – BOUNDER

La palla non rotola, rimbalza!
Consapevoli di ciò, benvenuti in un curioso platform a scorrimento verticale con mille trappole, nemici e piattaforme da raggiungere con la nostra pallina da tennis.

8 – CALIFORNIA GAMES

Celeberrimo ed osannatissimo (al punto che Atari per il suo Lynx lo volle come titolo di lancio), il gioco ci cala nei panni di alcuni sportivi di Malibu Beach, intenti a divertirsi con 6 differenti sports: palleggio, bmx, skateboard, surf, freesbee e pattinaggio.

9 – CHIP’S CHALLENGE

Il nerd Chip, alla ricerca della “patata” (sì, quella). Il nostro viene sfidato dalla desiderata pupa a terminare 100 rompicapi e lui ci si butta. Chiavi da trovare, piattaforme da utilizzare, nemici da evitare. Secondo me il miglior puzzle game sui generis di tutti gli anni ‘80.

10 – CONFUZION

Puzzle Game con musica di Rob Hubbard? Avete già tutta l’attenzione possibile! Aggiungete che il gioco è davvero carino e ci vuole al comando di una serie di caselle spostabili (stile gioco dei 15) con il chiaro intento di far sì che una scintilla raggiunga la miccia di una bomba per farla detonare. Cool!

11 – COSMIC CAUSEWAY:TRAILBLAZER II

Seguito diretto di Trailblazer (anch’esso presente in questa compilation, vedete sotto) si perde il second player, si guadagnano nuovi effetti grafici e livelli più ricercati, si scalda comunque la minestra.

12 – CREATURES

Uno dei più impressionanti titoli usciti su C64 durante il suo ciclo vitale. Grafica e musica al top per questo platform difficilissimo e ispirato, che non smette mai di entusiasmare anche a decenni di distanza. Doveroso che ci fosse e per fortuna: c’è!

13 – CYBERDYNE WARRIOR

Siete uno space marine in un platform 2D, col chiaro scopo di esplorare 3 pianeti imitando il successo di Metroid (andò meglio in seguito con Turrican). L’atmosfera c’è, il comparto tecnico pure, la qualità un filo meno. Non brutto ma abbastanza anonimo.

14 – CYBERNOID: THE FIGHTING MACHINE

Volete coniugare Shoot’em up e puzzle game? Immagino di no, ma erano gli anni ‘80 e si sperimentava, alla facciaccia vostra. Cybernoid ha una grafica mostruosamente bella, un livello di difficoltà indecente e tante di quelle idee da non stare in un singolo gioco (e infatti…). Da giocare.

15 – CYBERNOID II: THE REVENGE

C’è poco da dire su questo Cybernoid 2: more of the same! La formula di Cybernoid era piaciuta (giustamente)? Ed allora si replica con nuovi stage ed un livello di difficoltà invariato.

16 – DEFLEKTOR

Sessanta livelli di un puzzle game originalissimo, in cui dobbiamo dirigere un raggio laser, facendolo rimbalzare su una serie di specchi ed evitando vari ostacoli, fino ad un ricevitore a fondo schermo. Quando mancava la potenza, le idee abbondavano!

17 – EVERYONE’S WALLY

Vi ricordate le vignette di Andy Capp? Ecco, Wally Week, protagonista di una serie di 5 giochi di cui questo è il terzo, gli assomigliava enormemente. Carpentiere britannico alle prese con avventure “quotidiane” in platform 2D. Una serie di personaggi tra cui switcharsi e tanto surrealismo.

18 – FIRELORD

Fantasy Adventure con un cavaliere che spara palle di fuoco come protagonista! Troppo riassuntivo? Ci muoveremo tra una serie di schermate interconnesse, zeppe di nemici, cibo, collezionabili e png da incontrare. L’adventure ai tempi dell’ 8-bit.

19 – GALENCIA

Ma davvero Galaga per Commodore 64 non era mai uscito? Più o meno. C’era una sorta di conversione bruttissima datata 1982 ma è quanto di più dimenticabile si potesse fare. Galencia è un (altro) gioco nuovo, del 2017, che spinge l’hardware e regala un’esperienza spettacolare. Bello bello!

20 – GRIBBLY’S DAY OUT

Sono convinto che le idee degli anni ‘80 oggi ce le sogniamo. Ci si stupisce per un gioco originale (ogni morte di papa) mentre nell ‘85 venivamo calati nei panni di Gribbly, intento ad esplorare 16 livelli in qualsiasi direzione degli immensi stage in 2D, con l’intento di recuperare i piccoli Gribblets e riportarli a casina loro. Roba da farci un gioco? Ebbene sì!

