NON AMO LA NEXT GEN MA… – ALEX KIDD DX (2021)

2022: quanti di noi in questo anno, in questa epoca, possono dirsi serenamente disinteressati ai canoni estetici vigenti, e soprattutto quanti se ne fregano di rispettarli, alla faccia (liftata) di chi dice che la vita dei belli è più felice?

Non so, spero tanti, ma non Alex Kidd. Possiamo capirlo: 31 anni fa si è visto usurpare il ruolo di mascotte SEGA da Sonic e come sempre accade in queste situazioni, la moglie non può fare a meno di chiedersi cosa l’amante abbia più di lei.

Per 5 gloriosi anni Alex è stato mascotte di SEGA, venduto come built-in nel Master System, protagonista di svariate avventure culminate nel crossover più inaspettato degli anni 80: Alex Kidd in Shinobi World.
Talmente sconvolgente che l’anno successivo il piccolo scimmiotto coi pugni nelle mani venne dismesso in favore del coloratissimo Sonic. Un destino ben diverso fu riservato al riccio iperattivo, diventato simbolo del retro-gaming, trasportato nella next generation e anche al cinema!

Kidd non ci sta più: mette la sua rabbia sotto contratto, passa una mano di modernità sui pixel del Miracle World e si lancia sul mercato di gran parte delle console moderne, compresa Nintendo Switch. House SEGA ha snobbato Alex Kidd, e Alex Kidd la tradisce con l’acerrima nemica di sempre, House Nintendo.
E a chi lo accusa di essere tutto fumo e niente arrosto, Alex risponde con nuovi livelli, due modalità di gioco aggiuntive e la possibilità di riprendere la partita da dove la si è lasciata.

TRAMA

Miracle World è stato invaso da Janken il Grande, un rinoceronte antropomorfo fissato con la morra cinese e particolarmente interessato alla città stato di Radaxian: per conquistarla ha rapito la famiglia reale e minaccia di pietrificarla da un momento all’altro.

Durante una giornata passata a prendere a pugni randomicamente qualsiasi cosa trovi sulla sua strada, Alex scopre di essere il fratello gemello del principe Igul, e gli piomba addosso tutto di colpo l’onere di salvare i ricchi congiunti che non l’hanno mai cercato e che nemmeno sono stati in grado di assumere delle guardie del corpo degne di questo nome. L’unica principessa con cui Alex verrà a contatto è Lora, sfortunatamente già promessa sposa di Igul. Insomma, il nostro è cornuto e mazziato come sempre.

Così, ma senza la soddisfazione di assomigliare a DiCaprio

GAMEPLAY

Se Winona Raiden parla di un gioco ci sono ottime probabilità che si tratti di un platform, e oggi non è giornata di eccezioni.

In compagnia del nostro puggile salteremo da un blocco all’altro colpendo nemici, scatole che regalano cose e accumulando soldi con cui comprare strumenti utili.

Va inoltre detto che Alex Kidd è un platform più movimentato dei suoi colleghi – ovviamente per quanto permesso negli anni in cui è uscito – dal momento che ai classici livelli orizzontali ne propone altri sviluppati in verticale, da superare a nuoto, da vivere a tutta birra su una motocicletta o con più rilassatezza sull’elicottero, guardando tutti dall’alto in basso.

La versione DX aggiunge, come accennato sopra, 5 livelli completamente inediti, di cui i più notevoli sono sicuramente Toxic Numachi, un’area paludosa dalla bellissima atmosfera dark, e Janken’s Fortress: relativamente breve ma impegnativo, è infestato dalle versioni miniaturizzate dei tirapiedi di Janken, anch’esse tra le new entry del remake.   

Dopo essere riusciti a completare la storia una prima volta, nel menù iniziale si sbloccheranno due modalità di gioco extra: la prima è un porting paro paro dal Sega Master System, quindi senza i livelli aggiuntivi, per rivivere l’esperienza di gioco originale (o quasi); la seconda è una boss-run in cui sfidare a morra cinese tutti i cavalieri di Janken, ovviamente senza mai perdere!

GRAFICA & SONORO

La grafica rinnovata è il motivo per cui questo titolo esiste, quindi gli amici della Jankenteam non potevano fare altro che dare il massimo in questo comparto.  E massimo è stato! La copertina è un trionfo cartoon che fa venir voglia di tornare a colorare album di disegni comprati in edicola; questo stile, coloratissimo e tondeggiante, è stato utilizzato anche nel restyling dei livelli, riproposti uguali nei minimi dettagli con l’aggiunta di tutte le sfumature, ombreggiature e luccichii che i mezzi di oggi consentono.
Piccola chicca: cliccando il tasto apposito è possibile passare dalla grafica moderna a quella retro e viceversa ogni volta che si vuole, anche durante la partita.

Per il sonoro è stato seguito lo stesso principio, ovvero rimanere fedeli alle melodie originali e ri-arrangiarle in modo più soave e meno rintronante (che poi significa più o meno la stessa cosa).

Gooseka, per gli amici Mooseca!

LONGEVITÀ

Una run intera richiede circa un’ora di tempo, ma se decidete di giocarla alla vecchia maniera, cioè senza sfruttare la funzionalità di respawn presente in questa versione, avrete bisogno di parecchi tentativi prima di finire una partita in un colpo solo.

Molto più difficile di quanto non sembri

PERCHÉ UN RETROGAMER DOVREBBE PROVARLO

Per tanti motivi: fare un salto nel passato, godersi le novità di questo Alex Kidd rivisto ed espanso, e anche per andare a caccia dei piccoli easter egg autoreferenziali che si trovano lungo il cammino!


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