Saluti e auguri agropunk dal vostro Crusty Cage. Gennaio. Il meteo pazzerello ci ricorda tanto Marzo ma con 2 ore di luce in meno. A distanza di una settimana sono andato a comprare la verdura al mercato locale sia in maglietta a maniche corte, sia bardato come uno che deve andare sull’Annapurna. Per non parlare poi della magia della mezzanotte tra il 31 e l’1, quando tra una conta alla rovescia, una fetta di panettone e i soliti quattro fenomeni che spendono un rene in qualcosa che esplode e rompe solo i coglioni a persone ed animali, il carburante ha fatto un balzo quantico di +18,3 cent. E sapete la cosa più bella? Che probabilmente chi investe uno stipendio in detonazioni è il primo che si lamenta del caro carburante. Ma ovviamente è anche periodo di grandi propositi per l’anno nuovo. A parte gli evergreen su sport, economia ecc che tanto non vengono rispettati e di cui ci frega quindi poco o nulla, c’è qualche promessa degna di nota tra il folto pubblico bitellonico? I commenti attendono. Se siete indecisi o poco motivati vi consiglio di mettere tra i vostri propositi di commentare di più, mannaggia pixellata figlia di una SEGA (Magnum tvb)!! Se fossimo a fine anni ‘90 vi avremmo potuto minacciare di aprirvi lo sportello del lettore CD. Ahhh, Che belle le chat di quegli anni, quando litigavi con gente a caso e poi questi fenomeni, che si spacciavano per snack salati sostitutivi del pane, lanciavano due comandi a caso via rete e si sentivano Mitnick… ma probabilmente manco ce lo avete più voi un lettore CD!! Quando sono amareggiato…. Ma torniamo a noi e a questo primo articolo dell’anno retro-domini 2000+23 targato Crusty Cage, parlando di geometria e disagio. Parliamo di lei, della forma perfetta 3D che più appaga il senso dell’ordine: IL CUBO. Fantasia di tutti a tutte le età, il cubo ha distinto gli anni della nostra vita, dal mitico Cubo di Rubik che ho vinto solo staccando gli adesivi e riattaccandoli sulle varie facce, fino al cubo in discoteca, dove osservavo, da buon ragazzo inebetito e nerd, quel movimento ritmato di curve, dialogando per la prima volta con i miei ormoni che urlavano invano “oooooh patacca, e basta giocare alla Playstation!!!”. Dal cinema dei numeri primi alla geometria, ricordiamo per l’education:
- volume del cubo → L^3.
- lo sviluppo del cubo di un binomio → (a+b)^3 = a^3 + b^3 + 3a^2b + 3ab^2
- ricette per il cubo Horadrim → andate sui motori di ricerca
Basta divagare, torniamo a noi. Oggi voglio parlare di un titolo veramente particolare uscito per PS1 nel 1997 e diventato, a modo suo, peculiare nello scenario dei rompicapo. Chiunque abbia avuto la PS1 a fine anni ‘90 avrà giocato sicuramente a questo titolo, almeno sulla demo contenuta, mi pare, nella mitologica Demo1 contenuta propro dentro la console. Ma prima, come ogni articolo che si rispetti, Moooooseca…
IL GIOCO
Il gioco con cui vi si delizia oggi è un titolo del genere rompicapo uscito nel 1997 dal nome Kurushi, Intelligent Qube nella versione nord americana e IQ Intelligent Qube in terra nipponica. Pare quindi che si chiami Kurushi solo in Europa e secondo un traduttore online significa dal giapponese “venire” (o_O), secondo altre fonti “arduo,difficile”. Sono socratico: so di non sapere. Se qualcuno conosce il giapponese commenti gentilmente ^-^. Paghiamo in visibilità a 6 mesi. Forse.
Il titolo fu sviluppato da Epics (al tempo G-Artists) e distribuito da Sony per la console Playstation 1. Il titolo vide nel 1999 anche un sequel chiamato Kurushi Final che ricalcava l’idea e lo stile del primo capitolo ma introducendo più modalità di gioco, altri personaggi ecc.
