Disclaimer: Qualche tempo fa, ci è stato fatto notare che ogni tanto su questo blog saltano fuori delle parolacce. Niente di che eh… un c***o qua e la. Non è che bestemmiamo come veneti al bar dopo l’ennesimo bianchino. Cioè… un momento, nella vita reale sì ma su internet, come volevasi dimostrare, non si sa mai.
Ieri notte, quando mi è apparso in sogno il post odierno, era pieno di ingiurie variopinte, bestemmie super articolate e bellissime. Ho deciso però di non dargli retta e, per ‘sta volta, risparmiarvi.
Il bello (se veramente c’è un bello…) del nostro piccolo angolo qua, è che non si dipende da nessuno. Non ci facciamo il cash. Scriviamo queste quattro cavolate togliendo tempo ad altro perché alla fine ci piace. Ognuno si esprime come meglio crede senza dover rendere conto agli altri. Siamo nella tavernetta del nostro migliore amico, dove si rutta e si mangiano fagioli fino a notte fonda parlando di quello che più ci piace e, ogni tanto… checcazzo un porcone ti scappa.
Insomma, tutto questo per dirvi che no, non smettiamo di scrivere parolacce.
Ma veniamo a noi.
Te lo giuro mamma, se me lo compri non vado più in sala giochi: (di Mystical Tango)
Lo giurai davvero alla mia mammotta. I miei soldi spesi a Dragon’s Lair, hanno fatto sì che il figlio del padrone della sala giochi che frequentavo, potesse studiare ad Harvard.
Quindi le giurai che non sarei più andato in quel luogo di perdizione. Frequentato solo dai peggiori riccionesi.
Quanto mi sbagliavo, amici.
Scusa mamma.
Trama:
Un cavaliere senza macchia dovrà salvare una principessa tenuta in ostaggio in un castello pieno di insidie, trappole e mostri.
Oh, è la trama più vecchia del mondo ma funziona sempre una meraviglia.
Ah il cavaliere si chiama Dirk.
DIRK eh… no perché poi non si sa mai.

Gameplay:
Uno dei side-scrolling platform più ostici, macchinosi, difficili e strappa-bestemmie che siano mai stati programmati. Non solo per il NES, ma nella storia dei videogiochi.
Dirk in pratica si muove con la stessa agilità di Paolo Villaggio ne “I grandi magazzini”, quando fa il robot.
Salta sì, ma per prendere le misure, ad ogni salto bisogna mettersi li col righello, il goniometro e fare il calcolo di tutte le variabili.
I pulsanti di solito sui giochi NES sono così associati: A salta, B attacca. Per fare le cose ancora più maledettamente ostiche, perché sennò non era abbastanza difficile, i regaz di Motive Time hanno deciso di invertire.
Eh già, A attacca e B salta. EVVIVA!
È tipo come reimparare a camminare.
Mettetevi in un bambinetto di 10 anni, tutto fiero col suo Dragon’s Lair casalingo, che poi scopre che il gioco è stupidamente ingiocabile dai primi secondi. Ma dai primi secondi sul serio eh. Non è che son qui a raccontarvi balle.
Ah… altra cosina non da niente è che come Dirk viene toccato. BAM! Muore. La ciliegina sulla torta proprio.
Grafica:
C’è da dire che sono stati discretamente bravi a ricreare e a fare l’occhiolino alle ambientazioni del gioco originale.
Parliamo di grafica 8 bit comparata ad un cartone animato, quindi le sue pecche le ha se comparato con la sua controparte originale. Le animazioni e i dettagli però, riescono cogliere nel segno. Carina anche l’animazione della morte del nostro eroe, che come viene toccato, PAM… diventa un allegro mucchietto d’ossa.

Longevità:
Sarà che mi spazientisco molto molto in fretta quando un gioco ha un gameplay così approssimativo, ma a me non è durato niente. Nel senso che ho subito tirato la cartuccia dal balcone e sono corso in sala giochi a farmi rubare i gettoni dai bulli. Era una sofferenza MOOOOOOOLTO più sostenibile che giocare a questo scempio.
Se vi piace la sfida, penso potrà tenervi impegnati per diversi giorni.
Una volta portato a termine però, dubito fortemente avrete voglia di riprenderlo in mano.
Il gioco eh.

Reperibilità/Come cacchio ci gioco?
Se proprio volete farvi del male, il danno per la cartuccia con custodia e tutto l’ambaradan, non è eccessivo.
Con un trentello dovreste farcela.
Qualche fuori di melone spara anche cifre come 50 o 60 euro, ma per 20 un corso di bestemmie via Skype ve lo faccio io.
Concludendo:
Acclamato dal grande pubblico come uno dei peggiori videogame della storia.
Forse il solo che meritava di essere sepolto nel deserto assieme ad E.T.
Solo per veri duri. No spè…
Solo per masochisti. Ecco sì. Solo per masochisti.
Ma se la sfida è il vostro pane, abbuffatevene. Cibatevene come se non ci fosse un domani. Aggreditelo e, se lo finite, mandateci una vostra foto davanti alla tv con la schermata finale. Se avete il coraggio.
E’ troppo chiedere la verione dell’articolo originale con tutti i porchi e le bestemmie non censurate? Comunque confermo, Dragon’s Lair è l’ingiocabilità fatta a cartuccia, forse peggio (forse) di E.T.
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Mystical Tango che non bestemmia è come il remake di un film anni 80: fa venir voglia di bestemmiare a noi!
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Ho recensito Eswat del Megadrive oltre titolo praticamente impossibile da finire ,ma ho usato il barbatrucco salvavo ogni pezzetino di stage e l’ho finito mi sono sentito un leone per 1 minuto.
Sconsiglo l’anime di Art of Fighting orrenda trama e disegno,mentre Darkstalker e ottimo.
La sfida per me deve essere graduale,non scorretta ,però e strano se la Nintendo mette il sigillio di qualità non dovrebbero esserci ciofeche o sbaglio?
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Il sigillo di qualità serviva ad evitare che il Nes fosse invaso da fuffa di ogni tipo come accadde all’Atari vcs, ma da lì ad aver solo roba di qualità vera…
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