Saluti agropunk dal vostro Crusty Cage. Giugno, inizia la battaglia. In un lasso di tempo che nemmeno una speedrun a Super Mario, si passa dal piumone al lenzuolino e dal pigiama di pile anti-sesso alla canottiera da “italiano terrone che amo” (cit.) e le braghine corte. E’ notte e il silenzio culla il meritato riposo. La faccia sudata è appiccicata al cuscino, ma tutto sommato si sta bene. Con una superficie corporea estesa, disponibile ed inerte, voi spiegatemi perché quelle succhiasangue della minchia devono per forza volare vicino all’orecchio emettendo le peggiori frequenze disponibili nello spettro dell’udibile. Segue quindi ritorno alla veglia, pizzico, prurito e imprecazione. Ripetere ogni 15 minuti. E’ un po’ come se noi fossimo su un’isola e andassimo dall’unico stronzo che prende il sole dall’altra parte e prima gli urlassimo nell’orecchio con frequenze degne del più tamarro power metal e poi gli cagassimo di fianco. Siccome lassù sono sempre dei burloni e non bastava questa rottura di palle notturna, da qualche anno a questa parte la versione “er tigre” delle succhiasangue ci scassa la fava anche di giorno. Ci sono comunque anche lati positivi: le giornate sono lunghe, aperitivi all’aperto, fiesta toda la noche, ma non dimentichiamo anche tormentoni, reggaeton e altri marciumi vari. PS: mentre scrivevo queste righe una stronza alata si è annunciata all’orecchio facendomi ricercare su motore di ricerca quale fosse il santo del giorno.
Cianco alle bande. Oggi si parla di un picchiaduro che ha fatto la storia. Gli anni ’90 furono l’età dell’oro per questo genere, la svolta tra un ammasso di pixel ingessatissimi con suoni fastidiosi di contorno a vere e proprie perle per grafica, giocabilità e innovazione. Solitamente non ricordo cosa ho mangiato ieri a cena, ma ho un ricordo vivido e scolpito di me piccino che guardo ragazzi più grandi giocare a Street Fighter 2 in salagiochi. Così come la prima volta che vidi Sub-Zero staccare la testa con annessa colonna vertebrale nel primo Mortal Kombat. Così come la prima volta, e qui introduciamo il titolo odierno, che vidi svolgere una Ultra a Killer Instinct.
IL GIOCO
Killer Instinct fu sviluppato da Rare e pubblicato da Nintendo e Midway e vide la luce nel lontano 1994 e fu, almeno per me, una vera bomba! Mai visto un picchiaduro con una grafica del genere e un cabinato così figo in salagiochi! Non vi dico poi un po’ la delusione nel vederlo girare su SNES o su GameBoy (in questo ultimo addirittura mancano Riptor e Cinder, così giusto per farti spegnere la console e andare a giocarci in salagiochi). In realtà le versioni casalinghe non sono affatto male, anzi, è la versione per salagiochi su hardware ULTRA64 che era troppo avanti per il tempo, riuscendo anche a simulare lunghi piani, telecamera mobili, ombre, dettagli (il sangue dalla bocca di Sabrewolf…) e un accenno di 3D! Se ci si innamora della grafica il gameplay porta alla totale perdita di ogni pudore. Cupo, tetro, violento, tamarro. Un MUST!
TRAMA
Una multinazionale cattivissima (e te pareva…) di nome Ultratech indìce un torneo di super botte con il fine corporate-malvagio di testare i proprio robot da guerra e le proprie tecnologie malefiche. A questo torneo partecipano guerrieri e personaggi vari e disperati, ognuno spinto da una motivazione personale.
- Jago: monaco tibetano guidato dallo spirito della tigre. Il suo destino è quello di distruggere la Ultratech. E’ uno dei protagonisti della serie e lo si trova anche nei diversi sequel.
- Chief Thunder: nativo americano con il crestone, partecipa al torneo per fare luce sulla scomparsa del fratello Eagle dopo la sua partecipazione al precedente torneo. La sua voce è quella di Ken Lobb, personaggio famoso nel mondo dei videogiochi e co-autore di questa fortunata serie.
- Cinder: un criminale finito in mezzo agli esperimenti della Ultratech. Il suo corpo dopo un incidente chimico diventa una torcia. Partecipa al torneo con la promessa di riuscire a tornare come prima, ma ciò non accade e si ritrova di nuovo la pula alle calcagna. Dopo qualche secondo di disperazione si ricorda che è diventato uno dai superpoteri e scappa senza problemi nascondendosi in un vulcano…. Contento lui. Come già detto, su GameBoy non c’è. Nella versione SNES era possibile trasformarlo in Eyedol.
