Saluti agropunk dal vostro Crusty Cage. Marzo, mese di rinascita ecologica ed ormonale. Alberi in fiore di ciliegio e di pesco annunciano l’evento più atteso dall’homus lucertulus balnearis, ovvero il cambio dell’ora. Nutrendosi di fotoni e di aperitivi, questa specie a sangue freddo vive l’ora di luce in più come un evento religioso, il cui rituale sacro e solenne consiste nel cambio guardaroba. Poco importa se la mattina e la sera ci sarebbero stati 2 gradi Kelvin e a mezzogiorno 45 gradi Celsius: giubbottino leggero , braghino corto o minigonna e magliette firmate e/o scollate, con quel “vedo non vedo” di tetta o di pettorale con annesso pelo cerettato male DIY. A Marzo ricordiamo anche il preludio della fine per l’homus allergicus zioporcus, che, facendo scorte di fazzoletti, eroicamente esce all’aperto e si immola con fermo stoicismo in mezzo a quell’immenso bukkake floreale.

Oggi seguirà un articolo che farà contenti tutti poichè NON si parla di di videogiochi. Lo so, siamo un blog di retrogaming ma ogni tanto spezzare ci sta dai! Per chi apprezza anche gli off-topic sarà un ottimo momento. Chi invece è qui per leggere i soliti “longevità-suono-dove cacchio di gioco bla bla bla bla” sarà comunque soddisfatto perché non è forse l’attesa la vera essenza delle cose? Ovviamente non mancherà la nostalgia e il culto. Sì, questo è proprio un articolo di culto e probabilmente Marzo mi ispira sempre articoli di culto, come nel 2021 Big Rigs e La Teoria Del Culto. Molti di voi già dal titolo avranno capito dove si andrà a parare e sicuramente avranno già avuto un sussulto al cuore e una fitta ad una delle otturazioni dentali. Invitiamo voi lettori che avete vissuto questa esperienza a lasciare un commento!
Premetto una cosa. A me il calcio non piace o meglio proprio non me ne frega NULLA. Però, ammetto, anche io al tempo sono caduto in tentazione e…. MOOOOSECA a tema!!!
SIAMO NELL’ANNO 1997
La storia che mi accingo a narrare, o meglio ricordare, è datata 1997-98. Siamo ancora negli anni in cui tutto aveva un senso. C’era la lira, l’inflazione galoppava ma ci si raccontava che era tutto bello, i cd stavano entrando prepotentemente nelle nostre vite mandando in pensione le mitiche cassette, il millenium bug era alle porte e incredibilmente nel 1997 abbiamo avuto un solo premier, Prodi. Riportiamo per dovere di cronaca alcuni eventi di quell’anno:
- Esce il primo episodio dei Pokemon
- Dei nostalgici della Serenissima dirottano un Ferry Boat e occupano il campanile di San Marco
- Nella sfida tra il campione del mondo di scacchi Gerry Kasparov e il computer IBM Deep Blue, ha la meglio la IA. E’ la prima volta di un computer contro un Grande Maestro.
- Viene presentato il manifesto del movimento Open Source.
- Pathfinder si posa su Marte e viene lanciata la sonda Cassini
- Viene approvato il procollo di Kyoto
- Viene annunciata la prima clonazione di un mammifero da cellule adulte
- Viene trasmessa la prima puntata dei Teletubbies
- Dario Fo vince il Nobel per la letteratura
- …
Abbiamo detto NO GAMING ma una breve ma NON esaustiva carrellata dei giochi usciti nel 1997 va fatta. Anno d’oro mamma mia!!
- Final Fantasy 7
- Gran Theft Auto
- Age Of Empire
- Carmageddon
- Castelvania Symphony Of The Night
- Crash Bandicoot
- Gran Turismo
- Alundra
- Tombi (se lo trovate a 5 euro al mercatino mandate una foto di voi a Segata mentre pagate. Vi odierà)
- …..