21 – HAWKEYE

Benvenuti in questo carismatico platform 2D con 12 livelli da affrontare scovando pezzi di puzzle (4 ogni stage per uscirne) ed affrontando nemici in compagnia del nostro alter-ego cyborg. Tutte le componenti più tamarre dell’action sci-fi dell’epoca racchiuse in un gioco.

22 – HEARTLAND

Vi ricordate Oddjob, il villain di 007 in Goldfinger? Usava un cappello come arma e qui farete lo stesso, in questo strano ed interessante adventure 2D. Schermate da esplorare sia orizzontalmente che attraversando porte, capacità di saltare, armi tra cui scegliere (il cilindro letale è la prima) e pochi ma efficaci colori.

23 – HEROBOTIX

Non lo shoot’em up che stavamo cercando. A zonzo per livelli, collezionando pezzi di un’arma utile a distruggere il megaboss, il tutto combattendo vari nemici e cercando il modo di aprire cancelli ancora inaccessibili, ci parrà di vivere un’esperienza in tutto e per tutto low budget e guardacaso: è così! Piuttosto incomprensibile la sua presenza nella collection, ma forse a qualche progettista piaceva molto da piccolo.

24 – HIGHWAY ENCOUNTER

Al comando di un Dalek (se siete fans del Doctor Who capirete l’analogia, altrimenti funzionerà meglio: un bidone con le ruote) dovrete liberare 30 schermate isometriche da ogni possibile ostacolo per la bomba che volete condurre verso la base aliena, così da farla esplodere e trionfare!

25 – HUNTER’S MOON

C’è chi dice che gli shoot’em ups per C64 sono tutti sottotono rispetto ai prodotti simili comparsi su console…forse, ma di sicuro avevano perle di originalità uniche, questo ne è un esempio. Tanto da esplorare ed una strategia tutt’altro che scontata da imparare.

26 – HYSTERIA

Platform 2D ne avevamo a iosa, ma qui ci si distingue per l’originalità dell’ambientazione…delle ambientazioni dovrei dire, dal momento che ce ne sono ben tre: Antica Grecia, Medioevo e Futuro. Interpreteremo l’ultimo agente della Time Corps, sopravvissuto ad una setta capace di evocare un’entità pronta a distruggere lo spazio tempo. Che trip!

27 – IMPOSSIBLE MISSION

Signore e signori: sua maestà. Vera Killer Application al suo lancio nel 1984 (rimasto esclusiva C64 per un intero anno) ed ancora oggi divertentissimo platform a tempo con una miriade di “trabocchetti” da evitare, robots da disattivare e puzzle da raccogliere.

28 – IMPOSSIBLE MISSION 2

Come si fa a non fare un seguito del successo per eccellenza che fu IM? Non si può infatti! Ed ecco quindi il solito Elvin Atombender che torna a minacciare l’umanità, il nostro eroe che esplora ben 9 torri differenti (stavolta ci si sposta verticalmente per lo più) e tutto il gameplay si ripresenta uguale ma in un contesto più grande.

29 – IO

Quando si parla dei migliori sparatutto su Commodore 64, il nome di IO viene sempre fuori. Un caso? Io non credo! (cit.) In realtà IO non è il massimo dell’originalità e rimanda molto ad R-Type o altri orizzontal-shmups, eppure è fatto benissimo e sa divertire anche a tanti anni dal lancio. Un must!

30 – JUMPMAN

C’è stato un momento in cui emulare Donkey Kong pareva l’idea migliore possibile ed ecco che nacque (tra gli altri) Jumpman. 30 stages a schermata fissa, bombe da disinnescare, nemici da evitare e via di seguito. Bello in realtà, ma l’originalità stava altrove.

31 – MEGA APOCALYPSE

La formula è quella di Asteroids e ci troveremo a muovere per tutto lo schermo la nostra navicella, capace di girarsi su se stessa e sparare (o evitare) nemici e asteroidi. Il multiplayer lo rende un filo più interessante; per l’epoca era tanta roba ma oggi…in single player…

32 – MISSION A.D.

Gioco estremamente profondo per l’epoca. Al comando dell’agente IY ci troviamo all’interno di un grande complesso artificiale diviso in 8 zone da esplorare, per trovare i nostri bersagli (indicati a schermata e sulla mappa). Salti, spari ed esplorazione in questo validissimo adventure 2D.