- Glacius: se Cinder era foco qui siamo davanti all’uomo ghiaccio. Trattasi di un alieno la cui navicella in avaria lo costrinse ad atterrare in Antartide (e per fortuna per lui….). La Ultratech ovviamente i fatti suoi non se li fa e lo cattura promettendogli la libertà e la riparazione della navicella qualora sconfiggesse Cinder. Mission Completed!
- Riptor: un incrocio tra umano e velociraptor geneticamente modificato. Da Chi? E da chi se non dai cattivoni della Ultratech. In un mondo parallelo sono loro che mettono i chip sottopelle con i vaccini, garantito! Scopo della sua partecipazione al torneo? Testarlo ovviamente e dare modo ai giocatori arcade di trasformalo in Eyedol. Su GameBoy non c’è…. ok…
- Sabrewolf: il conte Von Sabrewolf è un licantropo che ne ha le scatole piene di essere licantropo e la Ultratech gli promette una cura qualora vincesse il torneo. Poi succede un casino anche se si finisce il gioco lo si vede diventare umano e vissero tutti felici e contenti!
- T.J. Combo: versione anabolizzata di Balrog, il nostro pugile dopo una fila di campionati del mondo pesi massimi vinti viene squalificato con disonore in quanto, ooops, usava degli aiutini cybernetici dentro le braccia. La immancabile Ultratech gli promette di farlo tornare cool, forte e spieno di soldi qualora vincesse il torneo.
- Orchid: spia segreta infiltrata nella Ultratech come segretaria. Il suo obiettivo è quello di scoprire il marcio che sta dietro questa organizzazione. Nel finale del gioco riesce nel suo intento. L’altro obiettivo raggiunto è quello di avere creato con successo uno dei cosplay più arrapanti ever.
- Spinal: guerriero scheletro di millemila anni fa, quando la benzina era ancora sotto i due euro (forse). Resuscitato dalla Ultratech combatte per riscatto. Nel finale però scopre che ora non è più come millemila anni fa e quindi invece di mangiare patate crude e dormire al freddo diventa una star di Hollywood!
- Fulgore: robottone costruito dalla Ultratech come prototipo del male. Partecipa al torneo come esperimento per capire se fare finire il mondo ai robot sia meglio che farlo fare agli uomini. Cambia il mezzo ma non il risultato. PS: era il mio personaggio preferito. Quanto ero corporate malvagio da piccolo!
- Eyedol: Boss finale ma giocabile tramite combinazione segreta. E’ un bestione con due teste armato di clava, signore della guerra, intrappolato in una dimensione spazio temporale. La malvagia Ultratech lo libera e lo tiene in fresco come ultimo cattivone. Il finale è veramente fighissimo! Vi ricordate quello di Blanka in Street Fighter 2? Sì dai, quello in cui arriva la sua presunta mamma e gli dice “Jimmy sei il mio figlio scampato da un incidente aereo, ti riconosco, hai il braccialetto che ti ho dato!” Dai, quello che poi si abbracciano piangendo! Bene. E’ uguale con la piccola differenza che il figlio si chiama Billy e invece di abbracciare la presunta mamma la secca malissimo con una clavata!
Ma se sta Ultratech ha resuscitato guerrieri, liberato mostri da galere spazio temporali, costruito robot, catturato alieni… come ha fatto a non scoprire che Orchid li perculava??
GAMEPLAY
Bene. Siamo alla vera libidine insieme alla grafica. Se però quest’ultima è una prerogativa esclusiva del tempio dei cabinati, l’esperienza di gioco è strafiga ovunque questo titolo sia giocato. Ad alto livello possiamo dire che è un piacchiaduro 1-VS-1 con personaggi eterogenei e mosse soggettive. Una delle novità portate da Killer Instinct è l’assenza di due round ma il round è unico ed ogni personaggio ha due barre di vita. Questa meccanica consente a chi perde una barra di iniziare con nuova carica mentre l’avversario rimane con l’energia residua della prima barra.
A rendere però questo gioco un GRANDE gioco sono le COMBO. Sebbene non siano nate con lui ma avessero già visto la luce tempo prima, ad esempio con Street Fighter 2, se si pensa al gioco che rese grandi, mitiche e scolpite nella mente le combo non si può che pensare a Killer Instinct. Tramite combinazioni di tasti predefinite è possibile svolgere combinazioni automatiche o semi-automatiche da 3 fino a 80 colpi (anche se ne date 100mila lui ne conta 80)! Queste sono scorrevoli, piacevoli : una vero goduria per gli occhi e per la nostra voglia di menare il prossimo.
