NON E’ LA RAIDEN #32: MEGAMANIA VOL. II

Uè animali! Siete già fuggiti dalla banalità del reale iniettandovi nella retina una versione hackerina di Polybius per Virtual Boy con accesso diretto a un metaversus di superbotte ninja a tripla X combo nel Netherrealm dell’inferno retrogaming? Avete capitalizzato i vostri cripto gettoni shokan Sheeva-Inu per organizzare un Mai Dire Banzai clandestino dove proletari disperati in tuta di acetato fanno la fine del totano sfidandosi a Horrore e Biscia mentre vengono bullizzati dagli squadristi sonari che indossano la maschera a forma di triangolino che ci esalta? Vi è partito il Bust-a-Groove che evoca una tempesta giuliacciana di fulmini e shitstom sulle pagine in ultra HD dei peggiori influencer next-gen bailando a tempo con un lisergico chiptune portatile LSDJ? Provate una doppia libidine da onanismo SEGA ogni volta che infilate il dito nelle piaghe e negli tsubo dei contrabbandieri di FMV tarocchi, spacciati sulla Retro Piazza Affari per opere d’arte mobili manco fossero una cabriolet rossa full optional e sempre aperta con tanto di frigobar a temperatura Sub-Zero pieno di polibibite CD-i Tonic? Se vi ritrovate in almeno una di queste retromission allora siete colpevoli quanto noi e vi abbiamo riservato una postazione multiplayer nel nostro party del Bit-day! Sei anni fa avveniva la pixellata concezione dei Bit-elloni e oggi vogliamo festeggiare questa giornata internazionale della piadina 8-bit all’insegna della megalomania con il secondo volume della nostra compilation Megamania, dedicata non a caso ai sei capitoli del robottino in calzamaglia blu di Capcom. Quindi facciamo entrare tutti gli uomini d’acciaio inox del Dr. Wily per una parata di festeggiamenti biotronici in compagnia di superstar come l’onorevole Yamato Man, il vietcong Napalm Man e il metereopatico Toad Man. Sarà assente Turbo Man, che si trova sul roster del settimo capitolo, ma al suo posto abbiamo invitato lo special guest Sailor Man per aprire le danze e omaggiare un altro grande turbo uomo in denim e mascara che proprio di recente ha dichiarato game over: Hank Von Helvete!

Sigla!

Mega Man IV

Socialismo tascabile, anche su Game Boy

DWN. 025 – Bright Man

Taiyoken!

La nuova serie di Robot Masters viene in origine codificata con la sigla DCN, acronimo di Dr. Mikhail Cossack Number. Prima di subire le perfide modifiche del Dr. Wily manco fossero un Ciao truccato con marmittone LeoVince e ritargati con la consueta marca DWN, questi automi erano infatti alimentati da elettricità sovieta e assemblati per liberare l’animale proletario dalla più grande disgrazia della sua vita: il lavoro. Bright Man è il primo della lista, un logorroico lampadario ambulante in grado di smarmellare una luminescenza da 1.21 Gigowatt che farebbe flashare pure Doc Brown e Biascica. Brillocco Man non sopporta le precipitazioni e si imbarazza al pensiero dei distretti a luci rosse, blackout assicurato in caso di pioggia sporca.

DWN. 026 – Toad Man

Il Re Lucertola e l’ipnorospo

Da non confondere con il funghetto abituato a far crollare l’indice azionario della libidine di Mario ogni volta che sbaglia castello alla ricerca di Peach, Toad Man è un ranocchio noto per aver presentato sia Linea Verde che le previsioni del tempo prima del gradito casting delle Meteorine. Quell’uccello del benaugurio di Eric Draven ci insegna però che non può piovere per sempre, basta una trivellona da Gurren Lagann per sfondare anche il cielo più inquinato dell’idroscalo.

DWN. 027 – Drill Man

Raw Raw Fight The Power!

Questo vecchio trapano è un veterano del mining selvaggio di rupie e Bitel-coin in perpetua competizione con Rockford, il frontman di Boulder Dash. Soffre della stessa trivellite esplosiva di Crash Man, perché non ha senso accontentarsi di avere i pugni nelle mani quando puoi permetterti due avvitatori coi petardi.

DWN. 028 – Pharaoh Man

Shoryukhamon!

Il faraone più bidimensionale dei geroglifici della esosissima piramide di Anakaris ha l’aria di quello che divulga duro nella prima serata di Superquark, mentre in realtà fa la figura della mummia ogni volta che finisce flashato dalle luci stroboscopiche che rimbalzano sulle minigonne delle cubiste di un’altra grande piramide, quella discocratica del Cocoricò.

DWN. 029 – Ring Man

“Uè Tovarish Cossack, hai un cerchio alla testa?”

L’idolo indiscusso di all the single ladies, Ring Man è un appassionato di quoits e di tutti i passatempi con un cerchio come protagonista, tipo il gioco di mano che si fa unendo indice e pollice che legalizza la violenza fisica contro tutti coloro che fanno ballare l’occhio sulla mossa. Ocio però all’occhio di Ra che fa scottare l’anello più dello sguardo da marpione di Sauron. Pagabile!

