NON E’ LA RAIDEN #30: MEGAMANIA VOL. I

Uè animali! Avete abbastanza fegato per bruciarvi gli ultimi gettoni rimasti tra lotterie degli scontrini e un azzardatissimo gioco di mano stile Alex KiddSasso-Forbici-Carta di credito” alla ricerca di un cashback in rupie elettroniche, più svalutate della bombardatissima valuta della capitale dei proletari Pietra Ligure con tassi glaciali da Sub-Zero? Vi siete comprati abbastanza legna da scaldare nella vostra bolla d’aria domestica per godervi la sveltina di capodanno tra lampi d’artificio e il sottofondo musicale metallaro da libidine di Domenico Bini, mentre quel fracassaballe del drone della Policenaut sanitaria vi spia dalla finestra per assicurarsi che non ci sia nessun assembramento da gang bang? Salta la settimana bianca all’Hotel Cristallo con le gemelle Kessler e volete sfuggire dall’ombra rossa del Biscione svernando al top sulla scintillante playa immunizzata di Anguilla, per liberare il vostro magnetismo alla ricerca di un pungente retroamore più Very Hard del Tecnodromo di TMNT? Disperatevi, ma con moderazione centrista. Oggi è la giornata dove si festeggia l’esclamazione più amata dal Renatone nazionale e si celebra in schermo condiviso anche il compleanno Bit-ellonico! È già passato lustro di lusso da quando il setolosissimo agente Starfox Mulder narrava le origini bioniche del sottoscritto nel primo articolo dedicato proprio al quasi omonimo titolone Capcom, che diede il via alla nostra (il maiestatis è doveroso) retroludica attività imprenditoriale. A cinque anni di distanza dal Game Start colmiamo quest’oggi una grave lacuna del nostro retro-rotocalco con un altro titolo della casa di Osaka, un capolavoro di retrogaming cinepanettonico colpevolmente assente dalle nostre pagine che i più attenti di voi avranno già riconosciuto leggendo tra i grassetti presenti all’appello nelle righe precedenti. Guts, Fire, Cut e soprattutto Rock, ovvero tutti gli uomini d’acciaio della ultratrentennale saga di Rock Man, conosciuto nelle terre dei diversamente giapponesi come Mega Man! E se non avete abbastanza ocio da aver sgamato tutti i Robot Masters dietro le velatissime e fuori di gamba allusioni contemporanee allora ve li presentiamo noi, in una rassegna in due volumi che va dal debutto su NES al sesto capitolo, prima del passaggio su SNES e Playstation della saga originale e del suo seguito X. Ma una X vogliamo metterla, ed è quella dei glitchatisimmi pop_x, che con la loro megablasterosissima “Sparami” dal supersonico chiptune in pieno stile Dr. Wily Stage introduce il nostro party vietato ai maggiori di 64-bit. Taaac!

In The Year Of 200X…

“Ve lo do io il Sapientino”

Il Dottor Thomas Light (Right per i giapponesi che sono più lessicalmente impediti con la elle di noi romagnoli con la esshe) dopo aver vinto innumerevoli premi per il suo impegno nella robotica, tra cui anche il Nobel per la Fisica, fa partire un vero e proprio business di categoria per detronizzare il robottino Emiglio dall’olimpo della domotica. Nasce così la serie DLN (Dr. Light Number) con i primi due esemplari DLN-001 e DLN-002 che prendono il nome dal genere musicale che va sempre in tag team con altre stupefacenti attività come il sesso e la droga: Rock & Roll.

Il Re della domotica e la first lady si inchinano al Rock & Roll

DLN. 001 – Mega Man

La Rockstar

Se Geppetto ha partorito Pinocchio con una sega, al contrario il Dr. Light ha sicuramente avuto bisogno di molto più di un Master System per programmare il suo figlioccio Rock. Dotato di grandi capacità di apprendimento e un senso di giustizia a livelli di Santi Licheri, il “Miracle Kid” sceglie di farsi trasformare in una macchina da guerra non appena l’arcirivale di Light, il Dr. Albert W. Wily, sfodera le sue doti da Hackerino e riprogramma tutti i Robot Masters modello DLN per creare un esercito per conquistare il mondo. Rock diventa così Rock Man o, se preferite, Mega Man e il suo sprite creato dai maestri Kitemura (ocio Donald, non Kittemuort!) e Inafune rimarrà sempre lo stesso per tutti i primi sei capitoli della saga presenti all’appello su NES, come nella miglior tradizione del cinepanettone che tutto il mondo ci invidia. E come dare torto a A.K. e Inafking (questi i nickname dei due sensei di Capcom) quando il mega uomo in calzamaglia veste così bene?

