UNOFFICIAL GAME BOY GAMES – L’ARTE DI NON PAGARE LE LICENZE

Ciao a tutti! Sono finalmente ritornata in patria dopo le mie vacanze in Transilvania.
É stato un lungo viaggio e per tutto il tempo pensavo a cosa potervi proporre nel mio nuovo articolo.
Poi l’illuminazione: (figurata, altrimenti mi incenerisco) le cartucce Game Boy “non ufficiali“.
Vi sento già pensare: “O somma Morgana, cosa sono?” La risposta è semplice: sono cartucce che Nintendo non approvava ma che qualcuno (con una gran faccia tosta) pubblicava lo stesso (bene sai, beccati questa Nintendo!!!n.d. Magnum)

Ma andiamo per gradi! In cosa sono diverse le cartucce “non ufficiali” da quelle approvate dalla nota azienda di Kyoto? Va subito specificato che sono dei veri e propri giochi, non multicart pezzotte con millemila titoli dentro. Questi “fulgidi esempi di programmazione” (qui voglio il copyright – n.d. Magnum) erano sviluppati da: “Thin Chen Enterprise (Sachen)“, “Wisdom Tree” e “Gowin“; per Game Boy Color, invece, possiamo ringraziare “Rocket Games“.

SACHEN

Partiamo dalla prima software house citata: “Sachen” nasce a Taiwan nel 1988; l’anno successivo si fonde con “Joy Van” diventando “Thin Chen Enterprise” (Sachen per tutti). Quando avviate un suo titolo su console portatile, appare la scritta “Commin/Sachen“.
La compagnia sviluppò giochi non ufficiali per Nes/Famicom, Game Boy e Mega Drive/Genesis.
Vi sorprenderete nel sapere che alcuni giochi sviluppati da loro per Game Boy divennero poi uscite ufficiali per alcune console portatili oscure, nello specifico “Mega Duck” e “Supervision
(il Wataraaaaa – n.d. Magnum); su queste aberrazioni portatili la loro scarsa qualità era accettata (fidatevi, sono orrorifici per davvero).

Foto di famiglia con un po’ di cartucce Sachen boxate. QUE RAROHH!!!

É importante far notare, inoltre, che i titoli “Sachen” utilizzavano risorse ed assets di giochi già esistenti. Ovviamente Nintendo era all’oscuro di ciò (oppure se ne infischiava – n.d. Magnum) e non fece mai nulla per ostacolarli.
I loro 4 in 1 oggi sono ricercati (si, vi sembrerà strano ma è vero); uno di questi, in particolare, contiene diversi Mahjong ed è introvabile; si hanno persino dubbi se sia stato pubblicato o meno. Vi allego la lista:

  • 4B-001 4-in-1 Version 1
    Street RiderVex BlockTrap & TurnDuck Adventures.
  • 4B-002 4-in-1 Version 2
    Virus AttackElectron WorldDiceTrouble Zone.
  • 4B-003 4-in-1 Version 3
    Taiwan’s MahjongJapan’s MahjongHong Kong’s MahjongStore Tris.
  • 4B-004 4-in-1 Version 4
    Pile WonderSnake RoySuleiman’s TreasurePuppet Knight.
  • 4B-005 4-in-1 Version 5
    Arctic ZoneMagic TowerRailwayWorm Visitor.
  • 4B-006 4-in-1 Version 6
    Bomb DisposerA-ForceBlack Forest Tale2nd Space.
  • 4B-007 4-in-1 Version 7
    Ant SoldierDan LaserSky AceZoo Block.
  • 4B-008 4-in-1 Version 8
    Captain Knick-KnackFlea WarExplosive BrickMagic Maze.
  • 4B-009 4-in-1 Version 9
    ZipballDeep, Crazy Burger, Small Gorilla.

Tra questi strani giochi trash potete trovare una variegata sfilza di brutto senza pari, ma qualcosina si salva, ad esempio Ant Soldier. Il resto assomiglia un po’ ad un tema che vi avevano assegnato alle elementari e che voi, nella foga di scopiazzarlo qua e là, avevate completato “a tirar via”.
La “Sachen“, non contenta, fece anche uscire dei giochi per Game Boy Color, cioè quelli nell’elenco ma in versione color, con l’eccezione di Thunder Blast Man (Megaman versione Taiwan) e Jurassic Boy 2.
Nel 2007 la compagnia ha salutato il nostro piano d’esistenza, ma noi non li abbiamo dimenticati!