DWN. 030 – Dust Man

Er Monnezza

Con un’aspirazione più vorace della trappola ectoplasmica di Ray Stantz, questo Robot Master intona i rumori come Rottamaio Del Suono e nelle pulizie di primavera è più rapido di ottantotto cloni ninja di Marie Kondo. L’allergia alla barra degli alberi però non perdona e oltre a far impazzire l’Antonella costringe alla commozione involontaria anche Dust Man, quasi quanto vero il finale del Signore Degli Anelli raccontato magistralmente da Randall di Clerks.

DWN. 031 – Dive Man

Psycho Crusher!

 We all live in a Blue Submarine n. 6, anzi in questo caso non solo lo si vive ma si diventa un sottomarino umanoide che parte in Sumo Headbutt e spara razzi-missile a ricerca contro gli ecoterroristi gretini di Zorndyke. Ma il mal di mare è una bestia più brutta del grande Dagon e la pirateria fa paura a tutti i marinai, purtroppo non c’è nessun affettuosissimo Sailor Man che possa consolare il nostro palombaro Dive Man.

DWN. 032 – Skull Man

Skullomania

Tra tutti i roboproletari ideati dal Dr. Cossack, gli unici due già assemblati per menare duro prima delle modifiche di Wily sono Ring Man Chechi e l’ultimo della lista: il darkettone Skull Man. A differenza però del Robot Drupi, Skullomania si concentra sia sull’attacco che sulla difesa e riesce a circondarsi di una barriera edificata con puzza di morte e sana misantropia. Uè testina di morto, non stare lì ingessato con la mandibola e ricorda: cenere alla cenere e polvere alla polvere. E questa non è un’opinione, è un teorema!

Mega Man V

Protorevolution

DWN. 033 – Gravity Man

“Loro sono in Lista Proto con me, abbiamo le ridu”

Questa serie di Robot Masters è schierata con la ggente che fa parte della rivolta di Blues, aka Proto Man, per far esplodere il governo e i matusa come Dr. Light con grinta e simpatica verve. In realtà si scoprirà che la rivolta non è guidata dal Proto ma da un suo account fake più finto del vostro marsupio di Ghuccy, il tutto ovviamente ideato da quel troll imperdonabile di Dr. Wily. È sempre colpa sua, e quando non lo è possiamo comunque incolpare il governoladroh1!1! o in ultima la gravità. E chi chiamerai quando vorrai trovare qualcuno più colpevole di te? Gravity Man! Salva un capro espiatorio, spedisci in orbita Gravity Man al suo posto.

DWN. 034 – Wave Man

Has Fidanken!

“Get Over Here!” Rapido con l’arpione ma ben lungi dall’essere un marpione, Wave Man è antisociale quanto la sua infernale controparte ninja. Lui preferisce le profondità del mare alla catacumba del Netherrealm, un posto offshore come l’atlantidea Valbruna al largo della Baia Imperiale, frazione di Gabicce Mare.

DWN. 035 – Stone Man

Bel morso, ma vogliamo parlare dei problemi di Mega Man?

Edificato con i calcinacci di qualche inguardabile ecomostro dell’hinterland, Stone Man è grande e grosso ma ha un cuore fragile. Fatelo a pezzi come il puzzle cardiaco sparso in giro per Hyrule con qualche botto da infarto di Napalm.

DWN. 036 – Gyro Man

γύρος

A metà tra Nanni e il Gira La Moda, Gyro Man è un radical chic originariamente progettato da Wily per diventare il suo elicottero personale ma viene trasformato poi in un rocketman qualsiasi, con tanto di jetpack difettoso causa zavorra troppo esosa dovuta alla continua voglia di gyros che riecheggia nel ventre. Riportatelo coi piedi per terra con una bella turbolenza gravitazionale, dopotutto il posto sui cieli e sulle piste innevate di Cortina è esclusiva dell’Avvocato. Taaac!

DWN. 037 – Star Man

Nato sotto il segno dei Pesci

Se vi è partito in filodiffusione nella cabeza il jingle di Teiera Ziggy Stardust abbiamo un pessimo acronimo per voi: N.C.S. Qui semmai ci vorrebbero le 619 dell’omonimo luchador con la tutina fucsia e la maschera astronomica di Pro Wrestling. Star Man ha preso possesso di un satellite dal quale sogna di viaggiare verso Marte a bordo di una elettro-cabriolet abbracciato alla batteria al litio più carica tra tutte le Duracell di Elon

DWN. 038 – Charge Man

Thomas!?

La propulsione non è solo quella delle batterie elettroniche del futuro, un Robot Master a vapore è possibile e si chiama Charge Man. Più puntuale di una locomotiva sulla tratta Forlimpopoli-Addis Abeba, il nostro automa steampunk sfreccia come il Galaxy Express 999 sui binari a ritroso del passatismo. Fatelo tornare al Futuro con tutta la pesantezza di un macignu chiamato Presente.

