Salve a tutti, o adepti del grande culto bit-ellonico.
Sono sempre io, il vostro adorato Magnum CD-i, anche stavolta pronto a farvi esplorare gli abissi più reconditi della storia videoludica. Prima di approfondire il titolo di oggi, però, permettetemi di fare una digressione.
Sapete che giorno era ieri? L’8 Dicembre, data già di base festosa per definizione, ma che per noi Bit-elloni ricopre un ruolo importante. E’ infatti in questo giorno che, nel lontano 2015, nacque il nostro ordine. Io a quel tempo non facevo ancora parte della squadra, ma sono ormai profondamente legato a questa gabbia di matti squinternati, quindi posso dire, con tutto il cuore, auguri a noi !
Adesso, invece, è tempo di creare attesa ed atmosfera per il titolo di oggi.
C’è una console, tra le tante, che non ha mai ricevuto l’attenzione e l’amore che meriterebbe; si preferisce bollarla come inutile, dispendiosa e senza software di qualità. Come se non bastasse, poi, il sistema vede una buona rappresentanza di FMV Games, e questo non può che peggiorare la situazione. La console in questione è il 3DO, famoso tentativo del fascinoso zio Trip Hawkins di entrare nel mercato videoludico. Va detto, ad onor del vero, che noi Bitelloni da sempre apprezziamo e supportiamo questa macchina (più che altro io ed il buon Starfox), tanto che potete leggere approfondimenti su alcuni giochi qui, qui, qui e qui. Vi posso annunciare in anteprima, però, che a breve saremo aiutati da un nuovo fresco acquirente, sempre appartenente alla nostra schiera (non vi dico chi è, altrimenti mi tocca gli tsubo, con conseguente esplosione di Magnum).
Quest’oggi voglio parlarvi di uno dei tanti titoli presenti su questa grande ma sfortunata macchina; una piccola esclusiva che solitamente passa inosservata nella lista dei giochi da recuperare.
Signore e signori, ecco a voi “Burning Soldier”, realizzato da Genki, in collaborazione con Pack-In-Video e Panasonic, uscito ad inizio estate del 1994.
Siamo nel 2095; l’umanità è sotto attacco. Una razza aliena, chiamata Kaisertians, colpisce e distrugge le difese terrestri su Marte, lanciando poi l’assalto al nostro pianeta, che viene rapidamente conquistato. Gli invasori, in realtà, avevano già preso controllo della terra migliaia di anni prima, fondando il leggendario regno di Mu, ma erano stati poi costretti alla fuga da un enorme diluvio, che aveva sommerso l’intera superficie.
Le forze di difesa terrestri, stazionate su Plutone, cercano di accorrere il più velocemente possibile, e sarà proprio con il loro assalto alla stazione Kaisertiana su Marte che partirà la controffensiva.
Graficamente “Burning Soldier” sfrutta la nota tecnica dei filmati pre-renderizzati in computer grafica, su cui vengono sovrapposti sprite bidimensionali ed effetti grafici in tempo reale. La resa si rivela come sempre gradevole, anche se la compressione video non è certo tra le migliori che il 3DO abbia mai offerto (ma è anche un titolo della prima era). Quello che però convince è la qualità estetica della cgi, davvero di buon livello considerato il periodo. A questo si uniscono ottimi effetti di scaling da parte delle astronavi e dei proiettili nemici. Interessante anche la variazione di dimensioni dello schermo e del display a seconda del mezzo che andremo a “pilotare”.
Nel caso dell’astronave, il video sarà infatti in formato orizzontale, mentre con il robottino (dalle sembianze simili a quello comandato da Kusanagi e soci in Ghost in the Shell) sarà verticale. In pratica un video di Tik Tok ante litteram (brrr).