WISDOM TREE

Andiamo avanti ed addentriamoci nella… religione. Si, avete capito bene!!!
Wisdom Tree“, in precedenza conosciuto come “Color Dreams“, è uno sviluppatore americano di titoli a tema religioso, nato nell’ormai lontano 1988, che ancora oggi gode di ottima salute (grazie a Dio, mi viene da aggiungere). Il team è stato il primo a riuscire ad aggirare i chip dei giochi Nintendo. Togliendo l’apposito blocco, infatti, lo studio ha potuto così creare diverse uscite “sensazionali” per Game Boy, Nes, Snes, Genesis e MS-DOS (sempre siano lodate Sega e Microsoft – n.d. Magnum).
Questa volta però Nintendo intervenne eccome (tra tuoni e fulmini biblici) e minacciò di cessare la vendita di giochi ai rivenditori che commercializzavano giochi NES senza licenza.
Secondo voi si i nostri “ispirati eroi” si fermarono? Esatto, neanche per sogno.
La fede era forte in loro; un po’ meno sulle cartucce però, visto che non funzionavano. Spesso i possessori di un loro gioco per NES dovevano chiamare il servizio clienti e dettare il numero di serie della propria console, in modo da poter sostituire la cartuccia. Forse fu in quel momento che avvenne la svolta cristiana…

Per liberarsi dall’occhio vigile di mamma Ninty (io direi l’occhio di Sauronn.d. Magnum) cambiarono nome ed inziarono a creare titoli a tema religioso da vendere nelle biblioteche cristiane ed ambienti limitrofi. Il team spediva quindi giochi e videocassette, con tutte le istruzioni per pubblicizzare i proprio prodotti. Il tutto era ovviamente un grande slogan per convincere i genitori ad acquistare software “educativo”. Nintendo non fece mai causa a “Wisdom Tree“, forse per evitare assalti di orde di fanatici religiosi.

Foto di gruppo per una collezione “DIVINA”!

Ecco qui la lista dei giochi pubblicati per Game Boy:

~ Exodus, 1991.

~Joshua & The Battle Of Jericho, 1992.

~Spiritual Warfare, 1992.

~King James Bible, 1993.

~NIV Bible & 20 Lost Levels Of Joshua, 1996.

“GOWIN”

Gowin” nasce in Cina, dove inizia a sviluppare giochi per Game Boy e Game Boy Color. La compagnia era composta da due team, che avevano agganci con società e mercati differenziati.
Ma i giochi come sono? Beh, non allarmatevi: a differenza delle aspettative, sono fatti piuttosto bene. Troverete un “principe volante che spara” (Prince Rainbow), ovvero uno shoot ‘em up in stile “Pop ‘n TwinBee”, con visuale verticale. Non mancano poi giochi simili a Super Mario Land, River City Ransom, Tamagochi e persino una variante di Snake (quello per il Nokia 3310, lo ricordate?).

Una meravigliosa tinta verdognola, più il viola per le grandi occasioni!

Prima darvi l’elenco dei titoli, desidero ricordarvi di usare qualsiasi mezzo per provarli, in caso foste interessati all’acquisto. Appassionato avvisato, risparmio assicurato!

Game Boy:
Sound of the Pipa
Magic Ball
Prince Yeh Rude
Story of Lasama
Prince Rainbow
Fire Dragon
Lost Trips / Top Secret
Binary Monsters

Game Boy Color:
Amazing Robot
Binary Monsters II – Adventure of Hell
Magic Lamp
Lei Nu Ji Shen (Final Robot)
Binary Monsters III – School Fighter
Journey to the West
Dinosaur Genesis
Crouching Tiger Hidden Dragon
Stone Age: Birth of the Goblin King

ROCKET GAMES

Arriviamo infine all’ultima azienda coinvolta nel settore unlicensed: “Rocket Games“, direttamente dall’Inghilterra. I suoi giochi erano distribuiti anche tramite la rivista “GBX Magazine“, ma andiamo per gradi.

It’s Rocket Time!!!

Verso la fine del ciclo vitale del Game Boy Color, apparvero nei negozi inglesi dei giochi non licenziati.
Eravamo nel 2000/2001 e non era insolito vedere titoli senza licenza. La cosa strana era che, a differenza delle solite cartucce provenienti dall’Asia, queste erano prodotte direttamente in Inghilterra, con grande soddisfazione della casa reale di Windsor. “Rocket Games“, in realtà, altri non era che “Datel Design“, famosa per la commercializzazione delle varie versioni di “Action Replay“, con cui molti giovani smanettoni hanno imparato a “barare” nei giochi per console.
Il 23 febbraio 2001 i titoli “Rocket Games” vennero rilasciati anche in versione double pack.
Ecco qui la lista dei giochi:

Full Time
-Hang Time
-Painter
-Karate Joe
-Space Invasion
-ATV Racing
-Pocket Smash Out
-Race Time

Menziono in particolare “Karate Joe” come gioco da provare assolutamente, ne vale la pena!

Con questo è tutto, vi aspetto alla prossima puntata!
Un bacio Bit-Ellonico dalla vostra unica ed inimitabile Morgana Shiranui. Ci vediamo in giro!


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