DWN. 039 – Napalm Man

Più radioattivo del parco giochi del coreano più famoso del mondo, Napalm Man è il testimonial delle fragranze di Eau du Mekong, il profumo preferito dal Maggiore Guile. Preparategli una bella trappola di cristallo e ribaltate la sua taunt “Welcome To The Rice Fields Motherfucker” con una calcista “Yippee-ki-yay Motherfucker”.

DWN. 040 – Crystal Man

Aurora del Nord!

Saremo di parte ma non possiamo parlare male di un Robot Master battezzato con il nome dell’Hotel presente all’appello al traguardo del nostro circuito preferito che parte da Via Della Spiga. Sgocciatore seriale dell’omonima sciampagneria e selezionato dal Dr. Wily per finanziare le sue operazioni con la vendita di Swarovski tarocchi, Crystal Man è anche un chiromante più claroveggente della zingara Cloris.

Mega Man VI

I’m Iron Man

DWN. 041 – Blizzard Man

Wily, fai l’accento svedese!

20XX: dopo la mancata rivoluzione del finto Proto Man viene fondata l’Organizzazione Mondiale dei Robot, una paramassonica loggia transumanista che farebbe rollare i barrel a Starfox Mulder. Un anno dopo grazie ai finanziamenti della Fondazione X del misterioso Mr. X (ocio che Starfox esce i Pistoleri) viene addirittura inaugurato il primo World Robot Championship Tournament, una versione Megamania di WrestleMania o del Budokai Tenkaichi. Proprio come il Maestro Muten travestito da Jackie Chan che si fa sgamare con spruzzate di epistassi dopo aver visto il nuovo kata in lingerie di Lan Fan, anche Mr. X si rivela a tutti dopo aver dichiarato di voler dominare il mondo usando i robot partecipanti al torneo come esercito. E chi sarà mai? Ma è lapalissiano: Dr. Wily! E il primo dei suoi nuovi Master è Blizzard Man, praticamente Albertone che scia facendo slalom tra medals e models di categoria. Ma non fatelo roteare o cuocere a 1080° o farà la fine dei 285 paganti di Alex l’Ariete. E se c’è un bambino? (cit.)

DWN. 042 – Centaur Man

Totip

Come direbbe l’Orlando questa è storia e cultura. Centaur Man è costantemente in lotta contro le capre ignoranti e depensanti che disprezzano l’arte. Partecipa al torneo per finanziare il suo museo e scommettere sulle corse clandestine di animali mitologici. È in grado di fermare il tempo e di teletrasportarsi, ma quando a Mega Man girano le palle chiodate non c’è Chirone o Allegro Chirurgo che tenga.

DWN. 043 – Flame Man

Kal Vas Flam

Proprio come Charge Man anche lo Sceicco Flame Man è alimentato con un combustibile retro, questa volta a petrolio. Turbante ben allacciato, lanciafiamme sempre acceso anche di giorno e impudenza sempre, soprattutto quando soffia la Desert Storm.

DWN. 044 – Knight Man

Feudalesimo e lealtà

Mi consenta Mr. X, il Cavaliere è in diretta. Vincitore di più di mille robot-duelli, numeri che farebbero abbaiare di indignazione l’Ingegner Cane, Knight Man è uno dei due robot da kombattimento che si sfidano nell’arena del Tokyo Dome. Per quanto sia un veterano dei conflitti d’interesse e delle cure medievali non riesce a proteggere le proprie terga dalla lunga lancia dello shogun Mitsokuni Mito.

DWN. 045 – Plant Man

Robert Plant

Il robot plant-based è il secondo Master ecologico dai tempi di Wood Man. Ha una passione per la botanica pari a quella dei rastoni che pascolano a Parco Sempione e si appassisce pesantemente ogni volta che arriva la stagione invernale. Perché si sa, il giargiana somatizza quando non può permettersi la settimana Blanka.

DWN. 046 – Tomahawk Man

Augh!

L’ultimo dei Mecha-moicani è il secondo dei Robot Master nativi guerrieri di Mr. X. Lancia la sua ascia boomerang fino a una distanza di cento metri come se fosse un’arma aliena di Turok ma ulula come Nightwolf quando gli riempiono la riserva di piante allucinogene. 

DWN. 047 – Wind Man

Tanfostrada

Sponsorizzato da una nota compagnia telefonica, Wind Man partecipa al torneo sostenuto da un incrollabile collettivo di ultras centralinisti. Provenendo dall’Estremo Oriente ama i film di Fei Long e la cucina asiatica, minacciando Mega Man con zaffate di alito che soffiano ai 200 all’ora. Staccategli la connessione con un time out galoppante.

DWN. 048 – Yamato Man

Chekkumeito!

Come tutti i grandi samurai Yamato Man è schifato dalla volgarità del denaro e dalla lingua inglese, dedica la sua immortale esistenza al Robobushido candidandosi come nuovo campione indiscusso di Mai Dire Banzai al posto dell’invincibile Ivao. Solo la superiorità del Tomahawk americano può costringerlo all’onorevole corto circuito del seppuku, il migliore dei Game Over. Sarebbe doveroso salutarvi con un Kyoto Saba Aranda, ma visto che siamo in odore di Presidenziali preferiamo il nostro istituzionalissimo…

“See you later!”


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