Il comparto audio si avvale di effetti di discreta fattura, a cui si aggiunge un doppiaggio che passa dall’enfasi assoluta ad una buffa neutralità, rimanendo comunque simpatico da ascoltare. Ciò che però la fa da padrone è l’accompagnamento musicale, curato da Shinichi Kuroda e scritto da Haruhiko Nishioka e Takefumi Haketa. Raramente ho trovato in un gioco un’alternanza di stili così riuscita, che riesce a dare la carica come pochi altri titoli del genere. Notevole anche la ballata finale, intitolata “Summer Leads the Way”, cantata dall’attrice Robbie Danzie. Se avete modo, recuperate la colonna sonora anche a parte, vi inonderà di nostalgia anni novanta, dandovi allo stesso tempo la carica per affrontare la giornata.
“Burning Soldier” è un shooter su rotaia in prima persona, in cui dovremo far saltare quanti più alieni possibile, da Marte fino alle profondità della crosta terrestre. Avremo la possibilità di far fuoco con il pulsante A, mentre se terremo premuto B caricheremo un colpo a ricerca che andrà a distruggere ogni avversario sullo schermo; quest’ultima opzione però sarà rischiosa, in quanto né i missili in arrivo, né i boss saranno agganciabili, lasciandoci spesso preda di danni senza poter reagire. Imparare quando e dove usarlo sarà in effetti importante, anche se il gioco può essere completato sparando all’impazzata con la modalità di fuoco standard.
A differenza di buona parte dei titoli del genere (almeno per quanto concerne i giochi in FMV), in “Burning Soldier” è prevista una modalità a due giocatori, con due mirini etc. Condividere l’esperienza con un amico in effetti riesce a gasare ancora di più, assicurando sessioni senza dubbio divertenti. Pensate che, all’interno del gioco, tramite un codice, si può selezionare anche una modalità nascosta a quattro giocatori. Non male direi!
Arriviamo però al problema più rilevante, ovvero la durata. “Burning Soldier” è breve, dannatamente breve. In teoria i 18 stage sembrerebbero lunghi, ma la maggior parte di essi si completa in poco più di un minuto. Gli ultimi livelli sono in effetti molto più difficili e richiedono riflessi e precisione sopra la media, ma non ci vorrà molto ad arrivare comunque in fondo, vista la possibilità di continuare all’infinito. Si può ovviamente selezionare il livello di difficoltà più alto, e questo alza non poco il tasso di sfida, però ci troviamo indubbiamente di fronte ad un titolo poco longevo.
C’è però una grande precisazione da fare, almeno a livello personale. Sarà la colonna sonora, sarà che comunque il divertimento non manca, ma ogni volta che ricollego il 3DO al televisore, una partita completa a “Burning Soldier” la faccio sempre. Se vi piace il genere, non posso che consigliarvelo, soprattutto perché generalmente si trova a prezzo piuttosto contenuto.
In caso foste particolarmente feticisti, segnalo la presenza di una versione per PC, uscita solo in Giappone nel 1998. A livello personale consiglio quella per 3DO, ma la scelta è vostra. Vi interesserà inoltre sapere che la versione giapponese è totalmente in inglese e senza sottotitoli, quindi nessuna barriera linguistica (se non l’inglese) vi impedirà di comprendere ciò che viene raccontato a schermo.
Mentre il sole tramonta all’orizzonte, vedo le palme smosse dal vento. Sull’eterno Walkman sto giusto ascoltando la colonna sonora del gioco, mentre aspetto con impazienza che Monique ritorni da me. Oggi sono nostalgico, miei cari e fedeli lettori. Sarà forse stato il settimo compleanno bitellonico a farmi pensare al tempo che passa? O è forse l’ennesimo amor lontano in bilico a farmi rimanere pensieroso? Chi lo sa. Per fortuna la Testa Rossa riesce a risollevarmi il morale: quasi quasi ci faccio un paio di giri lontano dal centro abitato, Outrunner style.
Non mi resta che salutarvi, ci sentiamo per gli auguri natalizi. Possano i titoli in FMV oscuri (e non) illuminarvi il cammino.
MAGNUM CD-i