Terranigma (1995)

Terùnigma (di Bionic Cummenda)

Salmodiare le filastrocche del Ruhnama 1/2 sgranocchiando ossa di pollo tartar control tra gli ecomostri turcomanni. Fare sprofondare il proprio credito sociale al Sub-Zero assoluto per aver detto a quello shangai di Chin Seimei di nascondere il baffetto fu-manchu dietro una FFMK-II modello Lin Kuei. Guadagnarsi una ultracombo di ergastoli per aver criticato il nuovo parastinchi color squaraus del paròn M. Bison. Il terrunciello che si presenta all’appello del meeting con la mandrilla di Porto Recanati e quando lei ordina un ana smarrisce la diritta via verso la selva oscura in un lost in translation pieno di UFO con sonde dalle dimensioni artistiche sprupurziunate. Sopravvivere al jet lag da K.O. tecnico dopo un Punch-Out intercontinentale sul biplano aziendale è roba da veri professionisti dell’Alpitour, believe me. Ocio però, animale! Prima di fringnare “ahiahiahi” fai ballare l’occhio sulla grande scritta Enix e rifornisciti con un pieno di action RPG in stile Atlante DeAgostini sul mappamondo Mode 7 di Terranigma!

Sigla!




Trama

The World Is Yours

Lato chiaro e Lato oscuro, Yin e Yang, Jedi contro Sith, DC vs PCI, Alfetta Turbo o BMW iniezione. Il mondo è da sempre preda di decisioni tremende di stampo manicheo, che non si riferiscono di certo alla vostra moda di allacciare l’orologio del Dixan sul polsino unto, testine. Questo principio dualistico è alla base di Terranigma, il nostro eroe che potrete ribattezzare a vostro piacimento e che chiameremo instituzionalmente Ark, dovrà compiere un viaggio all around the world in un’avventura dal sapore messianico e gomblottista. Ark vive all’interno della Terra Cava, che in questo caso non è abitata da bavosi rettiliani alla Reptile ma da una ridente e felice comunità di brava gente che vivacchia nel villaggio di Crysta (amen). Un bel giorno Ark decide di entrare nello scantinato del Vecchio Saggio e di aprire lo Scrigno di Pandora, provocando il congelamento di tutti gli abitanti e dei loro beni.

Sulle orme di Kamina

Dallo Scrigno spunta fuori anche un fastidiosissimo sgorbio parlante a metà tra Kirby e Roger Rabbit: Yomi. Yomi farà partire uno spiegone che rivelerà l’esistenza della Terra superiore, rimasta però sigillata. Ark non dovrà soltanto liberare dal surgelamento la sua fidanzata Elle, ma anche risvegliare tutti i continenti, la flora, la fauna e infine il peggiore di tutti gli animali proletari: l’umano. Uè Super Mario vedi di sturarti le orecchie e frigna poco per la tua Principessa, pensa se il funghetto ti avesse detto: “Mi spiace Mario, ma l’Eurasia è in un altro castello”.

In attesa delle sanzioni…


Gameplay 8

Paolo Fox non farmela girare

Terranigma è il terzo capitolo dopo Soul Blazer e Illusion Of Gaia (o Time nella versione etero) della famigerata Quintet Trilogy, il triplete action RPG della software house che prende il nome dalla cinquina di capisaldi del game design: pianificazione, grafica, suono, programmazione e produzione. E in questo caso i musicisti del quintetto mettono in atto la loro vision un capolavoro su tutti i punti. Terranigma ripercorre le strade sul GPS dei suoi predecessori con un gameplay semplice ma molto smart. All’interno dello Scrigno di Yomi allestito come un vero e proprio showroom troverete tutto ciò che vi serve: dal tutorial passando per le mappe fino alle stanze con armi, armature e bagagli.

Paragonata al vostro monolocale qui siamo a Versailles

Niente tendine da combattimento quindi, solo una lancia che spinge come una Delta Integrale, tasto jump per superare le micidiali insidie del platform, block utile soltanto per evitare di saltare durante la fatality e qualche magia per accelerare la terraformazione con un po’ di scosse telluriche sulla scala Der Richter.