VENIAMO ORA AL CULTO
DISAMBIGUAZIONE TERRITORIALE: qui in Romagna le gomme da masticare le chiamiamo cicche. Quindi se leggete “cicche” o “cicca” ci riferiamo appunto alle gomme da masticare.
Il 1997 fu l’anno che vide l’uscita di un concorrente per quanto riguarda il mondo del collezionismo fisico di figurine calcistiche. L’incontrastato dominio della Panini, con il famoso giocatore in sforbiciata in copertina, trovò nell’album della Dolber un acerrimo rivale.
La società dolciaria Dolber di Orio Al Serio (BG) ebbe la grandissima trovata commerciale di abbinare alle sue cicche delle figurine da applicare ad un album formato tascabile che si poteva avere gratis dal tabaccaio. Ma non si limitò solo a questo! La serie A al tempo contava 18 squadre e se si fossero completate tutte le formazioni e spedito l’album, si avrebbero avuti in regalo, recapitati direttamente a casa, un pallone di cuoio e una maglia ufficiale di un giocatore a scelta della massima serie. Se le squadre fossero state solo 17 si avrebbe vinto il solo pallone. Scadenza per l’invio dell’album il 30/06/1998. Il tempismo della Dolber fu veramente tattico, poiché quel campionato era particolarmente sentito e ricco di campioni, come Ronaldo all’Inter. Quindi questo album riportava la sola serie A, ed ogni squadra aveva solo 11 calciatori presi dalla rosa completa di inizio anno. A parte i titolari ovvi, sugli altri è stato un po’ un prenderci e non sempre è andata propro benissimo.
Tralascio la recensione sul prodotto alimentare perchè dentro l’incarto poteva esserci anche un mattone o del catrame, non fregava niente a nessuno. Tutti (me compreso….) compravano quelle cicche solo per le figurine e per completare l’album e per ricevere i premi! Ogni cicca conteneva una strisciata di tre figurine e costava 100 lire.
La raccolta iniziò serenamente, come ogni altro album di figurine. Si investiva un po’ di paghetta, si rimediava qualcosa qua e là e ci si scambiavano i doppioni con gli amici. Una classica raccolta direte voi. Ed è qui che inizia il culto…
Passava il tempo e gli album iniziavano tutti ad avere la stessa forma e contenuto e ogni squadra aveva un giocatore che non si trovava. Iniziarono ad accumularsi doppioni su doppioni, le cicche invadevano le case ma niente, ogni squadra aveva un cavolo di rettangolino vuoto.
Dopo un po’ di tempo iniziarono ad apparire questi giocatori introvabili e la grande sconsolatezza si trasformò in euforia. La maglia e il pallone non sembravano più miraggi. Ma sapete cosa voleva dire un pallone di cuoio ed una maglia ufficiale nel 1997? Non c’era l’e-commerce e nei paesini più piccoli non c’era nemmeno il negozio fisico. Tutto sembrava procedere per il meglio finché l’album, anzi gli nMila album che ognuno di noi aveva visti i doppioni, presentavano le stesse due figurine mancanti:
- Sergio Volpi, centrocampista del Bari.
- Paolo Poggi, attaccante dell’Udinese.
Noi ragazzini sapevamo che, come per gli altri introvabili, sarebbe stata solo questione di tempo e quindi si continuavano a comprare cicche su cicche, anche pacchi interi, investendo tutta la paghetta e anche oltre! Le cicche ormai erano ovunque nelle nostre case e molte venivano addirittura buttata nella pattumiera o smollate a quintali ai ragazzini di “dolcetto o scherzetto”. Internet era ancora per pochi e quindi nessuno poteva sapere cosa stesse succedendo oltre le proprie colonne d’Ercole. Leggendo ora si apprende che molti ragazzini che vivevano fuori dai grandi centri urbani, pensavano che la mancanza di figurine fosse dipesa dalla loro posizione geografica: “siamo troppo isolati qua, a Milano o Roma sicuramente avranno tutti finito l’album”. Mai considerazione fu più sbagliata. Che tu fossi di Milano, Torino o di Borgo Tre Case, Poggi e Volpi erano sempre lì, vuoti, a NON fissarti. Ho letto testimonianze di gente che, con i soli doppioni del Piacenza, scrissero una bestemmia a caratteri cubitali alla fermata del bus per andare a scuola.