33 – MONTY MOLE

Facente parte della fantabulosa categoria dei platform dalla difficoltà indecente, la serie della talpa Monty ha origine qui e lo fa spezzandoci le gambe. Quanto di più distante dall’idea di esperienza videoludica rilassante.

34 – MONTY ON THE RUN

Al terzo capitolo i programmatori capirono come perfezionare la saga e finalmente si ha un gameplay curato ed efficace, in questo platform 2D dalla comunque alta difficoltà e una delle colonne sonore migliori dell’epoca.

35 – NEBULUS

Il gioco delle torri rotanti. Il nostro protagonista deve scalarle tutte entro un limite di tempo ed ogni errore lo porterà o a perdere una vita o a scendere di un piano (quindi perdere tempo, quindi probabilmente una vita). Bello bello in modo assurdo! (cit.)

36 – NETHERWORLD

Un altro shmups spaziale con scorrimento orizzontale ed una vaga voglia di tentare qualcosa di nuovo. Cosa? L’obbiettivo da raggiungere. Che poi è sempre lo stesso: raccogliere diamanti. Dopo un tot vi si sblocca l’uscita al livello successivo ed avanti così…ad libidum…

37 – NOBBY THE AARDVARK

In un’ambientazione curiosamente pronta ad anticipare Spoongebob, Nobby mostra cosa sapeva fare il commodore a fine vita (infatti uscì nel ‘92). Difficoltà altissima ma gameplay estremamente preciso in questo platform coloratissimo e…un filo frustrante.

38 – NODES OF YESOD

Solitudine, smarrimento e…una talpa. Il nostro eroe è un astronauta finito sulla Luna, dove dovrà trovare 8 cristalli per poter ripartire. Questi sono tutti nascosti in varie grotte esplorabili e “scalabili” tramite salti molto alti che tengono conto della gravità lunare, ma senza una talpa a nostra disposizione come ci faremo strada nei tunnel? Eh, suvvia!

39 – PARADROID

Un curioso sparatutto in cui interpreteremo un droide che deve far fuori tutti gli altri droidi (ostili) presenti sull’astronave, attaccandoli col laser o scontrandosi a duello con loro, nell’intento di appropriarsi dei loro poteri. Sperimentale.

40 – PITSTOP II

Come Pitstop ma “più grosso”. 6 circuiti contro i 4 del precedente; schermo sempre diviso in split orizzontale per il second player o, in caso di sua assenza, per mostrare una delle 8 auto pilotate dal computer, ed in generale grafica e sonoro migliorati.

41 – RANARAMA

Il gameplay è quello di Gauntlet (visuale top-down, esplorazione di dungeons ed uccisione dei nemici) ma differisce molto per due elementi: siamo una rana e lanciamo incantesimi. Ben 8 magie, che variano da quelle d’attacco a quelle di difesa, selezionabili e lanciabili in base alla situazione.

42 – ROBIN OF THE WOOD

Una scorrazzata nell’enorme foresta di Sherwood (330 schermate) al comando del celebre arciere, con un gameplay decisamente identico a quello di Sabre Wulf. Il nostro eroe inizia il gioco con un bastone, ma lungo il percorso può ottenere spada ed arco, oltre che affrontare varie guardie e minacce. Evitate i porcospini: sono letali!

43 – RUBICON

“Predator incontra Alien prima che arrivassero dei film brutti a mostrarcelo” in questo run’n’gun dei primi anni ‘90. Interpretiamo un supersoldato armato di tutto punto ed inviato su un’isola sperduta a liberarla degli alieni che ci sono finiti sopra. Due dimensioni, scorrimento orizzontale, eccetera eccetera.

44 – SKATE CRAZY

I giochi di skate non brillavano particolarmente prima della serie Tony Hawk (e della sua spettacolare colonna sonora), ma devo ammettere che Skate Crazy sapeva essere divertente e spensierato…anche se si usavano i pattini.

45 – SKOOL DAZE

Il curioso free roaming più in voga negli anni ‘80. Dobbiamo trovare la nostra pagella e farla sparire all’interno della scuola, ma si trova in una cassaforte, con codice da scovare stordendo professori e marchiando nel frattempo i vari stemmi della scuola.

46 – SNARE

20 livelli da esplorare a bordo del nostro mezzo, che non si sposta mai dal centro dello schermo. Come ci muoviamo quindi? Spostando l’intero schermo. Ve lo dico: all’inizio è straniante e ci vuole un po’ per prenderci la mano. Poi è (abbastanza) divertente.