Grafica 10 e Sonoro 9

L’Italia si è tolta lo stivale

Ma la vera libidine è qui, perché rimodellare il mondo sulla tavolozza in Mode 7 gentilmente fornita dai geografi di Quintet vi farà sentire così presi che lavorerete di straordinari anche durante il Settimo Giorno, alla faccia di qualche Namecciano con i deliri di onnipotenza. Le mappe seguono la cartina fisica dei continenti con una precisione che farebbe incazzare anche il più moderato dei terrapiattisti. Sono distinguibili catene montuose, fiumi, laghi e villaggi vacanze situati nelle location più esclusive del terracqueo. Dalla Comune di Parigi al porto di Lisbona, da una Stoccolma da sindrome post-traumatica alla Tabula Rasa Elettrificata della Mongolia, dal bueno ritiro nei monasteri di Lhasa fino a una Spagna dallo squisito e sanguigno sapore di Castelvania non ci faremo mancare niente, un viaggio nello spazio e nel tempo che rende giustizia al titolo originale di questo grande superquark: Tenchi Sōzō, ovvero La Creazione del Cielo e della Terra. Namaste.

Terremix

E dopo tutte ste sviolinate non poteva che esserci una colonna sonora di quelle che fanno rizzare il pelo alle oche. Composta dal tag team formato dagli Onorevoli Masanori Hikichi e Miyoko Kobayashi, la lunga serie di pezzoni dedicati a terre e popoli esotici ha ispirato non solo tutti i viaggiatori a 16-bit ma anche altri artisti che hanno dato vita a un album tributo di remix noto come “Paths Less Travelled: Terranigma” o a splendide compilation nate sul palinsesto del Tubo e trasformate poi in dischi come quello di Roman Heuser e del suo “Terranigma Revisited”, che qui ci sgancia uno slego di chitarra nomade da far fuggire d’invidia tutti i beduini del Gerudo.

Longevità 8

Dead Or Alive

Farsi una pista sulla linea del Tempo non vi impiegherà certo il tempo di uno starnuto. Lo zingareggio sarà un piacere tantrico da fare sembrare Sting un campione delle sveltine. Per quanto il livello di difficoltà non sia esoso tenete comunque presente che i punti di salvataggio sono più rari delle vostre ferie pagate e se non dosate bene i bulbi energetici vi risveglierete presto fuori dal dungeon di turno con un bel “ritenta sarai più fortunato”. Consolatevi perché incontrerete un Red Carpet di vipponi come Cristoforo Colombo, Bloody Mary, il Re Leone, John Maynard “Keinz” e addirittura il Dalai Lama, non saranno sette anni ma sicuramente passerete in Tibet molto più di sette ore.

Dale Cooper approved



Reperibilità\Come cacchio ci gioco?

Il Diorama per i Senza Dio

Qui ci vorrebbe un intervento in picchiata sullo Starwing di Starfox Mulder perché Terranigma a metà dei ninetees fu addirittura interdetto dalla commercializzazione negli USA per i troppi riferimenti religiosi che potevano indispettire qualche mormone e il suo harem di cugine. Cercatelo in qualche mercatino libertino del Vecchio Continente dove non mancano mai eresia e fantasia.



Concludendo

Sole, Wright Bros., e sei in pole position!

Concludiamo con un teorema nostrano che sincretizza al meglio il tutto:


Appena ho due soldi, appena mi pagano per un film o per un passaggio tv, tac, salgo su un aereo e parto. See you later, arrivederci. Brasile, Colombia, Porto Rico, Cuba, Maldive. La mia vita è un viaggio continuo. Anzi: la vita è un viaggio. E se viaggi in Prima è meglio.”


Citazione:

Percorsi esistenziali Monza-Milano , e se prendi il Concorde arrivi prima di partire.” (i Bluvertigo e il Samsara della Tangenziale)


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