Wily Wants To Believe

DLN. 002 – Roll

Desperate Houseware

Oltre a essere tecnicamente la sorella di Rock, Roll è soprattutto l’elettrodomestico più esoso mai creato superando nel Superclassifica Show di Voghera addirittura il Bimby e la Gira-Gira Rotowash. Se la serie di Megaman fosse ambientata nel 2020 sarebbe sicuramente lei la protagonista, con Rock declassato da Robo Master a Mastro Lindo.

DLN. 003 – Cut Man

Director’s Cut

Nei gialli il privilegio del primo sospettato spetta sempre al maggiordomo o al giardiniere. La governante Roll ha un alibi di acciaio inox 18/10 ma il terzo modello tagliaerba del Dr. Light, Cut Man, è invece uno dei primi a disertare per colpa d quello smanettone di Wily. Odia il Janken, il Sasso-Forbici-Carta giapponese, ed è quindi vulnerabile al Super Arm, il pugno di puggile che Mega Man apprenderà da Guts Man grazie al suo chip di apprendimento S.A.P.I.E.N.T.I.N.O. e alla sua Trasmigrazione attraverso Satomi appresa nella Divina Scuola Retrozen del Sensei Segata Kenshiro che gli permette di ciulare le tecniche dei suoi avversari.

DLN. 004 – Guts Man

Guts special guest in Mega Man 7

Il robo-capocantierepiù amato da tutti gli umaréll, Guts Man è uno dei Robot Master più celebri, che compare anche nel settimo capitolo di Mega Man su Super Nes in versione potenziata. Lancia sassi come un hobbit in amore scatenato berserk (ha lo stesso nomignolo di pennellone Gatsu) e teme gli attacchi bomba, in più sfoggia il caschetto giallo dei Met, i robometalmeccanici proletari della serie onnipresenti in ogni capitolo come il soviet socialista in ogni stabilimento dell’URSS di Zangief.

Hama-Met

DLN. 005 – Ice Man

E il Lin Kuei muto

Eskimo Moncler, occhio di ghiaccio e moveset da Kickle Cubicle, Ice Man porta lo stesso nome del mutante X-Men, ma sappiamo benissimo che la vera libidine si scrive X-Man. E come il nudista con la labirintite di Atari anche il nostro robo-surgelato pare abbia un debole per le mandrille di categoria. Ha avuto un colpo di fulmine per Roll, ma è allergico all’alta tensione.

DLN. 006 – Bomb Man

Chiamarsi Bomber

A proposito di labirinti esplosivi ecco il bomber di turno, che pattina sul filo del vaffa di Hudson Soft per l’evidente plagio del titolo della serie preferita da Bobone Vieri e Magnum P. P. Virdis. Ma in fondo tra bomberoni ci si perdona tutto tra una velina e l’altra, basta non giocare troppo col fuego.

DLN. 007 – Fire Man

Marsh Mallowes Speed-core Academy

Un tempo impiegato part-time in una termovalorizzatore, Fire Man si crede ora un super eroe e va in giro autoproclamandosi “Fiamma della Giustizia”. In realtà è solo un super errore che soffre le basse temperature, ma apprezziamo il suo coraggio di essere nato pompiere ma di voler morire da piromane.

DLN. 008- Elec Man

Elec-Elechu!

“Andiamo a vedere le luci della centrale elettrica, andiamo a vedere le luci delle centrali a turbogas”. Recitava così sotto la grande scritta Coop il Vasco Brondi nella sua “Piromani”, e non a caso si vocifera che questi due Robot Masters abbiano il vizietto per il Tropicanal. Non vogliamo andare a fondo sulla questione, nel caso ci pensano già loro.