Rispetto ad altri giochi come ad esempio Tekken dove nelle combo 1 tasto = 1 colpo, in Killer Instinct spesso basta svolgere una mossa di entrata e con la giusta combinazione il personaggio prosegue a menare in automatico. Ogni combo ha un nome (Brutal, Master, Hyper,Killer,…) che compare a schermo indicando anche il numero di colpi portato a segno ed i punti. Non tutto è perduto però! E’ possibile spezzare la combo dell’avversario eseguendo in momenti giusti una combinazione, diversa per personaggio, che ferma la sequela di schiaffoni infliggendo anche danno. Per rendere tutto più solenne il gioco pronuncia la frase “CO-CO-CO COMBO BREAKER”. Una volta svolta la mossa rompi combo compare una barra bianca lampeggiante di fianco alla barra della vita che permette di svolgere combinazioni più potenti. Il buon Sabrewolf ululando riesce ad ottenere la barra bianca lampeggiante.
Arriviamo però ora alla combo per eccellenza, L’ULTRA. Quando si entra con una combinazione e l’avversario è agli sgoccioli di vita si può innescare una combo automatica, lunghissima, tamarrissima di almeno 20-25 colpi che spedisce in orbita e poi rovina al suolo il nostro contendente al suono di “ULTRAAAA COOOMBOOOOO”! Essendo automatica alzare le mani al cielo mentre si riempie di botte l’avversario è un MUST, altrochè i “su le maniiii” in discoteca.
Killer Instinct consente anche di finire l’avversario con mosse stile Fatality chiamate ULTIMATE, oppure di umiliarlo facendolo ballare. Personalmente non le ritengo nulla di impresionate se paragonate a quelle decisamente meglio riuscite e memorabili di Mortal Kombat e anche l’ HUMILIATION fa un po’ l’occhiolino alla Friendship.
Poi vabbè la Brutality di MK fa un po’ l’occhiolino alla Ultra di KI. Poi vabbè lo stage del legno e del ghiaccio di MK fanno un po’ l’occhiolino allo stage macchina e barili di SF2. Poi vabbè in MK c’è un indiano metropolitano crustone mentre in KI un indiano vero con il crestone. Poi vabbè Shang Tsung si trasforma in tutti i personaggi e Spinal lo fa solo durante le combo, poi vabbè negli stage di ponte in MK è possibile spedire di sotto l’avversario con la celebre “Pit Fatality” e in KI l’ULTRA eseguita su un palazzo spara di sotto il povero malcapitato, poi vabbè i punti messi a casi in tutti e tre i giochi senza un perchè, forse come retaggio della generazione picchiaduro precedente… Comunque tutte seghe mentali. Sul web c’è chi paragona questi giochi con fare molto critico, sottolineando anche ad esempio che KI abbia la stessa dinamica di tasti di SF2. Secondo me, sebbene siano tutti usciti cronologicamente vicini e ci siano possibili convergenze, rimangono tutti giochi epici e pieni di peculiarità! Io li ho adorati, soprattutto MK e KI.
Ah, a voler fare gli arrapati c’è la ULTIMATE di Orchid che regala emozioni XD
GRAFICA E SONORO
Sulla grafica abbiamo già speso parole lusinghiere e ancora oggi la versione arcade non è invecchiata male per niente. Personalmente ogni volta che la trovo (perché ancora si trova, prova che a distanza di quasi 30 anni caga ancora in testa ad un sacco di titoli) una o due partite devo farle.
La colonna sonora è un altra chicca non lasciata al caso, veramente ben fatta, tamarra, ricercata e ricca di spunti. Si va da tracce con chitarroni, a tracce più disco music passando per organi e hip hop. Ascoltarla nel 2022 ha ancora tantissimo senso, ve la linko sotto. Poi ditemelo se non ne è valsa la pena.
LONGEVITA’
Come tutti i picchiaduro la longevità è quella: finire il gioco con tutti e imparare le mosse di tutti, le ULTRA di tutti, le mosse finali di tutti ecc. Sicuramente non vi terrà attaccati allo schermo 8 ore al giorno per 1 anno ma ogni tanto lo rigiocherete! Poi vabbè se volete imparare la Killer da 80 colpi di tutti i personaggi auguroni.
COME CACCHIO CI GIOCO?
Versioni SNES e Gameboy si trovano. La versione SNES sicuramente più economica di quella Gameboy soprattutto in modalità loose (tra l’altro cartuccia nera, very figo very tamarro!). Il mio consiglio però è quello di giocarlo Arcade. Ma ve lo consiglio tanto. Ma tanto tanto eh!
CONCLUSIONI
Una pietra miliare nella storia dei picchiaduro. Dite quello che volete. Street Fighter 2, Mortal Kombat e Killer Instinct per me sono sul podio. Chi sta al primo posto non lo so. Decideranno loro facendo a botte, tanto lo sanno fare bene!