Siamo tutti servi della gleba! (di Starfox Mulder)

Questa estate il vicepresidente del F.B.I. mi ha dato un bonus per l’ottimo lavoro svolto. Voi direte: “E sti grandissimi?”
Non ve ne potrebbe effettivamente fregare di meno, se non fosse che quei soldi li ho impiegati per comprarmi un Atari Lynx che mi sta accompagnando in questi primi mesi d’autunno, facendomi scoprire unknown pleasures d’ogni sorta.
Quando il Bionic Cummenda ha annunciato su C6 (siamo retro anche nelle chat) che il tema sarebbe stato quello dei puzzle games, mi è salita subito l’incontenibile voglia di parlarvi d’uno dei titoli di lancio per la consolina portatile. E se mi sale la fregola sapete che succede? Che parte la: SIGLA!
TRAMA
Direttamente dal manuale: Chip farebbe di tutto per quella genietta di Melinda, cominciando con l’unirsi al club informatico dei Bit Busters. Chip si ritrovò a vivere un momento di pura estasi quando la sua amata gli si sedette a fianco in caffetteria e gli offrì di far parte del club.
“Ma attenzione Chip! Prima di poter mettere le tue mani sudaticce sulla t-shirt del club dovrai interfacciarti con alcuni enigmi per veri esperti. Melinda monitorerà i tuoi progressi mentre ti districherai tra 144 livelli e sappi che una volta accettata la sfida non potrai più tirarti indietro. I mostri, le trappole e lo scorrere del tempo saranno i tuoi peggiori incubi. Riuscirai a vincere la sfida?”
In sostanza sì, tutto per la f***!

GAMEPLAY
La parte più bella di Chip’s Challenge è che farete il 99% delle cose semplicemente con la croce direzionale dato che i tasti funzione A e B serviranno esclusivamente per navigare tra i menu o skippare al livello successivo una volta terminato (va però detto che il pulsante option 1 verrà utile per resettare il livello). Il concetto è semplice: raggiungete l’uscita! Come riuscirci? Dipende.

Uno degli escamotage più tipici del gioco è quello di farci raccogliere un certo numero di chips (Chip che raccoglie chip, ahahah…basta!), distribuiti all’interno dello stage, in un certo limite di tempo, ma spesso la sfida sarà “semplicemente” quella di farsi strada tra trappole e mostri vari per raggiungere la meta. Il “semplicemente” è virgolettato perché in quei pochi minuti a nostra disposizione dovremo raccogliere chiavi di vario colore, power up capaci di farci camminare attraverso vari ostacoli come: fiamme, ghiaccio, acqua, tapis-roulant (voi ridete ma per un nerd certi aggeggi sono mortali) ed eventualmente spostare blocchi o attraversare pareti invisibili.

GRAFICA E SONORO
Beeeeh siamo al lancio della console e decisamente non è sulla grafica che questo titolo voleva puntare. Tutto ai minimi termini ma, se paragonato alle altre versioni successive del medesimo gioco apparse su home pc ad 8 (commodore 64, zx spectrum, amstrad cpc) e 16 bit (amiga, atari st) sicuramente fa un figurone rispetto alle prime e si difende ampiamente anche verso le seconde.
Dal fronte sonoro invece solo lodi per l’ottima Chiptune (quanto sono simpa?!).

LONGEVITÀ
Le cose da fare sono tante ed il level design di primissimo ordine. Dopo i primi 10 stages che potremmo definire “tutorial”, la difficoltà schizza in alto ed a quel punto ogni livello sarà una sfida ben impegnativa. Finirli tutti e 144 (+4 segreti) per vedere l’agognato finale? Si fa si fa, ma state tranquilli che non vi basterà qualche partita sporadica per riuscirci. Per fortuna alla fine di ogni stage il gioco rilascia una semplice password di 4 cifre. Se vi pesa munirvi di penna e matita, li trovate tutti qui.

tutti i livelli (in formato ZX Spectrum) con una risoluzione per cui vi sarà impossibile vederli.
REPERIBILITÀ/COME CACCHIO CI GIOCO
La versione per Lynx è piuttosto comune ed economica, quindi vi aggirerete tra i 15 ed i 20€ per la completa. Se volete buttarvi su altri porting siamo nel settore “home pc” quindi tutto piratabile con la leggerezza di chi tanto non ha nessuna Nintendo a rompere le balle.

CONCLUDENDO
Il Lynx se ne uscì con dei titoli di lancio della M(adonna)elinda, ma questo resta ampiamente il mio preferito. Ogni stage è una nuova sfida che vi obbligherà a far girare le rotelline che avete nel cervello per venirne a capo, il tutto nel più rapido tempo possibile o sarete costretti a ricominciare ancora ed ancora. Se i porting furono tutti per home pc immagino fu perchè non ritennero la sfida adatta ad un pubblico considerato leggerotto come quello per console (infami) ma francamente penso che il meglio lo dia proprio in versione portatile. Quindi giocatelo, emulatelo, rubatelo, trovate un modo per goderne e recuperate quella cavolo di t-shirt.
Non fatelo per me, non fatelo per Chip, fatelo per il triangolino che ci esalta!