Mega Man II

Sembra trash ma non è

DWN. 009 – Metal Man

I’m Metal Man

Il capostipite dei Robot Masters della serie DWN del Dr. Wily, Metal Man è l’evoluzione tamarra di quel mangiaforbice di Cut Man ma, nonostante sia un discepolo del Keeper Of Iron Steel Giorgio Mastrota e del Metallo, è pieno di difetti e alla fine è proprio una sega, letteralmente. Può essere distrutto dal suo stesso attacco con un solo colpo quando ricompare nella fortezza del Dr. Wily e il creatore Inafune lo ha scelto come peggior boss della serie. N.C.S.!

DWN. 010 – Air Man

Lakitù manchi solo tu

Il robot-ventilatore senza collo ha proprio bisogno di una camicia coi baffi. Air Man ama il windsurf e odia il bidone del verde, non fategli girare le pale eoliche o farete la finaccia del papi di Superman in quello stupro per gli occhi di “Man Of Steel”

DWN. 011 – Bubble Man

Bubble Bobble

Mega Man trema, è tornata la Balena! No, purtroppo non sta tornando la Prima Repubblica ma i cetacei di Bubble Man sono sempre a bocca aperta come la mandrilla di Porto Recanati per mangiarsi il nostro Pinocchio col Bazooka. La sua arma potrà anche sembrare più innocua di una riedizione delle Crystal Ball ma in realtà è l’unica che può sconfiggere l’alieno olografico finale creato dal Dr. Wily, Starfox Mulder Was Right.

DWN. 012 – Quick Man

Assecondami nelle operazioni di sbarco, rapido!

L’uomo sveltina è rapido nel gioco anca-bacino e con il boomerang, ma fa la figura del boomer ogni volta che Mega Man blocca il tempo per il messaggio promozionale di turno.

DWN. 013 – Crash Man

Progetto Mayhem

Crash è nato da un cocktail di rottami di Bomb e Guts Man, Wily si è però dimenticato di fargli le mani e lo ha trasformato in un Edward Mani di forbici meno sfigato, più dinamitardo e pure bipolare a causa delle personalità dei due robot che lo hanno preceduto e che convivono dentro di lui. Insomma è una multiproprietà piena di tritolo, si consiglia di areare bene gli ambienti.

DWN. 014 – Flash Man

Il Tempo e lo Spazio morirono ieri

Flash Man è il signore del tempo, per sconfiggerlo bisognerà zompare spesso prima che tutto si blocchi e che comincino le capocciate di ignoranza. La soundtrack del suo stage somiglia vagamente a Seek & Destroy dei Metallica, un particolare che conferma la colonna sonora di MMII come la migliore del retrogaming da bere

DWN. 015 – Heat Man

Riciclato dai rottami di Fire Man, Heat Man è sicuramente il padrone di casa dello stage più esoso di MMII. Il delirio comincia con i blocchi a scomparsa sui quali saltare, dove un minimo errore nello studio della sequenza di apparizione può portare al Game Over, in più l’uomo-zippo può rendersi invulnerabile andando in calore, insomma maneggiatelo con cura e lavatevi bene le mani con abbondanti bolle di sapone.

DWN. 016 – Wood Man

Bello Figo Wood

Wood Man è il primo Robot Master ecosostenibile creato dal Dr. Wily per speculare sul nuovo trend della Green Economy al fianco di Elon e Greta. Nonostante sia altamente infiammabile il nostro robottone in pellet possiede però una delle più utili armi di difesa, in grado di creare uno scudo di foglie contro le insidie del turbomondialismo e della neolingua.

Mega Man III

Here Comes a New Challenger!

DLN. 000 – Proto Man

Blues Brothers

Vi fischiavano le orecchie già da un po’, eh testine? Erano le blue notes che presentano il vero capostipite dei Robot Masters: Blues, alias Proto Man. Si tratta del primo prototipo del Dr. Light che riuscì a sviluppare una coscienza di sé, il problema era che il suo generatore funzionava peggio del cuore di Julian Ross. Light aveva intenzione di sistemarlo ma Proto, per paura di perdere la sua identità con le modifiche, scappò di casa dandosi al nomadismo. Trasformato in seguito da Wily in un robot da combattimento con un nuovo generatore nucleare che andava a sostituire quello solare di Light, Proto Man diventerà il nemico-amico di Mega Man in più occasioni.

