Salve a tutti, miei carissimi amici Bit-ellonici!!! Sono sempre io, il vostro adorato Magnum CD-i, di ritorno dall’ennesima indagine a lieto fine.
Siete alla fine dell’estate, lo so, e un po’ me ne vergogno a ricordarvelo, mentre sorseggio un cocktail guardando il tramonto infuocato all’orizzonte. Qui alle Hawaii l’estate non finisce mai, così come le splendide ragazze che affollano i locali la sera. L’altro giorno stavo parlando con la mia nuova fiamma francese, sulla veranda della dependance di Villa Masters, quando il discorso è caduto sul senso della vita. Non sto parlando del film dei Monty Python (se non lo avete visto, correte a rimediare), ma di quanto sia tutto relativo, compreso il nostro concetto di felicità. Viviamo in un’epoca piuttosto particolare, ma potrebbe andare decisamente peggio, come ci ricorda il buon Severance: Blade of Darkness, uno gioco per PC del team spagnolo Rebel Act Studios dal grande valore, che purtroppo non ha goduto della fama che avrebbe meritato.
Perché ho detto che potrebbe andar peggio?
Immaginate un mondo creato da una creatura divina, chiamata Il Signore, dove le forze da lui generate sono costantemente in conflitto. La battaglia tra lo Spirito della Luce ed il Principe dell’Oscurità infuria dall’alba dei tempi e coinvolge anche gli uomini, che nel frattempo hanno popolato la terra. In questo periodo di caos emerge un eroe, scelto dalla dea Ianna, figlia della Luce, per contrastare l’Oscurità. Grazie alla Spada Sacra, il mortale riesce a ricacciare indietro le forze oscure, a prezzo della propria vita. I suoi compagni lo seppelliscono con la spada e nascondono in posti remoti quattro gemme per poterla recuperare. Dopo molti anni di tranquillità, l’equilibrio si spezza; creature mostruose tornano, dopo un lungo sonno, a varcare la terra e l’umanità è nuovamente sotto assedio. Anche la Spada Sacra è rimasta corrotta dall’oscurità ed attende nella tomba solitaria un nuovo portatore… Una classica trama da Sword and Sorcery, che pur non brillando per originalità si accompagna bene alle gesta del nostro personaggio, che potremo scegliere tra ben quattro classi differenti.
Graficamente Blade of Darkness è un piccolo gioiello. Il motore del gioco, creato internamente da Rebel Act, permette finezze estetiche molto avanzate per l’epoca, tra cui un sistema fisico realistico e credibile, sia per oggetti che per le creature (compresi gli smembramenti), un’ottima resa di personaggi ed ambienti ed una cura davvero impressionante per gli effetti di luce, nebbia ed acqua. Si potrebbe dire che questo è stato uno dei titoli più impressionanti del periodo, assieme al contemporaneo Max Payne, che mostravano davvero il rinnovato avanzamento della tecnologia nel mondo PC. Ovviamente le richieste hardware erano elevate per l’epoca, ma oggi direi non è più un problema.
Dal punto di vista audio il gioco si difende più che bene, grazie ad una colonna sonora mai intrusiva ma perfettamente in grado di sottolineare i momenti importanti, affiancata ad un discreto doppiaggio in inglese e ad un comparto effetti di buona qualità.
Severance è un action adventure in terza persona, con enfasi sull’esplorazione ed il combattimento corpo a corpo. Il gioco inoltre prevede un sistema di avanzamento del livello, come in un RPG e questo ci permetterà di diventare più forti e meno sottoposti a fatica quando utilizziamo le armi.
All’inizio della partita potremo scegliere tra quattro diversi personaggi: Sargon, un cavaliere, Tukaram, un barbaro, Naglfar, un nano e Zoe, un’amazzone. Ognuno di essi avrà un livello introduttivo personalizzato e sarà specializzato in determinate tipologie di armi. Una delle caratteristiche interessanti di Severance è l’altissimo livello di interattività con il mondo di gioco. I vari livelli sono pieni zeppi di oggetti con cui interagire, lasciando spesso spazio alla fantasia e all’improvvisazione del giocatore. Volete ad esempio lanciare uno sgabello in faccia a un nemico? Si può fare. Credete che in un corridoio sospetto ci sia una trappola? Lanciate un vaso e controllate. Armi e scudi si romperanno dopo il troppo uso, perciò spesso dovremo pianificare bene le nostre mosse, ed imparare ad utilizzare al meglio quello che lasceranno cadere i nemici.