Quando pensiamo ai rompicapo, noi della vecchia scuola, ovviamente non possiamo astenerci da riportare alla mente il mitico campo minato, il soviet di Tetris, i draghetti pucciosi (ma c’è anche dell’orrore, come abbiamo riportato in questo articolo) tanto amati delle femminucce di Puzzle Bubble (perché in salagiochi ricordiamo che esistevano solo due certezze: le ragazze che giocavano a Puzzle Bubble e i maschietti “figa-mai” con il marsupio), oppure quei giochi arcade da arrapati dove dovevi liberare l’immagine sottostante della donna nuda in risoluzione atroce senza farti colpire da nemici od oggetti. Tutti giochi diversi tra loro ma, bene o male, tutti colorati, con musiche accomodanti oppure senza alcun effetto sonoro ecc. Insomma, se pensiamo a un rompicapo non pensiamo al disagio, all’oscurità, a musiche orchestrali, a colori cupi ecc. Kurushi è tutto questo: meningi spremute e disagio profondo interiore.
PS: nota di merito a Lemmings, rompicapo del 1991 dove devi evitare di fare morire malissimo frotte di simpatici omini che non hanno alcuna intenzione di schivare la morte.
Ah sul tubo si trova sta cosa qua che appena l’ho vista ho fatto sta faccia o__O … il buon Bionic Cummenda ricorda doverosamente la Fatality di Liu Kang in MK3.
LA TRAMA
Non penso esista una trama, o meglio forse è troppo oltre per essere capita. Sei un personaggio che si trova senza un chiaro motivo su una piattaforma nel nulla e deve risolvere un rompicapo composto da cubi in movimento. Non ci si può però esimere dal riportare il finale del gioco ottenibile completandolo ad un livello di difficoltà 1 o superiore. Non spoilera l’esperienza di gioco tranquilli. Riportiamo le parole (se c’è qualche inesattezza nella trascizione chiediamo perdono) ma alleghiamo anche il video per darvi idea di quanto oltre sia tutto ciò. Il nostro Bionic Cummenda si è veramente esaltato, ma tanto tanto…
“Something has been observing our Earth, watching our behavior, our every move but we have proven we have the technology to confront them face to face in a simulation of their choosing. Our task was neither to expose or destroy them merely to match our intelligence with theirs. This, We have achieved” – momento di musica epica – BEGINNING OF THE UNIVERSE”
GAMEPLAY
Il gioco, come già accennato, si svolge su una piattaforma galleggiante nel nulla oscuro, composta da righe di cubi (ma va???) come pavimentazione. Sopra questa struttura ci sei tu e una massa di cubi che rotolano all’unisono verso di te e verso il precipizio, cambiando quindi posizione ad ogni rotolata. Lo scopo è quello di risolvere, per ogni stage, tutti i blocchi rotolanti evitando sia di far precipitare i cubi “buoni” nel nulla, sia di non farsi investire dai cubi stessi. Ovviamente più si avanza negli stage più i rompicapi sono complessi.
Il giocatore può posizionare a terra una sorta di segnaposto che, al momento giusto, può essere risolto, eliminando così il cubo rotolante che in quel momento si trova in quella posizione. E’ possibile inserire un segnaposto per volta e non è possibile piazzarne uno nuovo finché quello precedente non viene risolto. Esistono tre tipi di cubi:
- Normal Cube: sono cubi normali che rotolano e non hanno né bonus né malus particolari. Vanno risolti tutti prima che rotolino fuori dallo stage
- Advantage Cube: sono cubi che vanno risolti come quelli normali, ma hanno un colore verde acido rave party. Una volta risolti lasciano a terra un segnaposto verde generante una rete 3×3 che può essere attivata con apposito tasto. Una volta attivata tutti i cubi in questa rete vengono risolti. E’ possibile avere più reti ma non è possibile risolverle singolarmente. Quando si pigia il tasto vengono attivate tutte quelle sul terreno. Dopo l’attivazione la rete scompare, ma se si rompe un Advantage Cube comparirà una seconda rete… e così via… se state pensando al “aaah quindi posso fare le combo”, la risposta è: SI!!!