47 – SPEEDBALL

Chiaramente ispirato dal film Rollerball, Speedball fu uno dei primi giochi dei Bitmap Brothers. Ebbe più successo su altre piattaforme (Amiga in primis) e si perfezionò col suo seguito, ma già ci mostrava un sistema di punteggio curioso, un’ironia sopra le righe e un gameplay assuefacente.

48 – SPEEDBALL 2

Per molti il miglior gioco dei Bitmap Brothers e, se si ha a disposizione un amico con cui giocarlo, quei molti potrebbero proprio aver ragione. Speedball 2 è un perfezionamento a tutto tondo della formula avviata col primo. Più umorismo, più scelte, più bagarre. Certo, questo nella versione Amiga, sul C64 invece…

49 – SPINDIZZY

385 livelli isometrici da esplorare per recuperare tutti i cristalli prima che scada il tempo a nostra disposizione (tre ore) e soprattutto attenti a centellinare i movimenti per non terminare il carburante. Esiste anche la modalità second player che curiosamente splitta i movimenti: il primo giocatore va su e giù, il secondo a destra e sinistra. Delirio!

50 – STAR PAWS

Matthew Smith, il celebre ideatore di Manic Miner, scomparve prima di pubblicare il tanto annunciato Attack of the Mutant Zombie Flesh Eating Chickens From Mars…questo gioco è quel che ne rimane del concept. In sostanza un emulo di Metroid con un cane astronauta alla ricerca di polli arrosto.

51 – STEEL

Al comando di un droide esploreremo in lungo e in largo (ma sempre in un 2D orizzontale) ambienti futuristici alla ricerca di varie card dal colore porpora, sparando ai nemici ed imboccando differenti sentieri. Presente all’interno un minigame alla Yar’s Revenge e nel complesso una buona (ma un po’ confusionaria) grafica.

52 – STREET SPORTS BASEBALL

Spostiamo il Baseball dallo stadio a forma di diamante fino alle strade, o meglio, ai campetti. Come dei novelli Peanuts, impegnati nell’ottenere quella vittoria che non arriverà mai, ci caliamo in un contesto nuovo e originale, dove ci saranno da schivare pozzanghere e ceppi d’albero.

53 – SUMMER GAMES II

La Epyx fece questa serie di videogames contenitori, con al loro interno una serie di mini giochi. Dopo avervi parlato di California Games, passiamo ora alla seconda versione, Summer Games, con al suo interno: Salto triplo, Salto in alto, Canottaggio, Lancio del giavellotto, Kayak, Scherma, Ciclismo ed Equitazione.

54 – SUPER CYCLE

“Ce la si fa a portare Hang On sul Commodore senza pagare alcun diritto?” Ma Certo! Che poi Hang On arrivò pure sul biscottone ma ormai si era già copiato tutto con Super Cycle. Stage bonus ogni due completati e 3 livelli di difficoltà.

55 – TEMPLE OF APSHAI TRILOGY

Qui c’è un problema: TEMPLE OF APSHAI è un giocone, ma è fatto per computer e serve una tastiera. Ne avete una da attaccare al The C64mini nella seconda porta usb? Ok, allora giocone! Se vi manca e sarete costretti a richiamare la tastiera virtuale ogni volta, beh…questo dungeon crawler lo abbandonerete dopo i primi 2,5 minuti.

56 – THE ARC OF YESOD

Seguito diretto di Nodes of Yesod (presente in questa compilation), qui il nostro sparuto astronauta dovrà andare alla ricerca del monolite alieno (Odissea nello Spazio docet) e disarmarlo prima che venga usato contro…qualcuno o qualcosa. Il gameplay è lo stesso, la grafica un filo più curata.

57 – THING BOUNCES BACK

Il seguito diretto di Thing on a spring, con lo stesso protagonista, lo stesso gameplay da platform 2D difficilissimo con boss finale (qui dopo 11 livelli) e la perdita di Hubbard alle musiche (ma anche Ben Daglish fa il suo sporco lavoro).

58 – THING ON A SPRING

Noto per la sua colonna sonora epocale (Rob Hubbard docet), anche il gioco è parecchio carino e si caratterizza per la sua impostazione, tipica dell’epoca, nei platform dall’elevata difficoltà. Foss’anche che lo tenete su 10 minuti, vi esalterete comunque, garantito!