In situazioni di difficoltà, ad esempio, potrete raccogliere un arto mozzato a qualche avversario ed utilizzarlo come arma improvvisata. Questo perché Blade of Darkness è un gioco estremamente violento e realistico. Gli scontri corpo a corpo porteranno a decapitazioni di teste ed arti vari, accompagnate da schizzi di sangue realistici che coleranno anche realisticamente dalle superfici. L’atmosfera violenta delle età oscure è resa in modo magistrale. Gli appassionati del dark fantasy si troveranno subito a proprio agio.
Molto interessante anche la possibilità di attuare un approccio silenzioso, cosa non sempre possibile e non realizzata al meglio, ma che ci permetterà di eliminare qualche nemico di spalle (c’è un tasto apposito per avvicinarsi in modo silenzioso).
Il sistema di controllo prevede l’uso di tastiera e mouse, che dovranno essere utilizzati in combinazione. Il primo impatto è un po’ spiazzante, ma dopo poco ci si abitua, aiutati anche da un comodo sistema di agganciamento del singolo nemico, che aiuta non poco negli scontri contro avversari multipli.
E’ bene mettere però in chiaro che Severance è un gioco tosto e lo è fin da subito. Tra nemici agguerriti e trappole, sopravvivere sarà particolarmente difficile. Gli avversari fanno un sacco di danni anche a livelli bassi e un attimo di distrazione può costarci caro. Fortunatamente, a differenza di altri titoli moderni (Dark Souls e similari), potremo salvare dove vorremo, cosa che aiuterà non poco a proseguire senza sfasciare tutto per la frustrazione.
Il titolo di Rebel Act si attesta inoltre su una durata particolarmente corposa, aiutata anche dalla possibilità di utilizzare personaggi diversi per la campagna. Per accedere al vero finale, inoltre, dovremo trovare le quattro reliquie nascoste, che ci permetteranno di aprire la tomba dell’eroe e recuperare la Spada Sacra, essenziale per affrontare il figlio dell’oscurità. Il gioco presenta inoltre la possibilità di scontrarsi in multiplayer (Battle Arena) ed include persino un editor di livelli, con cui sono state create molte mod interessanti (vi invito a cercare su moddb.com per ulteriori dettagli).
Nonostante tutte le caratteristiche positive e la buona accoglienza della critica, il gioco si è rivelato un insuccesso commerciale, costringendo Rebel Act Studios a tagliare la versione prevista per la prima Xbox e di fatto contribuendo allo scioglimento del team. Buona parte del team è poi migrato verso Mercurysteam, che il nostro Starfox conosce ed “apprezza” parecchio.
Severance: Blade of Darkness è quindi un gran titolo, riservato però ai più pazienti e tenaci, che senza dubbio sapranno davvero come spremerlo a dovere. Purtroppo c’è anche da segnalare che Codemasters, che deteneva i diritti sulla pubblicazione, li ha persi nel 2014 ed al momento non c’è un modo ufficiale per comprarlo, né su GOG, né su altre piattaforme. L’unica soluzione efficace rimane l’usato (come Magnum CD-i non posso certo raccomandarvi altro), ma siete liberi di trovare la soluzione migliore per voi.
Tornando al nostro discorso iniziale, potrei far notare alla mia amica francese che il senso della vita sta nel tagliare un braccio all’avversario ed usarlo come arma, ma non ci farei una bella figura. Forse sarà meglio che rimanga qui a godermi il tramonto, così ci penso ancora per un po’.
Ci vediamo alla prossima!!!
Magnum CD-i (guardate che spettacolo il mio nuovo ritratto ;))
Una risposta a "SEVERANCE: BLADE OF DARKNESS (PC CD-ROM 2001)"