- Forbidden Cube: sono cubi neri. Questi cubi NON vanno risolti e bisogna farli rotolare fuori stage. Ovviamente sono belli fitti in mezzo a cubi normal ed advantage e possono essere risolti dalle reti 3×3 lasciati dagli advantage cube.
Ok ma quindi?… bene… veniamo ora a cosa succede quando succedono cose brutte
- Un normal cube cade dallo stage: viene alimentato un contatore che si incrementa di +1 per ogni cubo normal che cade. A fine contatore, questo riparte ma si perde l’ultima riga della piattaforma in cui si galleggia, riducendo così lo stage di gioco
- Un advantage cube cade dallo stage: stesso effetto del cubo normale
- Si risolve un forbidden cube: si perde una riga della piattaforma direttamente. Meglio starci attenti!
- Si viene investiti dalla massa di cubi rotolanti: qui sono cavoli! La massa ti schiaccia, esclami “ooh” e i cubi rotolano velocemente fino a fine corsa con tutti i malus di cui sopra… momento di ansia massimo ovviamente, poiché si inizia a sentire il rumore dello stage che crolla riga per riga e tu rimani lì a gironzolare come un pirla.
Ma ci sono anche buone notizie! Se si risolvono tutti i cubi corretti e si fanno precipitare i forbidden , una voce fuoricampo, accompagnata da musica celebrativa, esclamerà “PEEEEERFECT” e si guadagnerà una riga nello stage di gioco.
Si può perdere? Eccome… quando il pavimento ci crollerà sotto i piedi si perderà. Il protagonista cade, urla “AAAH” e il gioco finisce indicando il livello di I.Q. raggiunto. Questo livello viene inferito anche dal punteggio raggiunto.
I punti vengono raccolti risolvendo i cubi e svolgendo combo tramite le reti 3×3 degli advantage cube. Ogni nuovo blocco rotolante riporta il numero di mosse “utili” in termini di segnaposto attivati (quindi senza considerare l’attivazione delle reti) per completarlo e a fianco un contatore delle mosse svolte. Completare un blocco nel numero di mosse consigliato conferirà un bonus aggiuntivo di 5000 punti accompagnato dalla voce “Brilliant!”. Completare un blocco in un numero di mosse inferiore ti rende un “True Genius!” e i punti in più saranno 10000 *_*. A fine stage ogni riga di pavimento rimasta conferirà 1000 punti.
Si può giocare in due? Si. Cioè NO. Uno per volta si gioca. Quindi No. Ma il gioco ti fa giocare in due. Si sceglie uno stage e si gioca a turno diversi blocchi. Se si completa il blocco questo viene marcato come superato e tocca all’altro giocatore ecc ecc
GRAFICA E SONORO
Come già anticipato la grafica è minimale ma veramente tetra e, se fusa ad una colonna sonora veramente epica per un gioco rompicapo, regala una esperienza di gioco particolare se non unica. La musica, a cura di Takayuki Hattori, è bellissima ed eseguita da una ORCHESTRA e si intreccia perfettamente ai suoni del gioco, quindi cubi che rotolano, segnaposti, stage che crollano e i tuoi frenetici ed ansiogeni passi. Per farvi capire è stato anche fatta una pubblicazione dedicata per la musica di questo titolo e del suo successore del 1999 che si chiama “I.Q. Final Perfect Music File”.
LONGEVITA’
Come tutti i rompicapi non avrete vita facile ma imparando i pattern e facendo esperienza si potrà progredire spediti. Oltre al personaggio base è possibile, finendo il gioco, sbloccare Cherry o il cane Spike che si muovono più velocemente. Il gioco è impostabile inoltre a 5 livelli di difficoltà, ovvero di velocità della massa rotolante che precipita verso di voi, quindi per chi volesse sempre di più ci sarà pane per i suoi denti! Non è FFVII, quindi non starete 100 ore davanti allo schermo, ma rimane un gioco sempre ottimo anche da rispolverare ogni tanto una volta finito.
COME CACCHIO CI GIOCO?
Online si trova ad un prezzo non esagerato. E’ anche incluso nella tanto odiata (non da me…:P) PS1-mini. Della PS1-mini ne abbiamo parlato in questo articolo.
CONCLUSIONE
“Something has been observing our Earth, …”