59 – TRAILBLAZER

La sfera rotola in un piano inclinato e rischia di cader giù. Starà a noi impedirlo! Riflessi pronti e multiplayer palese sin dallo split screen con cui ci approcceremo al titolo, Trailblazer presenta una buona fisica ed un ritmo che ci appassionerà, soprattutto se sapremo trovarci un compagno di giochi.

60 – UCHI MATA

Il picchiaduro del Judo, semplice e diretto. Questo sport agonistico, diventato disciplina olimpica nel 1964, viene qui discretamente trasposto con la combo tasto Fire + direzioni, in puro stile Street Fighter, ma con il tasto azione premuto prima di agire. Le contromosse van calcolate in base all’attacco avversario ed eccovi confezionato un gioco parecchio profondo, specie per l’epoca.

61 – URIDIUM

Ed ecco l’altro Shoot’em up celeberrimo per C64, difficilissimo ed immortale. Scorrimento orizzontale, livelli percorribili in entrambe le direzioni e riflessi eccezionali per sopravvivere. 15 stages, ognuno di essi con il nome di un metallo (anche immaginario).

62 – WHO DARES WINS II

Tra le colpe di questa mini console c’è l’assenza di Commando (e della sua epocale colonna sonora)? Poco male, ci piazziamo il seguto del clone. Già, perché il primo Who Dares Wins era così identico che venne ritirato per plagio, quindi in questo seguito si mantiene lo stesso gameplay ma calato in livelli del tutto nuovi. E’ il cugino povero, ma ad essere onesti: merita molto!

63 – WINTER GAMES

Sempre la Epyx, sempre a raccogliere minigiochi in un unico titolo. Dopo la California e l’estate (Summer) eccovi gli sport invernali, nello specifico: Freestyle (salto acrobatico con gli sci), Pattinaggio (con figure da eseguire), Salto con gli sci, Free Skating (tipo il Pattinaggio ma con tempi diversi), Pattinaggio di Velocità, Biathlon (sci di fondo + tiro a segno), Bob.

64 – WORLD GAMES

Concludiamo con questo gioco la saga (o sagra) di minigames confezionati da Epyx. Stavolta con: Sollevamento pesi, Salto delle botti, Tuffi dalla scogliera, Slalom gigante, Logrolling (equilibrismo su un tronco), Rodeo, Lancio del palo, Sumo.

65 – ZYNAPS

Dai tizi che convertirono Uridium su Spectrum, un nuovo orizzontal shoot’em up particolarmente colorato e non meno ostico di tutti quelli usciti per il biscottone. Curiosamente Zynaps appare originale nel suo essere distante dai canoni del genere su C64 e più simile a quelli per console. Ben 14 livelli, ognuno col suo boss finale da abbattere.

BONUS – BASIC

Ebbene sì, il sistema operativo più celebre degli 80es è stato inserito in questa mini console e potrete/ste mettervi a programmare i più svariati programmi direttamente su di esso. Lo farete? Ne dubito fortemente, ma trovo comunque carino il fatto che sia stata contemplata quest’ipotesi.

PREZZO AL LANCIO – PREZZO OGGI
Il prezzo ufficiale di lancio era di 79,90€ ed a conti fatti forse non erano manco troppi, ma perché pagarlo a prezzo pieno? Oggi si trova facile sotto i 50€ ma ciclicamente fa parte di offerte varie comparse in rete. Risultato? Io l’ho preso a 20€ e per quella cifra: acquisto bomba!

DIFFERENZE TRA LE VERSIONI
Esteticamente nessuna, ma la release USA differisce da quella Europea per i giochi al suo interno. Pochi a dire il vero e nulla di cui tener conto, dal momento che potremo aggiungerli autonomamente senza difficoltà, ma ad onor di cronaca andava precisato!

GIUDIZIO COMPLESSIVO
Siete fans del Commodore 64 originale ed ancora lo avete in casa, attaccato ad un tubo catodico nella vostra stanzina dall’aria pesante? FUGGITE SCIOCCHI!
Siete delle persone normali con una tv comprata negli ultimi 10 anni in salotto e volete provare un gadget commemorativo dal basso costo, l’efficace approccio plug&play e la consapevolezza di generare astio in una branca di dementi? Siete arrivati nel posto giusto! Poche decine di euro e vi portate a casa un prodotto carino, funzionale e pieno di giochi che non invecchiano mai.
Suggerisco di fornirvi di un controller usb tipo quello della PS3 per compensare al pessimo pad incluso, ma tolto ciò divertitevi: The C64 Mini spacca!


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