A mezzanotte sai che io ti penserò, ovunque tu sarai, sei morta! (di Starfox Mulder)

Esiste tutto un immaginario fichissimo fatto di pacchianate halloweeniane che tutto sommato conoscete benissimo se come me siete cresciuti con X Files, Buffy e Tim Burton. Zucche, teschi, pipistrelli, ragnatele, nonni vestiti come Bela Lugosi, ed insomma tutto il calderone in cui è caduto Rob Zombie da piccolo prima di uscirne così fissato da parlare solo di quella roba lì in ogni canzone o film che avesse ideato in età adulta. Noi mangiaspaghetti quella cultura l’abbiamo ereditata ma ciò non di meno ci ha segnato l’infanzia quindi a tutti gli effetti è nostra e pochi cazzi. Sul finire della vita dell’Atari 7800 Pro System, la Radioactive Software (che già dal nome vinse il premio come miglior software house cosplayer di Toxic Avenger) donò ai suoi utenti uno dei migliori dieci giochi per quella console. Un evoluzione del concetto di Adventure con temi horror, accento marcatissimo sull’esplorazione libera dell’area di gioco e gameplay ispirato.
SIGLA!
TRAMA
Come tradizione vuole (e Rob pure) , nel 1747 in America si bruciava duro.
Streghe, stregoni e presunti demoni vari.
Pare che uno di questi, per la legge dei grandi numeri, fosse davvero un mago malvagio e per chiarire la cosa si fece pure chiamare Dr. Evil, della serie che poi però non ti lamentare….e invece Sì che si lamentò, si incazzò come un ape proprio, al punto da maledire tutti e annunciare in puro stile Swartzy:
In effetti è tornato nel 1992, ovvero oggi (per l’uscita del gioco), durante la notte d’ogni santi, col chiaro intento di rompere le balle a gente che non c’entrava nulla coi padri pellegrini che lo condannarono a morte.

Jimmy è un ragazzino che i genitori han scaricato dal nonno per il weekend ma a lui non dispiace dato che l’anziano non è di quelli da ruota della fortuna e telenovelas. No, è Grampa Munster. Sì beh, è lui, su questo non ci piove, anche se a livello di diritti non ne sono granchè sicuro dato che il giovane si limiterà a chiamarlo sempre e solo nonno, ma sorvolando su questo andiamo al dunque. Sera sfigata, posto sbagliato, ed ecco che l’ottuagenario scompare, lasciando Jimmy da solo in una magione invasa da zombie e pipistrelli vampiri. Oddio, solo sono parole grosse dato che manterrà il contatto telepatico con il nostro protagonista (e già qui facciamoci due domande e sorvoliamo sulle risposte) ma di fatto a cavarsela fisicamente toccherà solo ed unicamente a noi. Scopo? Ritrovare il nonno, sconfiggere il male, risolvere il problema degli inutili remake nel mondo dei videogames.
Spoiler: uno dei tre obbiettivi non vi riuscirà!

GAMEPLAY
Il gioco è un adventure, come accennato sopra, ossia un gironzolare tra le schermate di gioco al fine di trovare oggetti che ci faranno sbloccare zone da cui trovare altri oggetti e via via affrontando boss come lo scheletrone gigante o la cabra de muntagna (cit.) fino allo scontro finale. Con la croce direzionale ci muoviamo (Nota: mentre sull’asse orizzontale il nostro eroe si muoverà a destra e sinistra come ci si aspetterebbe, su quella verticale si muoverà a nord/est o sud/ovest…poi ci farete l’abitudine), con il tasto A utilizziamo l’oggetto selezionato ed infine con il tasto B mettiamo in pausa il gioco entrando nel Menu ed ottenendo la possibilità doppia di:
– parlare telepaticamente col nonno che ci darà delle dritte sul “cosa fare adesso”;
– selezionare, se lo vogliamo, un nuovo oggetto da impugnare navigando con la croce direzionale nel menu oggetti.

Ogni partita inizia dal centro della mappa di gioco, liberamente esplorabile sin da subito. Rechiamoci a nord e ci troveremo ad affrontare la magione, luogo infestato da zombie ma ricco di risorse come i diamanti, capaci di aumentare la barra della vitalità, o diverse armi con cui equipaggiarci. Le armi sono fondamentali poiché se ad inizio gioco non faremo che scappare dai nemici, più avanti sarà obbligatorio batterci e recuperare upgrade così da diventare pronti agli scontri più sanguinari: quelli contro i boss.

A nord la magione dicevo, ma a sud si arriverà al bosco, ad est alla chiesa e poi al cimitero, ad ovest al fienile ed al pontile, e così via fino ad un galeone fantasma. Ci sono tantissime schermate (alcune parecchio labirintiche) da attraversare e gli enigmi in game non saranno pochi. Dai trabocchetti ai nuovi nemici, dai passaggi segreti al modo con cui sconfiggere il nuovo boss appena scoperto. Finirlo sarà una sfida ma saprete divertirvici come con pochi altri giochi per il 7800, ve lo garantisco.

GRAFICA E SONORO
Qualcuno in Atari deve aver esclamato, all’uscita di Midnight Mutants, “di più nin zo”!
Quel qualcuno era probabilmente un futuro comico del Bagaglino ma aveva ragione da vendere. Dal punto di vista grafico la console è stata spremuta oltre le aspettative e difficilmente troverete qualcosa di più dettagliato su Pro System. Come sanno tutti gli amanti (tipo me) del 7800, il chip sonoro era il vero punto debole della console, quindi non potendo cavar sangue dalle rape i programmatori si limitarono a seguirne i limiti ma allungandoli ed aggiungendo vari motivetti a seconda dell’ambiente. Mai fastidiosi…salvo il caso in cui vi blocchiate per un’ora sulla stessa schermata.

LONGEVITÀ
Non si salva, morire è piuttosto facile e l’unico modo per finirlo è farlo di fila ma non temete: una volta capito il percorso, l’impresa non vi richiederà più di una quarantina di minuti. Certo che per capire come fare ne passerà di tempo e vite mandate all’inferno del retrogaming. La rigiocabilità è comunque altissima anche dopo e non lo riporrete velocemente una volta finito.

REPERIBILITÀ/COME CACCHIO CI GIOCO
Ahinoi, non è il gioco più diffuso per Atari 7800, probabilmente anche a causa delle copie prodotte in numero limitato vista l’uscita alla morte della console. Io ce l’ho, pagato una trentina di euro completo di scatola e (in questo caso utile) manuale di gioco, ma sono conscio di aver avuto una discreta botta di deretano. Di media si vende anche al doppio ed in condizioni “solo cartuccia”. Emulare gente, emulare!

CONCLUDENDO
“Il capolavoro che non ti aspetti!” come disse il mio amico francese. Sarà pure un peccato dargli soddisfazione (si dice che ogni volta che qualcuno cita Jean Francois Patrick, un Nintendo 64 smetta di funzionare) ma è davvero riassuntivo di cosa rappresentò Midnight Mutants per i possessori dell’Atari 7800. Bellissimo, lungo, divertente, capace di spingere ai suoi limiti l’hardware della console e dulcis in fundo: esclusivo!
Non troverete alcuna riedizione successiva di questo gioco per nessuna console.
La chicca per eccellenza!
Citazione:
I love Zombie!
(Sheri Moon Zombie)