Il tempo intanto passava,le carie aumentavano e di Poggi e Volpi nessuna traccia. Iniziarono così le leggende. “Conosco uno il cui cugino li ha trovati”, “un mio amico li ha anche doppi ma non li dà o li vende a 1 milione di lire”, “non basta trovare Poggi e Volpi! Conosco uno che li ha trovati ma non gli hanno dato il premio perché devono uscire le figurine degli scudetti” oppure teorie del complotto sullo smercio sottobanco da parte dei tabaccai di queste due icone più rare del platino. La realtà dei fatti era solo una: Poggi e Volpi, non si trovavano.
Il massimo del culto si ebbe quando questa questione arrivò, pare spinta da orde di genitori incacchiati neri, a “Mi Manda Rai Tre” e anche alla Camera dei Deputati. Si avete letto bene. Cercate su un motore di ricerca “Poggi Volpi Camera” e troverete l’intervento. Alcune teorie vogliono che questi fantomatici Poggi e Volpi fossero stati stampati in meno di 100 copie. Alcuni dati, pare ufficiali, dicono che al momento dell’esplosione mediatica della questione erano già stati erogati qualcosa come 1700 premi, quindi ovviamente qualcuno li trovò, esistevano, ma erano praticamente rarissimi. L’ultima questione divertente è che si dice fossero nella stessa striscia di tre composta da Volpi-Ronaldo-Poggi. Quindi:
- non era possibile finire 17 squadre. O ti fermavi a 16 o le finivi tutte 18
- Ronaldo, che era il giocatore icona di quel campionato, era in mezzo ai veri due idoli immortali che ancora oggi vengono ricordati come una singola entità. Volpi del Bari & Poggi dell’Udinese. Altroché Ronaldo all’Inter!!!
- Oggi, 2022, questo album di culto viene venduto anche a centinaia di euro. Con il senno di poi chi (pochi) lo ha spedito ha perso un vero cimelio di fine anni ‘90!
Io non conosco nessuno che ha completato l’album e quindi non ho idea dei premi e di quanto fossero in linea con le promesse. Fatto interessante è che nell’anno successivo, 1998-99, uscì nuovamente l’album ma pare essere stato un giga mega flop.
CONCLUSIONI
La verità di questa storia ovviamente è in mano ai poteri forti. Loro hanno sicuramente Poggi e Volpi, o forse nemmeno loro (probabile…). Qualche giornalista ha sfidato il Grande Ordine Mondiale e ha voluto indagare, portando a galla interessantissime scoperte come questa che vi linko qui sotto.
https://www.lercio.it/molise-rinvenute-un-casolare-abbandonato-100-000-figurine-di-volpi-e-poggi/
Magari nel deserto di Alamogordo nel Nuovo Messico sono state sepolte centinia di migliaia di figurine di Volpi e Poggi. Ah no vero, quella è un’altra storia…
Se non foste stati a conoscenza di questa storia, quando incontrerete qualcuno che è stato ragazzino o adolescente a fine degli anni ‘90 chiedetegli di Volpi del Bari e Poggi dell’Udinese. Se sentiste qualcuno dire “Si vabbè, è più facile trovare Poggi e Volpi…”, ora sapete.
Alla prossima!! Leggerete di suono, longevità, come cacchio ci gioco ecc ecc. Va tutto bene.
Una risposta a "NON SOLO GAMING – IL MISTERO DI VOLPI E POGGI (1997-98)"