Uè Animali! Vi siete calati la vostra overdose di Prostamol per godervi la libidine bilionaria lontano dalle insidie poracce della spiaggia libera piena di Virus T sotto l’Umbrella? Avete commesso harakiri sulla cabeza con la Fatality di Sub-Zero per nascondere la vostra temperatura corporea da termovalorizzatore tipo stage di Heat Man, ingannando le laser gun a caccia di febbre del sabato sera? Vi siete allenati con l’accento svedese in una call intercontinentale con il visconte Cobram per rimorchiare le snodatissime mandrille Ikea e far sparire le vostre tracce lasciando il recapito di “Pronto Super Mario?” al posto del vostro telefono aziendale per evitare il vostro tracciamento dopo aver eseguito una ultracombo di malattie sessualmente trasmissibili in tutto il privé? Ocio però! Rapidi con il gioco di mano perché passare da un multiplayer di Tetris con le valchirie toniche come il compensato al single player del vostro vault anti-febbra è un attimo. Come ogni anno arriva il Libidinous Mixtape del RetroFestivalbar e questo giro vogliamo farvi da preparatori atletici per un autunno dove probabilmente torneremo in clausura a finire tutta quella sciampagneria di giochi rimasti incompiuti andando in crunch mode pesissimo come American McGee durante l’interminabile maratona di sviluppo di Doom, alimentandoci compulsivamente di lievito e amuchina al posto del cheddar fosforescente dei burger transgenici che hanno svezzato i regaz della IdSoftware.

“If You Can Dream It, You Can Do It”, American fa coppia con Dream e non a caso il nostro sviluppatore voleva essere una versione tipo Wario di Walterone Disney, il presunto proprietario della citazione preferita di tutti coloro che sognano di finire Super Mario 64 in 7 minuti e 36 secondi, roba da Via della Spiga – Hotel Cristallo. Ma mentre voi proletari ve ne state lì a ronfare come Mario mentre si immagina il suo sequel c’è chi questi sogni li realizza, e lo fa ininterrottamente da dieci anni raccogliendo milioni di paperdollari per finanziare cause ben più stimabili del vostro weekend a Pietra Ligure. Lotta alla povertà (probabilmente il peggiore di tutti i mali, vero proletari?) al cancro e il sostegno ai medici senza frontiere sono solo alcune delle raccolte benefiche di Games Done Quick, progetto nato nel 2010 durante il mitico MAGFest 8, festival mitologico del retrogaming dove pochi anni dopo si verificò un altro dei momenti più significativi dell’esistenza umana quando un eroe terminò Mega Man 2 mentre la Bit Brigade suonava live tutta la soundtrack. Games Done Quick è il successore di uno storico evento anni novanta che ha come protagonista involontario proprio il Dream Team di IdSoftware: Quake Done Quick. Lo scopo era quello di finire Quake nel minor tempo possibile utilizzando ogni cheat e glitch, praticamente Machiavelli che incontra Doc Brown e insieme si fanno una sveltina incaprettando Shub-Niggurath. Lo scorso mese Crusty Cage, il nostro nuovo colpo estivo del caciomercato (perché puzza come il sottopalla stagionato di quel macaco di Chaos di Primal Rage), ha scritto il suo teorema sulle speedrun anticipando l’evento estivo più atteso del retrogaming estremo, il torture porn di ogni sviluppatore che vede la sua opera originale violata dallo sproporzionato joystick di perversi gamers in grado di compiere prestazioni da Rocky Siffredy. Summer Games Done Quick, la sveltina drè marena tra sole, joystick e pole position. Taac!
Bionic Cummenda’s Libidinous Mix vol. 5:
RETROSVELTINA DRÈ MARENA
01-Quake Done Quickest
02-Games Done Quick 2010: Bionic Commando
03-Awesome Games Done Quick 2011: Castlevania
04-Awesome Games Done Quick 2012: Metal Slug X
05-Summer Games Done Quick 2013: Catechumen
06-Awesome Games Done Quick 2014: Mike Tyson’s Punch Out! Blindfolded
07-Summer Games Done Quick 2015: Oregon Trail
08-Summer Games Done Quick 2017: Chrono Trigger
09-Summer Games Done Quick 2017: Contra
10-Summer Games Done Quick 2020: Super Mario 64
“See You Later!”
Saluti Bionic Cummenda sempre un genio.
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