Dig Dogui (di Bionic Cummenda)
Il notre che fa ballare l’occhio sul tic di tutto il Densha De Go! Il neca che piscia sul verbo transitivo come un tête-à-tête in toe tra il Crusty Cage e l’Academy della Crusca, anzi crusta. Il rogo che fa scattare la viulenza con un massaggio shiatsu-shokan a quattro mani da far starnazzare una raffica di scioglilingua a quello shanghai di Liu Kang. Se avete pensato a cattedrali francesi in versione toasty vi invitiamo prima a scolarvi un ana al Bar Gattullo col Cipollino, poi a venire giù rapidi dalla pianta, animali! Oggi si festeggia un anno eccezzziunale veramente: il 1982. Quarant’anni dalla comparsa sul grande schermo del goger, il gergo coda-testa da pole position incomprensibile per tutti i sottotitolati terruncelli o per i bauscia interisti. E per festeggiare la libidine delle Nozze Rubino Burman del cinema che conta vogliamo riesumare un caro estinto uscito nello stesso anno del mundial e che suona un po’ come la nostra firma d’autore: Dig Dug, o meglio Dig Dogui. Traduzione: Milano, punto.
Sigla!
Trama
Il protagonista è Taizo Hori, nome in goger di Horitai Zo, ovvero il supereroe Caterpillar che fa salire la pressione a tutti gli amichevoli umarell di cantiere. Armato di un martello pneumatico che farebbe ruotare come le pale di elicottero Hind il joystick di Tovarish Zangief, Taizo fa gli straordinari col movimento terra alla ricerca di due fossili viventi infettati dal temibile morbo della gasfi.
Gameplay 7
Dopo che ci siamo calati la labirintite tra pasticche ed ectoplasmi di Pac-Man, gli spacciatori di Namco ora vogliono metterci sul piatto un’altra riga di codice da ludodipendenza. Questa volta però invece di tentare l’evasione dal San Vittore dell’uomo pacco sarete voi a dare la caccia ai due giargiana di turno in fuga, creando una metropolitana di tunnel sotterranei che la Abbiategrasso-Gessate scansati.
Per castigare gli avversari le vostre scarse doti di penetrazione non saranno sufficienti e dovrete pompare duro, vi consigliamo di puntare sulla cinquina vincente “Giù-giù-indietro-avanti-blocco” e guardarli morire gonfi con la Fatality di Kabal.
Grafica 6 e Sonoro 7
Soffermiamoci ora sui tre sprite che dominano il palcoscenico di questo titolo. Hai capito bene testina: TRE. Un triplete che fa sembrare questa situazione poco simile a un videogioco e praticamente identica a uno psicodramma. Aggiungiamoci un aspetto veramente scaccia-libidine come la totale assenza di donne immagine nel cast, ma in questo caso non possiamo lamentarci: ce l’avevano detto, basta leggere i nomi dei due giargiana presenti all’appello negli scantinati del vostro giardino. Più che una opinione è un teorema.
E ora Mooosec….negativo! Inutile lagnarsi come l’Uomo Gatto, animale. Qui il Sarabanda parte solo quando il Taizo scava, altrimenti silenzio assenso. Rapidi con il traforo del Monte Namco e velocizzate sta sinfonia, manco fosse il vocale di due ore, cinquantaquattro minuti e ventisette secondi del vostro collega che fa la telecronaca della sua ultima libera uscita da cafonauta in quel di Pietra Ligure.
Longevità 7
Esiste una via d’uscita dall’eterno ritorno dell’ipogeo? Stessa storia, stesso posto, stesso stage per almeno 255 giri alla presenza dei soliti due fratelli Karamazov moltiplicati per N volte (o meglio N.C.S. volte), Per sopravvivere sarete costretti a raccattare punti nutrendovi di daikon marcio o collezionando modellini delle astronavi di Galaxian (immancabile Easter Egg dei simpaticoni Namco) mentre il tempo viene scandito da fiori funerei che compaiono sulla superficie come sull’Altare al Milite Idiota di Cannon Fodder. Arriverà comunque il momento in cui il kill screen del 256esimo livello vi permetterà di sotterrare la pompa di guerra mettendo fine alle ostilità e alla vostra agonia.
Reperibilità/Come cacchio ci gioco?
Mai come in questo caso ogni buco è trincea, tutte le versioni di Dig Dug restano fedeli alla linea del gameplay originale, ocio però e diffidate dalle imitazioni da cineseria come Zig Zag, puntando piuttosto a trivella spianata su promettenti allievi del Sensei Taizo come Boulder Dash o Mr. Driller.
Concludendo
Finale al gossip in stile Dig Dug-ospia: il Taizo ha avuto una relazione con la protagonista di Baraduke, Masuyo “Kissy” Toby. I due si sono resi protagonisti di indimenticabili scene da matrimonio con tanto di tre figli a carico, Susumu, Ataru e Taiyo, questi ultimi personaggi giocabili del puzzle game Mr. Driller. A quanto pare però i due hanno divorziato e forse sappiamo chi ci ha messo lo zampino. Anzi lo zampone, maialo ascendente topo. Parola di Donato Cavallo, taaac!
Citazione:
“La parola d’ordine è sempre la stessa: viuuulenza!!!” (Donato Cavallo e l’ultraviolence)

Una risposta a "Dig Dug (1982)"