Mettiamoci una pietra sopra (di Mystical Tango)
Bella, Bit-ellini… come va?
Chi vi scrive è un indaffaratissimo Mystical Tango, che ultimamente non ha tempo neanche di scaccolarsi. Il tempo per i miei Bit-ellini lo si trova sempre però.
Uno dei nostri “mantra” da quando abbiamo cominciato, è sempre stato (salvo rare occasioni): “Parliamo solo di roba uscita prima del 2000”. Più retro di così… non lo so io.
Power Stone casca a fagiolo. È stata infatti una delle ultime uscite pre-millenium bug… e che uscita cazzo.
TRAMA
In un universo fittizio, pieno zeppo di superstizioni, miti e religioni… spè, un attimo… ricomincio.
In un universo del tutto simile al nostro, pieno zeppo di superstizioni, miti e religioni, una leggenda su tutte porta molti a credere nell’esistenza della Power Stone. Un pietra con il potere di esaudire i desideri di chiunque ne entri in possesso.
Per questo motivo, combattenti da tutto il mondo decidono di menarsi fortissimo per cercare di conquistare l’agognata pietra magica.
GAMEPLAY
Power Stone è un picchiaduro ad incontri in ambienti 3D.
Una delle caratteristiche principali del gioco, è la possibilità di interagire con le location degli incontri. Si possono infatti usare, pietre, tavoli, sedie, bombe… PEZZI DE CESSO… no i pezzi di cesso no.
Durante gli incontri compariranno delle gemme per tutto lo stage. Se il giocatore riesce a recuperarne 3, si trasformerà in una versione potenziata di se stesso e acquisirà dei poteri speciali, come mosse a gittata lunga e altre di vario genere.
GRAFICA
Non lo so… ma mi fa sempre strano parlare di grafica o recensirla per un gioco retro, nel 2017… ma minchiazzio, Power Stone spaccava e spacca il culo in maniera devastante.
Colorato, pieno di effetti grafici e ZEPPO di animazioni su tutti gli sfondi, coi quali sovente si può anche interagire. Una perla di rara bellezza per i tempi.
LONGEVITÀ
Paradossalmente, per quanto un picchiaduro con una trama risicata all’osso, è possibile che un gioco come Power Stone possa durare ad oltranza.
Complice soprattutto il multiplayer, Power Stone è in grado di regalare emozioni, far incazzare e mettere fine ad amicizie pluriennali nell’arco di un roud. Una sorta di Mario Kart e Smash Bros targato Capcom.
REPERIBILITÀ/COME CACCHIO CI GIOCO
Tranquilli Bit-ellini, Power Stone non è uno di quei retrogiochi per i quali vi chiederanno in cambio un rene. Con un trentello ve la cavate e ve lo portate a casa boxato con tutto pronto a mettere fine a qualche amicizia.
CONCLUDENDO
Un difetto però Power Stone ce l’ha. È possibile giocare in 4 solo nelle sue incarnazioni successive. Ma parlarne è proibito, visto che sono uscite dopo e durante il 2000.
Prendetelo come un invito a provare anche il 2 e il remake per PSP. 🙂
Resta comunque un picchiaduro godibilissimo anche nella sua versione originale.
Il vostro Mystical Tango di quartiere.