DRWN. 017 – Needle Man

Pic indolor

La serie DRWN dei Robot Masters di MMIII è l’unica sviluppata a seguito di una collaborazione tra Light e un apparentemente pentito Wily, con lo scopo di creare dei difensori per il pianeta Terra. Ovviamente la cosa andò malissimo, perchè si sa che in ogni società i soci devono sempre essere meno di tre e dispari. Needle Man unisce parti del vecchio modello di Air Man con il sistema di combattimento di Metal Man, ed sarebbe sicuramente un temibile avversario se non avesse cosi tanto paura degli aghi. Pora stela.

DRWN. 018 – Magnet Man

Chick Magnet

L’acchiappa-tope per eccellenza, Magnet Man è lo Zanza dei Robot Masters. Le regole dell’attrazione le ha scritte praticamente lui, il problema è che poi le ha salvate su un floppy disk che si è smagnetizzato per colpa delle sue calamite. Una calamità che lo ha poi convinto a formare una squadra di supercattivi per sconfiggere gli studenti del Professor X.

DRWN. 019 – Gemini Man

Dimensione Oscura!

Non si esce dalla Terza Casa, e nemmeno dallo stage di Gemini Man. In realtà il Gemello non ha problemi di personalità come Crash Man o il Gran Sacerdote Arles, è solo molto narcisista come quel metrosessuale di Fish e adora riflettere la sua immagine olografica e i laser sui cristalli di meth “made in Albuquerque” sparsi per il suo livello. Time To Cook!

DRWN. 020 – Hard Man

Falcon Punch!

Massimo esponente del celodurismo robotico, Hard Man è anche un campione dello Shoryuken esteso a ogni aspetto della vita. La sua corazza è di Ceratanium, lo stesso materiale utilizzato per l’armatura di Mega Man, le forbici di Cut Man e la lama di Metal Man. Insomma qui si va a oltranza all night long, taac!

DRWN. 021 – Top Man

Sempre al Top!

Più viscido di Gigi la Trottola, Top Man pensa di far girare la testa delle robo-girls con la sua lingua sciolta e invece fa sempre la fine di quello che alla Ruota della Fortuna non riusciva a comprare una vocale quando doveva scoprire l’arma segreta delle amazzoni: la f_ga.

DRWN. 022 – Snake Man

Ssssire, la cicogna è Robin Hood!

Il Biscione è sempre simbolo di Dominio Economico e Snake Man sa usare bene la lingua per dominare il palinsesto degli 8 canali presenti all’appello sullo Stage Select di Mega Man. I robo-serpenti di Snake sono così letali da essere dannosi anche per lui stesso, inoltre teme gli aculei del borchiatissimo Needle Man. Vanta il primato di essere il primo Robot Master ispirato a un animale, quindi a gente come voi.

DRWN. 023Spark Man

Non incrociate i flussi!

Simile a Crash Man per gli elettrodi al posto delle mani, Spark Man genera un voltaggio che doppia addirittura la capacità dell’ormai obsoleto Elec Man. Ha una passione per le anguille elettrofore e forse farebbe meglio a darsi all’ittica visto che non se lo fila nessuno, ma siamo certi che farebbe uno splendido tag team con Blanka. Ha paura del buio, gli consigliamo quindi di stare lontano dall’ultimo Robot Master di questa prima rassegna.

DRWN. 024 – Shadow Man

Ryu Hayabusa, sei tu?

No, non è Ninja Gaiden, e non è neanche l’antieroe voodoo proveniente da Bayou Paradise in Louisiana, località nota come “The asshole of the universe”. Shadow Man è però misterioso proprio come Michael LeRoi, infatti il materiale di cui è composto ha origine extraterrestre ed è stato poi utilizzato da Wily e Light per la sua creazione. Utilizza tutte le tecniche del Ninja Murasaki ma teme le robo-geishe che lo chiamano trottolino amoroso, e come dargli torto? Dudu-dadada.

To Be Continued…

Has Fidanken!

Mega Man, Rush e Beat vi danno appuntamento alla prossima puntata di Megamania vol. 2 con gli altri tre capitoli per NES. Intanto autocelebriamoci in questo Bit-day ricordando ancora una volta il punto più alto mai raggiunto tra musica e retrogioco, con la Bit-Brigade che suona tutta la soundtrack di Mega Man II live. Sì, l’avete già visto, ma anche Mega Man l’avete visto sei volte e lo volete sempre identico. E questa non è un’opionione: è un teorema!

“See you later!”


4 risposte a "NON E’ LA RAIDEN #30: MEGAMANIA VOL. I"

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